AirTag, lo smart tracker di Apple, è stato un dispositivo al centro di discussioni legate alla violazione della privacy degli utenti praticamente sin dal momento del suo lancio, in quanto potenzialmente fruibile come strumento di tracciamento indebito, sebbene concepito "semplicemente" per individuare i propri oggetti smarriti. A fronte di una maggiore consapevolezza sulla questione, nelle scorse ore l'azienda di Cupertino ha pubblicato una guida per evitare abusi, molestie e stalking, ma oltreoceano ciò potrebbe non essere sufficiente.
AirTag: la Pennsylvania potrebbe diventare il primo Paese con una legge contro gli abusi
Lo stato della Pennsylvania, infatti, ha avanzato una proposta di legge che si occupa di normare esplicitamente gli AirTag e, con ogni probabilità, tutti gli altri dispositivi aventi caratteristiche simili, rendendone illegale il loro impiego con lo scopo di tracciare i movimenti di una persona.
Più precisamente, per proteggere i diritti dei cittadini, il rappresentante di governo John Galloway che si sta occupando della cosa, intende inserire il tracciamento senza consenso tra i comportamenti punibili dal codice penale, andando ad interessare chiunque si serva degli AirTag o di qualsiasi altro tracker di oggetti per mettere a segno operazioni di tracciamento che non rientrino tra quelle a cui è esplicitamente adibito il prodotto di riferimento.
Per il momento la proposta di legge non è ancora passata, ma è altamente probabile che ciò possa accadere. Qualora dovesse effettivamente verificarsi ciò, la Pennsylvania diventerebbe il primo stato al mondo a muoversi in questa direzione, andando certamente a spianare la strada all'attuazione di leggi analoghe pure altrove.