Gli sviluppatori Google hanno presentato la nuova beta di Android Q. A lanciare questa versione di testing è stato Dave Burke, VP of Engineering di Android, sul blog ufficiale del progetto. Secondo Burk, Android è al centro delle recenti innovazioni che hanno caratterizzato il settore degli smartphone come ad esempio la commercializzazione dei display edge to edge, i foldable screen e le tecnologie 5G.
Sicurezza e Privacy
Android Q Beta porta con sé numerose novità dal punto di vista della sicurezza e della privacy, come ad esempio:
- un nuovo sistema di file-based encryption;
- nuovi pannelli di richiesta dei permessi delle applicazioni;
- la lockdown mode;
- backup criptati;
- integrazione di Google Play Protect.
Lockdown mode è sostanzialmente una modalità che blocca l'accesso al telefono con tutte le modalità disponibili (PIN, valori biometrici o password). Per sbloccare il device sarà quindi necessario connetterlo ad uno specifico dispositivo Bluetooth oppure trovarsi in una determinata area geografica impostata come "sicura".
Il Google Play Protect è invece un sistema di sicurezza implementato da Google per tutti i device compatibili. Sostanzialmente esegue dei test di sicurezza sulle applicazioni installate e si interfaccia con Chrome per segnalare la navigazione su pagine non sicure. Tali funzionalità saranno ora nativamente integrate in Android Q.
Sono state poi introdotte diverse limitazioni all'accesso ai non-resettable device identifiers come ad esempio il codice IMEI o il seriale di un device. Novità anche per la gestione del MAC adress che adesso sarà randomizzato di default durante la connessione a reti WIFI differenti da quella primaria.
Su Android Q è stato implementato anche un nuovo pannello per gestire i permessi delle applicazioni, si potrà ad esempio autorizzare l'accesso ad una risorsa a tempo indefinito oppure solo quando l'applicazione è in uso dall'utente.
Migliore gestione delle notifiche ad alta priorità
Diversi utenti e sviluppatori hanno più volte sottolineato come le applicazioni su Android possano prendere il controllo dell'intero display in caso di eventi ad alta priorità come le chiamate o le sveglie. Questo comportamento non sempre è gradito. Ecco perché su Android Q è stata inserita la possibilità di sfruttare le notifiche ad alta priorità come alternativa alla visualizzazione su tutto lo schermo.
Supporto ai foldable display
Android Q prevede la gestione nativa dei device con display pieghevole grazie all'attributo resizeableActivity
che consente di attivare o disabilitare la gestione del multi-window display.
Dynamic Depth image
Android Q è stato dotato del supporto nativo per le Dynamic Depth image, le immagini composte da un file JPEG con annessi dati XMP che indicano al device i vari elementi da modificare. Si tratta di una feature utile per eseguire il famoso effetto Bokeh o per realizzare delle immagini 3D.