Con l'avvicinarsi del Natale, il Better Business Bureau (BBB) avverte i consumatori di prestare molta attenzione alle truffe online, che tendono ad aumentare proprio durante il periodo delle festività. I criminali informatici approfittano della frenesia dello shopping natalizio per ingannare gli utenti e sottrarre denaro o dati personali. Steve Bernas, presidente del BBB, ha messo in evidenza alcuni degli inganni più frequenti.
Uno dei raggiri più diffusi riguarda le pubblicità ingannevoli sui social media. Molti annunci promuovono prodotti a prezzi estremamente vantaggiosi, attirando così gli utenti in cerca di occasioni. Tuttavia, spesso si tratta di siti non affidabili, e numerose segnalazioni al servizio Scam Tracker del BBB indicano che molti consumatori non hanno mai ricevuto i prodotti acquistati, oppure si sono ritrovati iscritti a servizi mai richiesti o hanno ricevuto merce contraffatta.
È quindi importante verificare l'affidabilità del venditore, consultando le recensioni e controllando il profilo dell'azienda su BBB.org. Un'altra truffa che si ripresenta ogni anno è quella degli scambi di regali sui social media, come il famoso schema del "Secret Sister".
A cosa portano queste frodi?
Questi raggiri invitano le persone a partecipare a scambi di regali, spesso chiedendo di inviare doni o denaro a sconosciuti, promettendo in cambio una serie di regali da altre persone. Tuttavia, si tratta di schemi piramidali illegali, che oltre a essere ingannevoli, mettono a rischio la privacy dei partecipanti, poiché i dati personali vengono condivisi con sconosciuti.
Anche le app natalizie possono nascondere insidie. Sia l'App Store di Apple che il Google Play Store offrono numerose applicazioni a tema, come videochiamate con Babbo Natale o il tracciamento della sua slitta. Tuttavia, è fondamentale leggere attentamente le informative sulla privacy, poiché molte app gratuite possono raccogliere dati personali o contenere malware.
Infine, il BBB segnala un aumento di falsi messaggi di testo o email che avvisano di presunti hackeraggi su account Amazon, PayPal o bancari. Questi messaggi mirano a spaventare l'utente, inducendolo a cliccare su link fraudolenti. Per evitare di cadere in queste trappole, è consigliabile non cliccare sui link ricevuti e contattare direttamente l'azienda.
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