Nelle scorse ore è stata diffusa la notizia che un gruppo di cybercriminali ha avuto acceso ai sistemi interni di Activision. L’intrusione è stata confermata dalla stessa software house, informando che il tutto si è verificato a dicembre dello scorso anno.
Activison: incursione nei sistemi interni a dicembre 2022
Per fortuna non sono stati sottratti dati importanti, ma sono stati rubati alcuni dati dei dipendenti e documenti che svelano la roadmap del tanto amato Call of Duty.
L’accesso ha avuto luogo sfruttando tecniche di ingegneria sociale: un dipendente di Activision, che è stato contattato dai malintenzionati alle spalle della cosa, ha comunicato il codice dell’autenticazione in due fattori ricevuto via SMS.
Dopo aver ottenuto l’acceso ai sistemi, il gruppo vx-underground ha pubblicato su Twitter degli screenshot che dimostrano l’avvenuta intrusione e il sito Web Insider Gaming ne ha confermato l’autenticità.
Le informazioni rubate comprendono i dati dei dipendenti, quali nome, cognome, indirizzo email, numero di telefono, stipendio, luogo di lavoro ecc., unitamente ai documenti che svelano i prossimi aggiornamenti per Call of Duty, vale a dire i DLC per Modern Warfare II.
Da tenere presente che questo ad Activision non è il primo attacco che i cybercrminali mettono a segno contro le software house che si occupano di videogame. A gennaio dell’anno corrente, ad esempio, Riot Games ha confermato l’accenuto accesso all’ambiente di sviluppo di League of Legends e il furto del relativo codice sorgente, mentre a settembre del 2022 è stato il turno di Rockstar Games che ha subito il furto dai suoi server dei video di GTA VI.