Con il passaggio del CTO Kevin Lynch da Adobe ad Apple, in molti si stanno chiedendo quale sia il futuro di uno dei prodotti più diffusi sui computer del mondo: Flash. Lynch è stato il fautore del plugin che ha reso l'animazione possibile sul Web, dai tempi di Macromedia all'acquisizione da parte di Adobe qualche anno fa. Potrà sopravvivere il sistema senza il padre biologico, in un periodo in cui il plugin è sotto attacco da diversi fronti?
àˆ certamente singolare sottolineare come Lynch, padre di Flash, sia passato ad Apple, società ormai da anni convinta portabandiera della battaglia anti-Flash. Effettivamente la Mela non è da biasimare: su Mac il plugin ha performance inferiori rispetto a Windows, per anni ha provocato surriscaldamenti alle macchine, oltre a un utilizzo immotivato del 100% delle risorse della CPU. Non stupisce, quindi, che il compianto Steve Jobs ne abbia voluto fare a meno nel mondo degli iDevice.
Una decisione, quella di Cupertino, che tuttavia non ha coinvolto solo l'universo della mela morsicata, ma ha trascinato con sé anche la concorrenza. Innanzitutto vi è stata l'esplosione di HTML5, un sistema leggero e versatile in grado di garantire esperienze d'utilizzo simili a Flash senza la necessità di installare alcun plugin, tanto che a oggi Flash è perlopiù utilizzato per il videosharing e le piattaforme di streaming. Poi, anche per il mondo Android si è deciso di fare a meno del software, tanto da non risultare più disponibile su Google Play ma solo tramite installazione da fonti terze. In altre parole, Flash continua a resistere solo nel suo ambiente d'origine - un browser di un desktop - ma pare si tratti di una resistenza a scadenza.
Al lancio di iPad nel 2010, l'intero mondo informatico si è chiesto come potesse sopravvivere un tablet dall'esperienza di navigazione mozzata, privo dell'immersività tipica di Flash. Tre anni dopo, ci si chiede invece cosa spinga Adobe a mantenere il plugin in vita: il mercato dei dispositivi mobile ha cambiato orizzonti, ha creato nuovi sistemi e HTML5 è ormai ampiamente diffuso. Oggi Flash pare essere unicamente relegato all'advertising, ai banner pubblicitari e ai vecchi player multimediali non ancora aggiornati a standard più efficienti. L'abbandono di Lynch, di conseguenza, ne ha di fatto sancito la morte definitiva?
Fonte: NewStatesman