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Tipografia e font: i trend del 2014

I principali trend di design e uso dei font del 2014, sia per i titoli che per i paragrafi tipografici.
I principali trend di design e uso dei font del 2014, sia per i titoli che per i paragrafi tipografici.
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Il 2013 è stato l'anno del cambiamento: sotto la spinta dei sistemi operativi mobile come iOS 7 e Windows Phone 8, il mondo della grafica si è convertito senza battere ciglio al flat design. E così è stato anche per font e tipografia in generale: si sono rifiutati i caratteri serif, i font sono diventati rigidi, minimalisti e per un certo verso più eleganti. A quattro mesi dall'inizio del 2014, questa tendenza si è mantenuta invariata o ha già mostrato i primi segni di cedimento?

Basta collegarsi a qualsiasi sito Web di nuova creazione, o di recente redesign, per capire come il flat design dominerà ancora per tutto il 2014. Ma vi sono già delle declinazioni nuove, spesso dei ritorni al passato che si riteneva impossibili fino a pochi mesi fa. Di seguito, i più importanti trend.

Handwriting

La scelta di font minimalisti, leggeri e allungati deve aver annoiato presto qualcuno, in particolare gli utenti dei social network e i servizi a loro rivolti. È sufficiente collegarsi a Instagram o a qualsiasi piattaforma che ospiti contenuti user-generated, per accorgersi come vi sia un grande ritorno all'handwriting, ovvero a quei font che simulano la scrittura a mano. Non si deve pensare, però, di essere stati catapultati nel passato, in quel web degli anni '90 a cavallo tra le scritte maldestre realizzate con Paint o all'abuso dell'odiatissimo Comic Sans: l'uso della scrittura manuale è ironico, misurato e - non può essere altrimenti - flat in senso lato.

A spiccare sono quei font sottili, poco invadenti, come ad esempio l'elegante ma giocoso Moonflower. Spesso abbinato a sfondi scuri, quasi una scritta a gessetto sulla lavagna, questa tipologia di carattere non è insolita come accompagnamento di foto rigorosamente seppia o in bianco e nero, dal piglio decisamente hipster.

Figura 1. Font Handwriting (click per ingrandire)

Font Handwriting

Non mancano le declinazioni più importanti, dai bordi larghi e con qualche accenno di grazie, spesso utilizzati in corsivo. È il caso di Colors Of Autumn, nostalgico e attuale rappresentante di categoria.

Sans Serif, Color Block e Retro

La tendenza al rigido minimalismo flat dello scorso anno - si pensi all'Helvetica Ultra Light scelto da Apple per i suoi servizi - inizia a orientarsi su posizioni molto meno conservatrici. Rimane sempre molto in voga il Sans Serif, ovvero tutti quei caratteri privi di grazie, ma si inizia a giocare con dei font lievemente più monolitici, magari abbinati a giochi di colore. È il caso del Color Block, con l'associazione di accesi colori complementari dove la sfumatura non è ammessa, ma soprattutto del Retro: sebbene la scelta di caratteri sia fondamentalmente diversa, a livello di tinte vi è un balzo indietro nel tempo agli anni '50 e '60, con la prevalenza del marrone e del rosso mattone per gli sfondi, con testo a contrasto in nero o in tutte le sfumature del grigio. Un ottimo esempio di questa tendenza è Mohave, in tutte le sue declinazioni.

Figura 2. Mohave e Retro (click per ingrandire)

Mohave e Retro

Fotografici e Mix&Match

Almeno sul Web, e forse conseguentemente all'esplosione dei design parallasse, si assiste in questi primi mesi del 2014 all'associazione della tipografia alle fotografie. Titoli, citazioni in sovrimpressione, interi testi: gli scatti diventano lo sfondo delle parole. Si tratta ovviamente di una tendenza a esclusivo utilizzo creativo, perché raramente agevola la lettura, ma di sicura moda soprattutto nell'universo social e nel marketing mirato. Anche in questo caso, la scelta dei font non è casuale: sempre flat, sempre senza grazie e - sembra ormai futile sottolinearlo - in abbinamento al bianco e nero, al seppia, ma anche alle false lomo e Polaroid, quasi nauseanti per quanto vintage.

Fra i tanti caratteri disponibili gratuitamente, Canter sposa perfettamente questa filosofia: il set è ricchissimo e, oltre a contenere i comuni grassetto e corsivo, ha delle declinazioni 3D o anche solo le ombreggiature. Tutto quel che serve per dar sfogo alla fantasia.

Figura 3. Font Canter (click per ingrandire)

Font Canter

Sempre dall'universo parallasse, inoltre, l'ultima mania sembra essere quella del Mix&Match, ovvero l'abbinamento di font diversi per titoli o slogan, legati fra di loro grazie a un gioco di colori. Di seguito, un esperimento realizzato con i caratteri e le tecniche viste fino a ora, dall'handwriting al retro.

Figura 4. Mix&Match
Mix&Match

Large Type e flat puro per i testi

Superando i confini della realizzazione creativa per titoli, header o qualsiasi altro elemento Web per cui ci si possa sbizzarrire, a livello di testi e lettura continua a vigere il più rigoroso degli stili flat: il layout deve essere privo di fronzoli, inviolabilmente su fondo bianco e senza alcun elemento di distrazione o confusione per l'utente. Al minimalismo si associa però la filosofia del Large Type: il corpo del testo è solitamente molto grande, così da agevolare la lettura sia sui normali computer che sui dispositivi mobile, con tutto quel che ne consegue in termini di scrolling. Gli unici colori ammessi sono inoltre il nero, utilizzato per i titoli, e il grigio per i testi.

Figura 5. Large Type per i testi (click per ingrandire)

Large Type per i testi

A dominare questa impostazione visiva sono i font flat e Sans Serif per antonomasia, come l'usatissimo Sertig. A livello grafico, invece, si ricorre alla giustificazione completa dei paragrafi, con l'ammissione di una lieve sottolineatura per i titoli e separatori verticali fra i vari elementi della pagina.

Credit immagine:
Costruzione Capannone -
Pixabay

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