Molte delle riflessioni spese in merito agli elementi video sono valide anche per quei contenuti solo sonori. In questo caso il formato più universale sembra essere MP3 (che è una variante dello standard MPEG, del resto). Altri, come Windows Media Audio e Real Audio richiedono la presenza di player proprietari e disponibili solo su una parte delle piattaforme esistenti. Altri formati proprietari si stanno diffondendo grazie al business della musica online (come il servizio iTunes di Apple).
All’aumentare delle capacità di memoria cellulari e palmari si propongono – del resto – anche come alternativa ai lettori MP3; all’inverso dispositivi nati per altre esigenze e orientati con forza verso la multimedialità (lettori MP3, appunto, ma anche console portatili per videogiochi) potrebbero a breve aprirsi alla navigazione web. L’opportunità di fornire contenuti audio, quindi, potrebbe rappresentare un elemento apprezzato e distintivo nel nuovo scenario della comunicazione wireless.