AirTag è lo smart tracker di Apple grazie al quale è possibile localizzare gli oggetti a cui il dispositivo viene abbinato, in modo tale da poterli ritrovare facilmente in caso di smarrimento o furto. Per funzionare sfrutta la rete Dov'è, la quale si basa su centinaia di milioni di iPhone in tutto il mondo, e punta ad offrire un elevato livello di sicurezza per chi se ne serve, grazie a tutta una serie di funzionalità proattive per scoraggiare tracciamenti indesiderati. Insomma, si tratta senza dubbio alcuno di un "aggeggio" interessante… ma non esente da critiche!
AirTag: le "dritte" di Apple per preservare la privacy
Per quanto accorta sia stata Apple lato privacy, dal momento del lancio, AirTag è infatti finito più volte nell'occhio del ciclone proprio a causa della funzione di tracciamento che viene offerta dal dispositivo. Qualche tempo fa, ad esempio, fece notizia il fatto che i ladri d'auto avevano cominciato a sfruttare AirTag per agevolarsi nella messa a segno dei furti.
Consapevole della situazione e desiderosa di informare al meglio chiunque sia preoccupato riguardo il funzionamento di AirTag o stia sperimentando abusi, molestie e stalking basate sulla tecnologia dei propri device, Apple ha da poco pubblicato online una guida (che tra l'altro verrà aggiornata su base regolare, con ulteriori nuove informazioni eventualmente disponibili) che delinea le caratteristiche di sicurezza personale che sono incorporate nei dispositivi dell'azienda, smart tracker compresi.
Sebbene molte delle informazioni presenti nella guida possono essere di conoscenza comune per gli utenti più esperti, la sua lettura si rivela comunque utile per tutti. Ci sono svariati consigli riguardo come controllare chi può accedere alla propria posizione, come bloccare i tentativi di accesso sconosciuti e molto altro. Evidenzia anche le funzioni che si possono usare per migliorare la sicurezza personale, ad esempio come far sapere in automatico ad un amico quando si arriva a casa.