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Wiki: tutti i servizi per crearli online

I principali servizi per creare dei Wiki, i siti collaborative stile Wikipedia che consentono la modifica e la gestione libera dei contenuti
I principali servizi per creare dei Wiki, i siti collaborative stile Wikipedia che consentono la modifica e la gestione libera dei contenuti
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Dici "wiki" e pensi a Wikipedia, ma l'enciclopedia online più famosa del mondo non è l'unico esempio di struttura basata su quel tipo di tecnologia.

Il wiki, come spiegato da... Wikipedia, è infatti un sito che offre una possibilità di modifica delle pagine e che è fortemente incentrato sull'aspetto collaborativo, che ne è anzi l'elemento caratterizzante. Soprattutto negli ultimi anni sono nati molti wiki anche di un certo successo, e si sono sviluppati proprio in quei campi in cui quel "sapere diffuso" che la Rete riesce a intercettare ha potuto meglio manifestarsi.

Quindi, oltre la già citata Wikipedia, c'è ad esempio wikiHow, per scoprire e condividere informazioni pratiche su come fare le cose, o Wikitravel, nel quale viaggiatori di tutto il mondo mettono insieme le proprie esperienze per creare delle guide, o ancora WikiHealth per il benessere e la salute o Wikimapia per le mappe. E ovviamente molti altri.

Un wiki ha anche il vantaggio di essere molto semplice da creare. In questo articolo vediamo quali sono i principali servizi per creare un Wiki, in modo gratuito e con semplici applicazioni Web da usare solo nel browser.

Wikia

Wikia è stato fondato nel 2004 da Jimbo Wales, il creatore di Wikipedia, e questo è probabilmente già un ottimo biglietto da visita. Consente di registrarsi e creare in pochissime mosse un wiki che avrà come indirizzo nome.wikia.com. La particolarità è che oltre a questo permette anche di realizzare un "answer site", un sito con un meccanismo simile ma orientato a ricevere risposte dagli utenti.

Un difetto è che manca una pagina di raccordo per tutti i propri wiki, per cui ci si deve ogni volta ricordare l'indirizzo e da lì compiere le operazioni di gestione. Le preferenze più generali si trovano sotto il menu More in alto a destra, mentre a quelle legate ai permessi si accede cliccando su Protect dalla barra azzurra in alto.

Figura 1: WikiaFigura 1: Wikia

Zoho Wiki

Anche Zoho, la piattaforma multio-perativa presente in vari settori, ha una parte dedicta ai wiki. Le funzioni sono molto semplici e asciutte, ma allo stesso tempo complete, in linea con il meccanismo di funzionamento generale di Zoho. Anche la registrazione è ovviamente unica.

Molto evoluta è qui la parte relativa ai permessi su chi può scrivere nel wiki. Per ciascuna pagina si può impostare chi può visualizzare, modificare o cancellare, e chi può aggiungere commenti alle pagine. Dalla funzione "mappa sito" è possibile visualizzare l'albero del proprio wiki, e anche spostare le pagine con un semplice trascinamento, ad esempio per impostarle gerarchicamente come sotto-pagine.

Le pagine che si possono creare sono illimitate, e questa è un po' una costante in realtà di tutti i servizi. Quello che cambia in questo caso è il numero di wiki che si possono attivare, uno solo, e il numero di utenti che si possono invitare, sempre tre.

Figura 2:  L'interfaccia pulita di Zoho WikiFigura 2:  L'interfaccia pulita di Zoho Wiki

Wikidot.com

Wikidot è un altro servizio, che però si pone con una prospettiva, rispetto ai concorrenti, leggermente più ampia. Qui l'idea di fondo sembra più quella di fare un sito rispetto a quella di un semplice wiki. La linea di confine tra le due cose si può comunque considerare piuttosto sottile, semplicemente Wikidot propone dei modelli e dei temi, ma restano tutte le funzioni legate ai permessi per la modifica delle pagine.

In questo caso abbiamo la possibilità di creare, nella versione gratuita, 5 siti con massimo 5 collaboratori per ciascuno. Limiti che progressivamente scompaiono nelle versioni a pagamento.

Figura 3:

Wikispaces

Wikispaces è un servizio improntato su un utilizzo professionale, con piani a pagamento studiati per imprese o associazioni, ma anche con una versione gratuita che permette già di partire con il proprio progetto.

Il pannello di controllo è semplice e prevede la possibilità di modifica di tutte le classiche impostazioni, a cominciare dall'aspetto grafico della pagina per arrivare, ovviamente, alla configurazione dei permessi. In quest'ultimo caso, nella versione gratuita si può impostare il proprio wiki come totalmente pubblico o protetto, per inserire permessi personalizzati bisogna optare per un piano a pagamento.

Una particolarità di Wikispaces è che si possono importare i post da un blog esterno, per metterli direttamente sulle proprie pagine. Non risulta però che ci sia la possibilità di importare un blog per intero. Allo stesso modo, comunque, si può anche esportare il proprio wiki, ad esempio in formato pdf.

Figura 4: WikispacesFigura 4: Wikispaces

Intodit

Indodit è un servizio semplice e chiaro da usare, che con un percorso guidato dopo la registrazione permette di scegliere il nome del wiki, il tema e i collaboratori. Non ci sono limiti per wiki e pagine create.

Anche il pannello di controllo è molto immediato. Un difetto è che non si possono caricare file propri, ma è possibile inserire dei widget con contenuti provenienti dalla Rete, come un'agenda da Google Calendar, un video da YouTube o anche uno spazio per la chat di Meebo. In linea con la semplicità di cui sopra, anche le opzioni che riguardano i permessi sono abbastanza ridotte, ma è comunque possibile bloccare completamente una pagina.

Figura 5: IntoditFigura 6: Intodit

Springnote

Questo servizio parte dall'idea di offrire il wiki come un foglio da utilizzare o a livello personale per appunti e scadenze, o in senso collaborativo per gestire progetti di gruppo.

I wiki di Springnote vengono chiamati in questo caso Notebook, e si dividono in personali o di gruppo. Nulla comunque esclude di poter aggiungere collaboratori a un wiki individuale, facendolo di fatto diventare di gruppo. Quindi non troveremo tanto impostazioni legate all'aspetto delle pagine, che comunque ci sono, ma funzioni particolarmente evolute per quanto riguarda la scrittura e la gestione di chi le può visualizzare o modificare.

L'interfaccia di gestione è davvero semplice da utilizzare, e dà anche la possibilità di inserire dei file e anche dei plugin, come ad esempio un calendario o la visualizzazione a presentazione delle pagine.

Figura 6: SpringnoteFigura 7: Springnote

PB Works

Altro progetto da segnalare è PB Works, dal tenore fortemente professionale, e che quindi può essere utilizzato come centro di gestione per il proprio team lavorativo.

Dalla registrazione si viene indirizzati verso uno dei possibili siti che si possono creare con questo servizio, alcuni più incentrati sul business, altri sull'educazione. All'interno, l'applicazione ha delle pagine dedicate con template già pre-impostati a seconda delle necessità.

Figura 7: PB WorksFigura 7: PB Works

Wetpaint

Wetpaint a prima vista si presenta come un sito di informazioni su vari temi. Per accedere all'area wiki bisogna andare in fondo, sul link Wikis by Wetpaint, o direttamente all'indirizzo www.wetpaintcentral.com.

Le funzioni di modifica delle pagine sono molto semplici, con un pannello chiamato Easy edit. Cliccandoci, si apre un modulo dal quale poter scrivere i propri contenuti. Le opzioni di condivisione sono piuttosto evolute, non limitandosi a chi può modificare il sito, ma includendo anche potenziali moderatori dei futuri commenti. Completano il quadro la possibilità altrettanto semplice di inserire foto o video. La nota dolente è la presenza un po' invasiva della pubblicità.

Figura 8: WetpaintFigura 8: Wetpaint

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