Dopo sei mesi dall'ultimo rilascio, e dopo due anni dall'ultima versione supportata a lungo termine (LTS), Canonical ha rilasciato Ubuntu 12.04 Precise Pangolin. Dopo aver messo a disposizione la Beta lo scorso 24 marzo (che tutti gli utenti possono scaricare dal sito ufficiale), oggi sono state rese disponibili le ISO della versione definitiva, che include (come al solito) molte novità.
In questo articolo esploreremo alcune delle innovazioni più interessanti di questa nuova distribuzione.
Desktop
Come tutti gli utenti si aspettavano, Unity 5.8 governa l'intero desktop di Ubuntu 12.04, appoggiandosi a GNOME 3. Le novità che vengono introdotte, però, indicano (e mostrano) un progetto che diviene sempre più evidentemente maturo, in perfetta sincronia con il fatto che Precise Pangolin è una versione LTS. Ciò deve rappresentare una garanzia di maggiore stabilità, che alcuni utenti inizialmente più scettici sembrano iniziare ad ammettere.
Per coloro i quali non sono ancora soddisfatti di questa soluzione, è sempre possibile sostituire Unity, rimpiazzandola con altre interfacce altrettanto valide. Questa volta, però, Canonical ha introdotto una interessante novità che prende il nome di HUD, ed ha lo scopo di facilitare ancor di più l'esperienza utente. In generale, l'acrononimo HUD sta per heads-up display, nome utilizzato per i monitor innovativi utilizzati nei moderni aereomobili.
Si tratta, infatti, di un barra (visualizzabile con la pressione del tasto Alt) che consente di cercare una qualsiasi funzionalità di una qualsiasi applicazione in esecuzione, semplicemente inserendo i primi caratteri di una parola chiave. Tale barra appare posizionandosi al di sopra dell'applicazione in esecuzione, e può essere sfruttata con qualsiasi programma, offrendo una più semplice fruizione delle risorse a disposizione.
Un'altra semplificazione è stata aggiunta relativamente alla gestione dell'aspetto del desktop. In particolare, è stata inserita una scheda aggiuntiva (chiamata Comportamento nella versione italiana), accessibile da Impostazioni di sistema -> Aspetto, tramite la quale possono essere personalizzate alcune caratteristiche di Unity (che riguardano sostanzialmente la scomparsa automatica del pannello). Inoltre è stata introdotta l'integrazione con la quicklist di Nautilus, una sorta di menu a comparsa che consente di accedere in modo semplice a determinate cartelle, e fornisce diverse funzionalità per semplificare la navigazione.
(clic per ingrandire)
Privacy
La nuova versione di Ubuntu include, inoltre, nuovi controlli sulla privacy. È, infatti, possibile, tramite la voce Privacy delle Preferenze di sistema, eliminare la cronologia delle attività più o meno recenti, o stabilire se registrare o meno le attività relative a determinati tipi di file e applicazioni. In altre parole, è possibile stabilire quanto e se contribuire al programma di perfezionamento che Ubuntu realizza tramite l'analisi dell'utilizzo del software. Dalla stessa schermata, inoltre, è possibile stabilire se disabilitare totalmente l'invio di informazioni a Canonical circa l'utilizzo di Ubuntu.
(clic per ingrandire)
Altre novità
Relativamente alle applicazioni, una novità riguarda il riproduttore Audio, che è nuovamente Rhythmbox. Forte dell'integrazione con UbuntuOne Music Store, infatti, Canonical ha voluto sostituire Banshee con il suo predecessore. Per quanto riguarda i programmi da ufficio, sarà presente la nuova versione 3.5.1 di LibreOffice. Migliorate anche alcune funzionalità di Ubuntu One, la cui installazione e configurazione è perfezionata con l'introduzione di un nuovo pannello di controllo, un wizard per l'installazione, e altre nuove caratteristiche. È stata rimossa la sincronizzazione dei contatti.
In aggiunta a ciò, non va trascurata la presenza del kernel Linux 3.2 (la versione installata nella Beta 2 è basata sulla versione stabile 3.2.12), ed un maggiore supporto per le architetture ARM.
Vale anche la pena di segnalare l'avvio ufficiale dello sviluppo di Kubuntu Active, su cui Canonical punta molto in previsione del debutto nel mercato dei tablet. Si tratta di un progetto ancora molto giovane che prevede una versione della distribuzione basata su KDE e sull'interfaccia Plasma Active, pensata per dispositivi mobile, e che sarà inclusa nei repository ufficiali di Kubuntu 12.04. Attualmente è disponibile qualche immagine per sole architetture x86, ma la crescita del progetto non esclude la possibilità di rendere pubbliche queste prime distribuzioni sperimentali anche per architetture diverse.
(clic per ingrandire)
L'interfaccia semplice ed intuitiva ha lo scopo di rispettare tutti i limiti ed i requisiti di usabilità tipici delle piattaforme mobile, ed in particolare dei tablet.
Conclusioni
La necessità di rilasciare una versione LTS coincide con quella di fornire agli utenti un sistema il più possibile stabile. Si tratta di un nuovo punto di inizio su cui lavorare, ed Ubuntu 12.04 sembra, in effetti, mostrare i segnali di maturità che tutti si aspettavano, sin dall'introduzione di Unity. I particolari sembrano, adesso, mostrarsi più ragionati e meglio integrati (la quicklist di Nautilus rappresenta un esempio più che significativo).
Precise Pangolin è, in definitiva, una distribuzione desktop affidabile e abbastanza intuitiva, per utenti che non pretendono un grado di personalizzazione assolutamente massimo o che non hanno voglia di star dietro a problemi di vario tipo con qualche driver. Più che altro, è suggerito agli utenti che si accontentano di un sistema funzionale e completo. Due aggettivi che, magari per qualcuno in forma non troppo soddisfacente, definiscono quello che Ubuntu ha sempre voluto offrire.