Adobe Shockwave raggiungerà il termine del suo ciclo vitale il giorno 9 aprile 2019. A renderlo noto è stata la stessa azienda di San Jose tramite un documento ufficiale rilasciato dal team di supporto.
L'uso di Shockwave è in declino da anni, dunque la compagnia ha scelto di "tagliare questo ramo secco" e di focalizzarsi sull'implementazione di altri servizi. Ovviamente le aziende che hanno sottoscritto un contratto con Adobe continueranno a ricevere il supporto dedicato per cui stanno pagando, ma lo sviluppo di Shockwave non proseguirà ulteriormente e non verranno più rilasciati hotfix di sicurezza.
Stando così le cose, con il passare del tempo diventerà sempre più rischioso continuare ad utilizzare un prodotto escluso da aggiornamenti e correzioni.
Shockwave player era il plug-in usato per riprodurre contenuti sul Web realizzati con Adobe Flash e Macromedia Director. Diversi anni fa la piattaforma di Adobe rappresentava uno standard di fatto per la riproduzione dei contenuti multimediali sul Web, in seguito è stata però sostituita dai moderni standard per Internet come HTML5 Canvas o WebGL, soluzioni che offrono feature notevolmente più avanzate ed un grado di sicurezza più elevato.
La piattaforma di Adobe viene inoltre rilasciata sotto licenza proprietaria e questo aspetto ha rappresentato non di rado un costo particolarmente elevato per le aziende che decidevano di costruire il proprio servizio sulla base di tale tecnologia.
Il ritiro dal mercato di Shockwave rientra in una strategia in atto già da diversi anni, a tal proposito basterebbe ricordare che nel 2017 Adobe decise di deprecare il plugin per MacOS insieme ad Adobe Director, l'authoring tool per gli Shockwave content.
Il ritiro definitivo di Adobe Flash è invece previsto per il prossimo anno, a dicembre 2020.