Un recente studio ha portato alla luce una questione preoccupante riguardante l’App Store di Apple: numerose applicazioni, classificate come adatte ai bambini, contengono in realtà contenuti o funzionalità potenzialmente inappropriati per i più piccoli. L’indagine è stata condotta da Heat Initiative e ParentsTogether Action, che hanno analizzato un vasto numero di applicazioni nell’arco di 24 ore, concentrandosi su categorie considerate particolarmente rischiose.
I risultati sono stati allarmanti. Più di 200 applicazioni sono state identificate come problematiche, poiché contengono contenuti sessuali o violenti, promuovono modelli di bellezza irrealistici o incoraggiano comportamenti legati alla perdita di peso non salutari per i bambini. Tra queste figurano app di chat che permettono interazioni con estranei e giochi con elementi espliciti che non dovrebbero essere accessibili a fasce d’età così basse.
Lo studio ha inoltre evidenziato che alcune categorie presentano rischi maggiori rispetto ad altre. Le applicazioni per l’accesso non filtrato a internet e quelle legate al tema del dimagrimento sono spesso classificate come sicure anche per bambini molto piccoli, nonostante i potenziali pericoli.
Apple necessita di rivedere i propri standard di controllo
Al contrario, giochi violenti o app di chat sono frequentemente contrassegnati con avvertenze più accurate sulle fasce d’età. Questo squilibrio sottolinea la necessità di un miglioramento nei criteri di classificazione.
Le organizzazioni responsabili dell’indagine hanno sollecitato Apple a rivedere i propri standard di controllo, proponendo l’introduzione di verifiche indipendenti per garantire maggiore affidabilità nella classificazione delle app. Inoltre, hanno chiesto una maggiore trasparenza nel processo di valutazione, affinché gli utenti possano comprendere meglio i criteri utilizzati per stabilire l’idoneità di un’applicazione.
Questo studio mette in evidenza l’urgenza di garantire maggiore sicurezza per i bambini nel contesto digitale. È fondamentale che piattaforme come l’App Store adottino misure concrete per evitare che contenuti inappropriati possano raggiungere i più piccoli. Proteggere i bambini da esperienze potenzialmente dannose deve essere una priorità assoluta per tutte le aziende tecnologiche coinvolte.
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