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42 Roma Luiss, donne e coding: meno stereotipi, più opportunità

Il mondo del coding contempla poche donne e gli ostacoli non sono in capacità o attitudini, ma solo in termini di stereotipi: 42 Roma Luiss lavora per abbatterli.
42 Roma Luiss, donne e coding: meno stereotipi, più opportunità
Il mondo del coding contempla poche donne e gli ostacoli non sono in capacità o attitudini, ma solo in termini di stereotipi: 42 Roma Luiss lavora per abbatterli.
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In un mondo in cui parole come coding e programmazione risuonano come termini complessi e il cui approccio richiede molte conoscenze pregresse, 42 Roma Luiss vuole rendere questo mondo inclusivo e accessibile a tutti/e. L’unico prerequisito è possedere l’elasticità mentale necessaria ad approcciare i problemi in modo diverso.

Secondo il rapporto dell'UNESCO intitolato "Cracking the code: Girls’ and women’s education in science, technology, engineering and mathematics (STEM)", le differenze di genere nelle discipline STEM non sono dovute a capacità innate o a differenze biologiche, bensì alla capacità del cervello di adattarsi e creare nuove connessioni. Questa abilità è nota con il termine “plasticità celebrale”. Questa capacità può essere sviluppata attraverso esperienze, interazioni sociali e processi di apprendimento, che a loro volta sono influenzati dal contesto culturale e sociale.

A testimonianza di quanto affermato nel rapporto dell’UNESCO, ci sono alcuni dati preoccupanti: basti pensare che solo 24 donne su 1000 scelgono una laurea in ambito ICT, e che solo una studentessa su cinque - tra quelle che frequentano le ultime classi delle Superiori - ha avuto modo di avvicinarsi al mondo della programmazione.

Donne e coding

Le ragazze sono ancora fortemente influenzate da pregiudizi e stereotipi riguardanti l'accesso alle materie scientifiche, soprattutto quando si trovano a valutare le proprie capacità e a scegliere un percorso accademico o professionale. Questi stereotipi limitano l'opportunità di sviluppare l’elasticità mentale, mettendo così le ragazze in una posizione di svantaggio nelle discipline scientifiche e tecnologiche. In questo scenario, l'approccio inclusivo adottato da 42 Roma Luiss potrebbe giocare un ruolo cruciale nel superare tali sfide e promuovere un ambiente più equo e favorevole al successo delle donne nel settore tecnologico e scientifico.

42 Roma Luiss nasce per avere un approccio egualitario alla programmazione, così da renderla accessibile a tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. È un modello senza libri, senza lezioni frontali né docenti, ma basato sul team building sul learning by doing e il peer to peer learning, ovvero tutte attività e modalità di lavoro che stimolano l’apprendimento sul campo, la sperimentazione diretta e il mettersi in gioco in singolo e in gruppo. Lo scopo è quello di acquisire fiducia nelle proprie capacità e competenze non solo in ambito tech, ma anche nella relazione con gli altri e nella gestione di un progetto. 42 punta a essere un posto per tutti e tutte. Non sono previste barriere d’ingresso, e la completa gratuità del percorso consente di avere tanti studenti con background sociali ed economici differenti. È questo che consente lo scambio di idee e nozioni, favorendo un arricchimento personale e culturale.

Donne e coding

Il modello 42 offre la possibilità a ragazze e ragazzi di costruirsi un futuro professionale in linea con le proprie inclinazioni, e non frutto di dogmi imposti dalla società. La scuola è aperta 24/7 e, una volta completato il percorso base per acquisire le nozioni fondamentali, si potrà scegliere la specializzazione che è più vicina ai propri interessi.

42 grazie al suo modello pedagogico non è solo una scuola per programmatori ma prepara anche a tutte quelle professioni che gravitano attorno al mondo tech, come project manager e imprenditori digitali, infatti 42 Roma Luiss si trova all’interno di un acceleratore per startup che è l’Hub di Zest Group in Via Marsala 29H. Un esempio è Victoria Ceccaroni studentessa della 42 Roma Luiss che ha fondato la startup Deckx, lei stessa ha dichiarato: “Inizialmente mi sono sentita un pesce fuor d’acqua ma la metodologia learning by doing mi ha permesso di approcciare il mondo della programmazione, cosa che non avrei mai pensato di poter fare.” Victoria durante un’intervista ha raccontato anche che: ”La programmazione è un atto di umiltà, ti fa capire da un lato che c’è sempre qualcosa da imparare ma allo stesso tempo ti insegna che ci sono infiniti modi per risolvere un problema.”

L'obiettivo di 42 Roma Luiss è chiaro: creare un ambiente dove la diversità è vista come un punto di forza, e dove ogni individuo, indipendentemente dal genere, può esprimere al meglio le proprie potenzialità. Promuovendo l'inclusività e abbattendo le barriere, la scuola non solo contribuisce a cambiare la percezione delle donne nel settore della programmazione, ma getta anche le basi per un futuro tecnologico più equo e con differenti punti di vista.

Per essere ammessi non è necessario essere in possesso del diploma di maturità, né avere un curriculum vitae particolare, né tantomeno avere un titolo di studio o una determinata posizione finanziaria. È sufficiente aver compiuto i 18 anni d’età e superare i test di logica e di memoria proposti online. La selezione si basa esclusivamente su criteri meritocratici: una competizione globale che non prevede favoritismi. Solo le capacità logiche individuali faranno la differenza.

 

Donne e coding

L’ultima fase del processo di candidatura è la Piscine: un percorso full-immersion di 26 giorni in cui si lavora a progetti impegnativi che si risolvono quotidianamente insieme ai compagni. Solo così si può capire se il metodo di apprendimento peer-to-peer proposto da École 42 fa per te!

42 Roma Luiss ti aspetta! Mettiti alla prova partecipando alle prossime piscine.

 

In collaborazione con 42 Roma Luiss

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