Il team di Google ha rilasciato la nuova developer preview di Android P, ovvero il successore di Android Oreo. Come è intuibile si tratta ancora di una versione di testing dedicata agli sviluppatori, quindi Android P non è ancora pronto per l'uso quotidiano. Tuttavia tramite questa build è possibile testare in anteprima le nuove funzionalità che Google ha inserito nel rilascio.
Partiamo con la nuova funzionalità "Indoor positioning with Wi-Fi RTT". Android P è in grado di geolocalizzare precisamente un utente anche all'interno di un edificio combinando la posizione GPS con la connettività WIFI. Questo è possibile grazie al supporto del protocollo IEEE 802.11mc WiFi, conosciuto anche come WiFi Round-Trip-Time (RTT), che consente appunto una localizzazione indoor tramite Google Maps.
Passiamo ora al supporto per il Display Cutout, grazie alle nuove API gli sviluppatori possono sfruttare al massimo i nuovi display borderless/cutout presenti negli smartphone di ultima generazione. Anche il sistema di notifiche è cambiando, introducendo più arrotondamenti nel design e arricchendosi di opzioni per rispondere più velocemente ai messaggi e alle email.
Sono state implementate anche le nuovissime Multi-camera API, che consentiranno all'utente di utilizzare stream video multipli da diverse fotocamere. Questa feature è davvero importante per offrire un supporto out-of-the-box a tutti quei device che vengono commercializzati con dual-front o dual-back camera.
Gli sviluppatori Android hanno lavorando sul nuovo ImageDecoder che finalmente è presente in questa build di testing. Android P dispone quindi di un nuovo motore di decode per i formati di immagine bitmap e drawable. ImageDecoder manda così in pensione il vecchio BitmapFactory usato fino ad Android Oreo. ImageDecoder permette infatti un deconding più veloce e rapido grazie a nuove API che riescono a sfruttare la potenza dell'hardware e della GPU del device di turno. Mentre per quanto riguarda l'image encoding è arrivato il supporto per il formato HEIF che permette di risparmiare spazio e banda senza eccessiva perdita notevole di qualità dell'immagine.
Novità anche per il formato video HDR, su Android P infatti è presente il supporto per l'HDR VP9 Profile 2, rendendo fruibili tutti i video in HDR presenti su YouTube e sulle altre piattaforme di video streaming.
I developer si sono occupati anche di JobScheduler, uno dei servizi "core" di Android che si occupa di gestire i task programmati dal sistema e dall'utente. Su Android P JobSchedulers è in grado di adattarsi in base alle informazioni dell'operatore telefonico o della rete WIFI utilizzata. Nel caso di una rete congestionata JobScheduler evita di inizializzare processi ed operazioni che richiedano un elevato carico sulla rete.
Per quanto riguarda le migliorie sui fronti sicurezza e privacy è stato introdotto la nuova FingerprintDialog API, ora le applicazioni potranno sfruttare l'autenticazione tramite impronta digitale molto più facilmente rispetto al passato. Migliorata anche la gestione dei permessi per le applicazioni di terze parti che adesso avranno nuovi controlli per accedere al microfono e agli altri sensori del device.