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Amazon: difficoltà per i dipendenti disabili, stop allo smart working

Amazon ha introdotto un nuovo processo più rigido per i dipendenti con disabilità che desiderano continuare a lavorare da remoto.
Amazon: difficoltà per i dipendenti disabili, stop allo smart working
Amazon ha introdotto un nuovo processo più rigido per i dipendenti con disabilità che desiderano continuare a lavorare da remoto.
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Amazon ha recentemente introdotto un nuovo processo più rigido per i dipendenti con disabilità che desiderano continuare a lavorare da remoto. Secondo quanto riportato da Bloomberg, questa decisione riflette la volontà dell'azienda di imporre il ritorno in ufficio a tempo pieno, richiedendo la presenza fisica per cinque giorni alla settimana.

I cambiamenti prevedono una procedura di valutazione approfondita per tutte le richieste di lavoro da casa, incluse quelle nuove e le estensioni di permessi già esistenti. I dipendenti coinvolti dovranno affrontare una "revisione multilivello" da parte dei dirigenti e potrebbero essere obbligati a tornare in ufficio per un periodo di prova di un mese, con l'obiettivo di verificare se le condizioni sul posto di lavoro possono soddisfare le loro esigenze.

I lavoratori interessati stanno ricevendo comunicazioni da parte di "consulenti per le sistemazioni", incaricati di spiegare le nuove regole. Questi consulenti esaminano i certificati medici presentati dai dipendenti e valutano se il lavoro da remoto è stato efficace per chi ha già ottenuto il permesso.

Cosa accade in caso di parere favorevole del consulente?

In caso di parere favorevole del consulente, la richiesta deve comunque ottenere l'approvazione di un altro manager di Amazon. Se invece il parere è negativo, la pratica viene inoltrata a un ulteriore livello di supervisione per una revisione finale.

Alcuni dipendenti temono che questo nuovo processo sia stato creato per rendere più difficile l'approvazione delle richieste di lavoro da casa. Nelle chat interne, alcuni lavoratori hanno accusato il CEO Andy Jassy di incoerenza, criticando il fatto che il nuovo iter burocratico contraddice il suo impegno dichiarato a ridurre la burocrazia all'interno dell'azienda.

Jassy ha sostenuto che il ritorno in ufficio rafforzerà la cultura aziendale, che a suo avviso ha sofferto durante la pandemia ed è diventata troppo burocratica. Tuttavia, molti dipendenti vedono questa misura come un modo per spingerli a dimettersi volontariamente, contribuendo così a ridurre il numero di dipendenti senza dover ricorrere a licenziamenti diretti.

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