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Adobe crea icona per riconoscere contenuti generati dall’AI

La nuova icona creata da Adobe renderà più trasparenti i contenuti generati dall’AI e sarà adottata anche aziende come da Microsoft.
Adobe crea icona per riconoscere contenuti generati dall’AI
La nuova icona creata da Adobe renderà più trasparenti i contenuti generati dall’AI e sarà adottata anche aziende come da Microsoft.
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Uno dei più grandi problemi dell’intelligenza artificiale generativa è la trasparenza. Le immagini sempre più realistiche che l’AI è in grado di generare possono trarre in inganno molti utenti fino a far credere cose che in realtà non sono mai accadute (si pensi all’immagine di Papa Francesco con un giubbotto alla moda o il finto arresto di Donald Trump). Per risolvere questo problema, Adobe e altre società hanno creato un’icona ad hoc, che verrà associata a tutte le immagini create tramite AI. Questo simbolo, chiamato “Icona della trasparenza”, può essere integrato nei metadati del contenuto, come immagini, video o PDF. Ciò renderà semplice stabilire l’origine dell’immagine e se questa è stata creata utilizzando degli strumenti di intelligenza artificiale generativa.

Icona della trasparenza Adobe: come capire se un’immagine è frutto dell’AI

La nuova icona di Adobe può essere aggiunta alle immagini tramite piattaforme di editing foto e video come Photoshop, Premiere, ma anche Bing Image Generator di Microsoft. Per leggere i metadati, basterà passare il mouse sopra il simbolo e apparirà un menu a tendina che include le informazioni sulla proprietà, lo strumento AI utilizzato per generarla e altri dettagli. Adobe ha sviluppato l’icona della trasparenza in collaborazione con altre società, come parte della Coalition for Content Provenance ad Authenticity (C2PA). Si tratta di un gruppo che cerca di creare standard tecnici per certificare la provenienza dei contenuti. Le due lettere contenute nel logo “CR” significano “CRedentials”. Tra gli altri membri del C2PA che utilizzeranno lo stesso logo vi sono anche ARM, Intel, Truepic e Microsoft. Quest’ultima utilizza già una sua filigrana personalizzata, ma presto la rimuoverà per adottare l’icona “CR”.

L’integrazione di questa nuova icona per identificare le immagini generate dall’AI segna un ulteriore passo avanti da parte delle aziende high-tech verso la trasparenza dei contenuti. Oltre Adobe e Microsoft, anche Google ha adottato un suo sistema simile, chiamato SynthID. Si tratta di una filigrana impercettibile all’occhio umano che identifica immagini AI all’interno dei metadati. Il logo “CR” diventerà uno standard universale oppure ogni azienda avrà il suo metodo di riconoscimento? Lo scopriremo nel prossimo futuro.

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