Gli uomini del team di sviluppo di IE9 lo avevano promesso ed eccoci dunque qui ad annunciare (e testare) la seconda release della IE9 Platform Preview. Un lungo post di Dean Hachamovitch apparso IEBlog illustra le principali novità.
Se si parte dai numeri e dalle performance, si notano due grafici: quello con il punteggio di 68/100 rispetto al test Acid3 e quello che mostra la sostanziale equiparazione con gli altri browser più recenti per il test SunSpider (si parla di performance Javascript). In effetti, osservare nel grafico il divario con la barra di IE8 fauna certa impressione... (non tanto per la velocità di IE9, quanto per la lentezza di IE8).
Per fare una prova sul campo delle potenzialità di IE9 è stata anche aggiornata la batteria di test disponibile su IE Test Drive. Ce n'è per tutti i gusti, ma l'enfasi degli uomini di Redmond è stata posta sulle dimostrazioni delle potenzialità velocistiche ottenibili grazie allo sfruttamento dell'accelerazione hardware. Valga per tutti questo Flickr Explorer.
Chi ha provato la demo su piattaforma Windows, con diverse configurazioni hardware e usando i principali browser non ha potuto che osservare come sulla preview di IE9 tutto sia eccellente, a differenza dei concorrenti: non sfruttando al momento le risorse hardaware, in molti casi l'esperienza "è al limite dell'inusabilità ". La conclusione un po' maliziosa è dell'autore dell'articolo di Ars Technica: dobbiamo prepararci a rivedere spuntare avvisi tipo "Best viewed with"?
Quanto poi l'accelerazione hardware abbia a che fare con gli standard web è cosa che è stata fatta notare nei commenti al post di Hachamovitch, vista l'enfasi data ad altri concetti come l'identità di markup per tutti i browser e il supporto ad HTML5 come standard del futuro. Per quanto mi riguarda non ho potuto fare a meno di notare come sotto questa etichetta, quella di HTML5 appunto, finisca un po' di tutto. La sezione 'HTML5 Demos' di IE Test Drive comprende esempi su border-radius, media queries CSS3, etc. Non è un caso isolato: sembra che HTML5 stia diventando più una sorta di parolina magica in termini di 'marketing' e comunicazione che un riferimento preciso ad un linguaggio, ad una specifica, etc.