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4 board per sviluppo, domotica, wearable e IoT

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Il mondo delle piccole board ARM è davvero vasto e pieno di opportunità. Questo settore si è sviluppato notevolmente a seguito della commercializzazione del primo Raspberry Pi avvenuta nel 2012. Dopo il 2012 il bacino di board e la community che gravita intorno a questo settore è aumentato a dismisura complice anche la diffusione del concetto di Internet of Things che sta via via prendendo piede presso le principali aziende High Tech.

Oggi vogliamo consigliarvi 4 board ARM particolarmente utili per lo sviluppo agile, veloce e low cost di progetti e applicazioni per l'IoT, la robotica e le tecnologie indossabili.

Partiamo con MetaWear, si tratta di una delle scelte migliori per sviluppare wearable device e applicazioni che richiedono poche risorse. La board supporta lo standard Bluetooth Low Energy (LE) per le comunicazioni ed è dotata di diversi sensori out-ot-the-box, compresi accelerometro, giroscopio e sensore di temperatura, oltre ai classici pin GPIO per l'attacco di periferiche extra. È possibile sviluppare per MetaWear con Javascript usando Apache Cordova che supporta la prototipazione sia su Android che su iOS.

La seconda board che vi presentiamo oggi si chiama ESP8266, il nome non è dei migliori ma offre comunque grande versatilità grazie al supporto al Bluetooth Low Energy e al WIFI integrato. È leggermente più ingombrante di MetaWear ma dispone delle medesime porte GPIO cosi da espandere facilmente le sue funzionalità. È possibile sviluppare per ESP8266 tramite Espruino, un JavaScript framework per microcontroller. Su questa board è stato eseguito anche un porting dell'Arduino Firmware dunque si tratta di una feature interessante per chi magari ha già familiarità con Arduino.

La terza board proposta è proprio Arduino, il piccolo device non ha bisogno di presentazione ed è sicuramente il più famoso in questo settore, le sue ridotte dimensioni e la sua folta community sono i suoi punti di forza. Questa board può essere personalizzata con diverse periferiche e inoltre supporta un vasto bacino di linguaggi di programmazione tra cui C++, JavaScript, Python e Ruby.

Ultima ma non meno importante è la celeberrima Raspberry Pi, in particolare il modello Zero che è davvero di ridotte dimensioni. Cosi come Arduino gode di un ampia community che permette ai suoi utenti di avere un supporto notevole oltre alle numerose periferiche e gadget disponibili. Se invece preferite avere più potenza, ma a discapito dei consumi energetici, è possibile optare per il fratello maggiore ovvero il modello B che è arrivato alla sua terza incarnazione.

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