Ubuntu 9.10: mancano ormai poco più di due settimane al rilascio ufficiale. Nome in codice Karmic Koala, è l'ultima versione del 2009 della distribuzione GNU/Linux sudafricana. Come di consueto, l'atmosfera si fa sempre più calda man mano che ci si avvicina alla data annunciata per il rilascio, grazie soprattutto alle tante novità che il team Canonical introduce in ogni versione. Karmic Koala non è da meno, ed in questo articolo analizzeremo quanto svolto fin'ora dagli sviluppatori, grazie alla versione Beta attualmente disponibile, e cercheremo di capire quale sarà l'aspetto finale della distribuzione una volta rilasciata.
Avviando il sistema operativo, è subito possibile notare i primi cambiamenti: il boot loader predefinito è adesso GRUB 2, seconda versione del tradizionale GRUB, e chiunque sia abituato alla precedente versione non avrà di che preoccuparsi. Un nuovo look, invece, è in arrivo per la fase di boot, gestita da Upsplash e Xsplash.
Dopo che il sistema operativo è stato avviato, ci si ritroverà di fronte come di consueto la schermata di login di GDM, anch'essa portata a nuovo grazie ad un nuovo tema grafico. L'ambiente desktop predefinito di Ubuntu, come da tradizione, è GNOME, che mette bene in mostra tutte le novità della versione 2.28 di cui vi abbiamo parlato poche settimane fa. Karmic Koala presenta inoltre un tema grafico leggermente diverso dalle versioni precedenti , da cui differisce principalmente per le tonalità più scure e decisamente più gradevoli. È disponibile fin da subito anche un nuovo tema di icone, che va a completare le innovazioni grafiche di questa versione di Ubuntu.
Ma Ubuntu, come noto, non offre solo GNOME come ambiente desktop, ma offre soluzioni anche a chiunque voglia scegliere una soluzione diversa: Kubuntu Karmic Koala includerà infatti nella sua versione finale KDE 4.3.1, e le altre edizioni alternative, come ad esempio Xubuntu, vedranno all'opera le ultime versioni degli ambienti desktop utilizzati.
Se in passato Synaptic è stato uno strumento molto utile a chiunque non abbia particolare familiarità con la riga di comando per l'installazione dei pacchetti, da Karmic Koala sarà disponibile un nuovo ed interessantissimo gestore dei pacchetti. Si tratta di Ubuntu Software Center, e va a sostituire la tradizionale voce "Aggiungi/Rimuovi" presente all'interno del menu Applicazioni del pannello di GNOME. Grazie ad Ubuntu Software Center è possibile avere una panoramica generale delle applicazioni installabili tramite i repository di apt-get, suddivisi per categorie, ed ognuno dotato di una propria scheda con tanto di screenshot, descrizione e link al sito ufficiale del progetto.
Lo scopo principale di Ubuntu Software Center è quello di centralizzare la gestione dei software e degli aggiornamenti in un unico strumento grafico, semplice da utilizzare, e che permetta di compiere tutte le principali operazioni che prima erano possibili solo tramite più applicazioni come gdebi, Synaptic, o gli strumenti per la gestione delle sorgenti software e degli aggiornamenti. Le prime bozze di questo progetto risalgono a diverso tempo fa, e adesso finalmente è disponibile una versione completa e funzionante, integrata di default in Karmic Koala. Per conoscere di più su Ubuntu Software Center sul Wiki ufficiale di Ubuntu è presente una pagina dedicata proprio a tale applicazione.
Il Kernel con cui verrà rilasciata Ubuntu Kermic Koala è il 2.6.31, e più precisamente dovrebbe essere la versione 2.6.31.1 o quella successiva. Anche con questa release l'introduzione di un nuovo Kernel comporta importanti miglioramenti nella gestione hardware: in particolare, risulta migliorato il supporto alle schede WiFi ed in generale alle connessioni senza fili, sono stati fatti alcuni passi in avanti per il supporto allo standard USB 3.0 ed è stata resa ancora più completa la gestione del file system ext4, che da questa versione di Ubuntu viene presentano come file system predefinito. Il Kernel incluso in Ubuntu 9.10, inoltre, vedrà attivo di default il Kernel Mode Settings, una delle più interessanti novità introdotte nelle ultime versioni del Kernel e che permette di liberare il server X di alcune operazioni relative alla configurazione grafica, lasciando al Kernel il compito di occuparsi di tali aspetti.
Importanti passi in avanti sono stati fatti anche per quanto concerne la sicurezza: l'Ubuntu Firewall include nuove interessanti caratteristiche, tra cui spiccano i miglioramenti nel filtraggio dei pacchetti in entrata ed in uscita; importanti cambiamenti riguardano anche la protezione di alcune aree di memoria (in particolare area heap e area stack) da esecuzioni non consentite, e più in generale è stata migliorata la protezione di tutto il sistema operativo da tentativi remoti di accesso o dall'esecuzione di codice maligno.
Con Karmic Koala, il team Canonical ha intenzione di realizzare una delle prime distribuzioni GNU/Linux che possano dare un supporto valido al cloud computing: in qu esto senso, Ubuntu 9.10 presenta l'Ubuntu Enterprise Cloud, noto anche come Eucalyptus. Tale applicazione può essere utilizzata sia in ambienti server che con i comuni computer desktop.
Con Ubuntu 9.10 è inoltre disponibile Ubuntu One, lo strumento di Canonical per il backup dei propri file personali online, per sincronizzarli con altri computer o averli sempre a disposizione in caso di necessità.
Nonostante sia ancora in fase di sviluppo, e la stabilità lasci ancora leggermente a desiderare, Ubuntu 9.10 risulta essere un passo in avanti deciso rispetto alla versione 9.04. I miglioramenti sono tanti, e la distribuzione riesce ad essere sempre più completa ed interessante col susseguirsi delle nuove versioni. Per il 22 Ottobre è attesa la prima ed unica Release Candidate, cui seguirà dopo esattamente 7 giorni il rilascio della versione finale, il 29 Ottobre. Nel frattempo, è possibile scaricare l'immagine ISO della versione Beta ed iniziare ad ambientarsi tra le novità di Ubuntu Karmic Koala.