Amazon Appstore, il marketplace specializzato in applicazioni per il Robottino Verde del colosso di Seattle, è ora disponibile sul sistema operativo Windows 11. Gli sviluppatori di App Android e le game house avranno quindi un'ulteriore opportunità per monetizzare i propri titoli. Questa novità non giunge del tutto inattesa e concretizza una partnership tra Microsoft e Amazon che venne annunciata a metà del 2021.
Amazon Appstore e requisiti minimi
Fino ad ora Amazon Appstore era accessibile soltanto tramite un preview release che venne lanciata nel febbraio del 2022. Con l'ufficializzazione del progetto in versione definitiva, avvenuta soltanto alcuni giorni fa, gli sviluppatori possono invece proporre applicazioni per la pubblicazione sulla piattaforma.
Sono però previsti dei requisiti minimi per l'utilizzo delle applicazioni Android su Windows 11. Esse comprendono un'architettura x64 o ARM64, 8 GB di memoria RAM (ma ne vengono consigliati almeno 16), un processore di tipo Intel Core i3 di ottava generazione, AMD Ryzen 3000 o Qualcomm Snapdragon 8c, l'abilitazione della Virtual Machine Platform e la disponibilità di un supporto SSD per lo storage.
Strumenti per gli sviluppatori
Gli sviluppatori che desiderano creare applicazioni Android per Windows 11 possono utilizzare l'Amazon Input SDK. Grazie a questo tool è possibile mostrare delle finestre di dialogo con cui spiegare l'uso delle applicazioni tramite mouse e tastiera. Per integrare il Software Development Kit nel proprio progetto è necessario una versione di Android SDK con API level 19 o superiore.
La user experience sarà naturalmente diversa rispetto a quella che di solito viene garantita su un dispositivo mobile. È però vero che numerosi utilizzatori vorrebbero poter utilizzare su Desktop alcuni dei titoli che già sfruttano quotidianamente su smartphone.
Per poter operare all'interno del sistema di Redmond l'Amazon Appstore si avvale del supporto del WSA (Windows Subsystem for Android), il sottosistema Windows per Android. Quest'ultimo permette di effettuare l'accesso alle applicazioni come se si stesse utilizzando la piattaforma mobile di Google.