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5 linguaggi di programmazione destinati a scomparire

Seguendo i recenti trend, Lidia Rodriguez ha identificato cinque linguaggi di programmazione che sembrano destinati a scomparire.
5 linguaggi di programmazione destinati a scomparire
Seguendo i recenti trend, Lidia Rodriguez ha identificato cinque linguaggi di programmazione che sembrano destinati a scomparire.
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La maggior parte degli sviluppatori non perde occasione per difendere il proprio linguaggio di programmazione preferito, spesso legando le motivazioni alla propria storia personale di avvicinamento alla programmazione. Tuttavia, non tutti hanno la fortuna di poter lavorare con il proprio linguaggio preferito.

Se facciamo riferimento ai recenti trend sull'uso dei linguaggi di programmazione, è lecito aspettarsi che alcune soluzioni siano destinate a scomparire nel prossimo futuro. In alcuni casi, l'azienda o la comunità che supporta lo sviluppo di una certa tecnologia valuta ciò economicamente svantaggioso. In altri casi, succede invece che gli sviluppatori decidano lentamente di affidarsi a soluzioni diverse e magari più moderne.

Sebbene alcuni linguaggi abbiano abbondantemente dimostrato la loro capacità di resistere alla prova del tempo (C è probabilmente l'esempio più rappresentativo), per molti sembra profilarsi un destino più oscuro. Nel seguito, vedremo quali sono i cinque linguaggi di programmazione a rischio di "estinzione".

VisualBasic .NET

Dopo il rilascio di Visual Basic 6, Microsoft ha deciso di lanciare VisualBasic .NET, sperando di rilanciare questa tecnologia entro la cornice di un framework più moderno. Tuttavia, la migrazione non sembra aver portato i frutti sperati.

Nel 1991, Microsoft decise di migliorare il linguaggio BASIC, assoldando Alan Cooper, che con il suo lavoro di progettazione aveva portato alla definizione di Visual Basic. Le cose andarono abbastanza bene, e il linguaggio si diffuse largamente, finché Anders Hejlsberg (noto per avere progettato, tra gli altri, il linguaggio di programmazione Delphi) fu ingaggiato sempre da Microsoft per sviluppare C#.

Molto simile a Java, C# è diventato presto il nuovo linguaggio di riferimento di Microsoft, troncando sul nascere ogni ambizione di sviluppo che ruotava intorno al neonato VisualBasic .NET.

Delphi

Delphi rappresenta un altro esempio di linguaggio che, con ogni probabilità, sarà destinato all'abbandono in un futuro abbastanza prossimo. Nato per aggiungere i costrutti tipici della programmazione a oggetti ad un linguaggio procedurale come Pascal, è stato acquistato nel 2008 da Embarcadero, con l'intenzione di supportarlo ulteriormente e migliorarlo con il rilascio di nuove versioni. L'impressione, però, è che ciò abbia unicamente favorito l'emergere di una serie di errori strategici commessi da Borland, l'azienda che lo rilasciò originariamente.

Dopo una serie di cambi di nome, e una riorganizzazione interna che non ha sortito i risultati sperati, sembra che Delphi stia perdendo consensi tra gli sviluppatori, che optano sempre più spesso per soluzioni alternative e più moderne.

Perl

C'è stato un tempo in cui quasi tutti i programmatori dovevano avere a che fare Perl. Poi, però, qualcosa è cambiato. I progettisti del linguaggio hanno iniziato ad aggiungere funzionalità sempre più potenti, aggiungendo un livello di complicazione forse non sostenibile per gli sviluppatori.

Nel 2000, gli stessi autori del linguaggio hanno deciso di fermare lo sviluppo di Perl 6, e da allora nessuno sembra aver avuto voglia di riprendere in mano il progetto e dargli una nuova vita.

ActionScript e Flash

Con la decisione di Steve Jobs di rimuovere il supporto a Flash dai dispositivi Apple, tutto il mondo che ruotava intorno a questa tecnologia è lentamente ma inesorabilmente crollato. Oggi, quasi tutti i browser non supportano Flash in modo nativo, grazie anche alla diffusione di HTML5, che ha introdotto moltissimi nuovi elementi la cui assenza aveva portato alla proliferazione di applicazioni Flash.

ActionScript, il linguaggio di programmazione utilizzato per sviluppare le animazioni in Flash, ha quindi vissuto un rapido processo di abbandono. Non è un caso se, su Wikipedia, si coniugano i verbi al passato per dire che "ActionScript era un linguaggio di programmazione".

Ruby

Circa 10 anni fa, Ruby visse il suo momento di gloria. Ha guadagnato in breve tempo un seguito abbastanza significativo sin dal suo debutto, nel 1995, e tuttora esiste uno zoccolo duro di sviluppatori che lo difende a spada tratta. A questo gruppo non appartengono quegli sviluppatori vicini ad un'idea di sviluppo legata alla programmazione in C, con una sintassi meno elegante ma decisamente più orientato all'efficienza.

Il problema principale di Ruby deriva dalla sua natura di linguaggio interpretato, che si è spesso rivelato inefficiente. Twitter, ad esempio, ha inizialmente basato molte delle sue componenti su Ruby, ma ha dovuto abbandonare questa tecnologia proprio a causa dell'inefficienza che la contraddistingue. La scelta del team di Twitter si è rivelata probabilmente la causa principale che ha portato Ruby al suo apparentemente inevitabile (seppur lento) declino.

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