Potrebbe bastare l'installazione di un'applicazione Microsoft sul proprio dispositivo Android per vedersi suggerito, nei menu contestuali del sistema operativo di Google, altro software sviluppato dal big di Redmond. È quanto ha scoperto negli ultimi giorni Android Police, in modo del tutto casuale: navigando nella scheda di condivisione dei contenuti, tipica del robottino verde, gli esperti hanno trovato una lista di applicazioni suggerite, con tanto di shortcut per l'installazione. Un'inclusione, quest'ultima, non ufficialmente pubblicizzata dalla stessa Microsoft, tanto da sollevare varie polemiche sui social network.
Non capita raramente che nuove applicazioni di terze parti vengano aggiunte ai menu contestuali di Android, come ad esempio nelle sezioni dedicate alla condivisione. Fino a oggi, tuttavia, si è sempre trattato di software effettivamente installato sul dispositivo. È per questa ragione che l'intento di Microsoft appare così insolito, tanto da sollevare più di un sopracciglio fra gli appassionati del sistema operativo di Google.
La scoperta
Così come già accennato, la scoperta è stata effettuata qualche giorno fa da Android Police: accedendo ai menu contestuali di Android, come "Condividi", sono apparse in lista alcune applicazioni non effettivamente presenti sul dispositivo.
Il caso più lampante è quello di OneDrive, riportato in lista con la dicitura (Install). Poiché non si tratta di una feature di default del sistema operativo, né di una personalizzazione dai vari produttori di smartphone e tablet, si è quindi cercato di risalire all'origine di questa modifica. E, a quanto pare, le applicazioni "fantasma" verrebbero inserite in lista all'installazione di alcuni software targati Microsoft.
La redazione di The Verge, ad esempio, è riuscita a riprodurre il singolare comportamento scaricando "Your Phone Companion", l'applicazione nata per sincronizzare i dati tra Android e Windows.
Dopo aver installato il software e aver aperto il tab di condivisione per inoltrare una fotografia su servizi terzi, la redazione avrebbe notato l'apparizione in lista di OneDrive, sebbene non presente sul dispositivo. Facendo tap sull'applicazione, "Your Phone Companion" si aprirebbe per qualche secondo per poi lanciare automaticamente il Play Store proprio sulla pagina di OneDrive.
Un cattivo precedente
La mossa di Microsoft è ovviamente nella direzione di spingere altre soluzioni del gruppo sulla piattaforma Android, forse puntando sul fatto che molti utenti semplicemente installeranno le applicazioni di loro utilità, senza cercare alternative sul Play Store. Una forma di advertising poco esplicito, e decisamente passato in sordina, che di primo acchito potrebbe apparire del tutto innocuo.
Eppure la decisione dell'azienda statunitense, a detta di molti commentatori sui social, rappresenterebbe in realtà un cattivo precedente. Cosa potrebbe succedere, infatti, se la gran parte degli sviluppatori per Android decidesse di seguire la medesima strada? Il sistema operativo si riempirebbe in tempo record di annunci e l'utente si ritroverebbe con un device preso in ostaggio dallo spamming delle software-house, pronte a suggerire di volta in volta l'installazione di un'App diversa.
Ancora, simili strategie potrebbero rendere i menu contestuali ancora più confusi rispetto a quanto non lo siano oggi. Già decine di applicazioni aggiungono la loro presenza su questi tab, tanto da rendere l'uso quotidiano dell'utente sempre più difficile. Quale caos si verrebbe a creare, oltre al software già presente sul dispositivo, se apparissero in lista dozzine di suggerimenti? Al momento Google non si è pronunciata sulla questione, ma pare che questo comportamento verrà limitato nel futuro Android Q.