Questa è la traduzione dell'articolo Zebra Striping: Does it Really Help? di Jessica Enders pubblicato originariamente su A List Apart il 6 maggio 2008. La traduzione viene qui presentata con il consenso dell'editore e dell'autore.
La tecnica detta in inglese 'zebra striping' consiste nell'applicazione di colori o tonalità diverse alle righe alternate di una tabella. Esempi di siti che usano questo metodo sono XE, CIA World Factbook e Monster.com. È una tecnica portata sul web dalla carta stampata: una delle prime applicazioni sembra risalire al 1961.
Molti credono che diversificare così i colori delle righe di una tabella aiuti il lettore perché guida il suo occhio lungo le righe stesse. Ma, sebbene il metodo venga usato sia sulla carta sia su media elettronici da quasi mezzo secolo, non c'è praticamente un'evidenza certa che esso sia realmente efficace nel senso sopra esposto. Nel giugno e nel luglio del 2007 ho condotto un'approfondita analisi di fonti come l'International Association of Paper Historians, la Business and Forms Management Association, gli IEEE Annals of the History of Computing: non ho trovato nessuna informazione sulle origini e sulle motivazioni d'uso dello zebra striping.
Applicare le righe a colori alternati non è poi un compito semplicissimo. A List Apart è solo uno dei siti che ha dedicato a questa tecnica un articolo. Ma come web designers non sarebbe il caso di dedicare tempo per mettere in forma di codice una tecnica e un approccio che risulti essere inutile! Ho così deciso di condurre uno studio per verificare se lo zebra striping rende davvero più agevole la lettura.
Misurare quel 'più agevole'
Lo zebra striping, come si accennava, è usato essenziamente nella presentazione di dati in forma tabellare. Chi consulta una tabella va in cerca di uno o più punti della tabella che contengono dati. Lo scopo è quello di raggiungere subito i punti che interessano. Dunque, se definiamo un task basato sulla lettura di una tabella e lo zebra striping facilita effettivamente la lettura, dovremmo aspettarci dei miglioramenti su due fronti: l'accuratezza e la velocità.
L'esperimento
Ho elaborato un esperimento in cui sono stati forniti ai partecipanti dei dati in forma tabellare. Ad essi è stato chiesto di usare quei dati per rispondere a sei domande. Tre delledo mande sono state poste quando la tabella presentava colori alternati sulle righe, tre domande quando la tabella non presentava tale alternanza.
Le domande poste quando la tabella era con le 'strisce' sono state poste in parallelo alle domande con la tabella senza strisce. Ovvero: per ogni domanda c'era una versione relativa alla tabella a strisce e una con la tabella normale. Ciò ci ha consentito di misurare l'impatto dello zebra striping.
L'ordine di somministrazione delle domande è stato casuale. L'esperimento è stato descritto ai partecipanti come "uno studio sulla formattazione delle tabelle". Tutto è stato condotto via internet, cosa che se per certi versi presentava i suoi problemi, si è rivelata essere efficace e poco dispendiosa. In due settimane sono stati raccolti dati utili da 244 persone.
La tabella di dati mostrata qui sotto aveva 15 righe (inclusa l'intestazione) e 9 colonne. Conteneva dati fittizi, basati genericamente su dei descrittori relativi a degli aghi. Per esempio, una delle domande chiedeva "L'ago con una tolleranza di diametro minore di 6g è disponibile in fabbrica?"
L'obiettivo consisteva nel realizzare una tabella che:
- fosse sufficientmente grande per rappresentare una sfida cognitiva per i partecipanti;
- non fosse così grande da richiedere lo scrolling orizzontale o verticale;
- contenesse dati non familiari ai partecipanti, riducendo così la possibilità che sapessero rispondere senza dover consultare la tabella;
- includesse dati in vari formati, compresi numeri e lettere, nomi e simboli, prezzi e quantità.
A parte la rimozione dei colori alternati non sono state fatte altre modifiche alla tabella nel corso dell'esperimento.
Risultati
Ci sono molti dati statistici riscontrati nel corso dell'esperimento. Non li metterò tutti in questo articolo per non annoiarvi, ma potete scaricare quelli completi contenuti in questo documento .pdf.
Accuratezza
Anche se ho provato a rendere il compito un po' difficile, i partecipanti hanno risposto quasi sempre in modo corretto. Il tasso di errore si aggira intorno al 12%.
Le domande che hanno ricevuto tassi di errore piuttosto bassi - per esempio quelle con un tasso inferiore al 2% - sono state escluse dall'analisi perché da esse non si sarebbero ricavate risultanze particolarmente significative. Ciò ha lasciato una coppia di domande parallele: la 3 e la 6. Come mostra il grafico qui sotto, non si sono rilevate particolari differenze nell'accuratezza tra la versione della tabella con le strisce e quella senza:
Anche ulteriori analisi di questi dati hanno dato un risultato simile.
Velocità
Anche se non stati riscontrati miglioramenti in termini di accuratezza, ci si poteva aspettare un miglioramento in termini di velocità tra le due versioni della tabella.
Come mostra il grafico qui sotto, il tempio medio di osservazione per rispondere alle domande 1 e 2 è stato maggiore quando la tabella presentava le righe a colori alternati, ma per le altre domande il tempo impiegato è stato inferiore per questa versione della tabella. Ma solo la differenza in termini di tempo per la domanda 6 è statisticamente rilevante e significativa.
Preferenze
Al termine delle sei domande è stato chiesto ai partecipanti se preferissero la versione a righe alternate o quella semplice.
Nel complesso, la maggioranza (46%) ha preferito la versione a strisce, ma una porzione significativa (il 33%) ha risposto di non avere preferenze particolari.
Ma allora serve questa tecnica?
L'esperimento non ha fornito alcuna chiara evidenza che lo zebra striping possa migliorare decisamente l'accuratezza e la velocità del task proposto. Ciò potrebbe anche suggerire di lasciar perdere perché si tratta di una cosa inutile.
Nel complesso, però, si possono sollevare degli argomenti contro l'accantonamento di tale approccio nella formattazione di tabelle.
Primo: nello studio è emersa una preferenza soggettiva per le tabelle con righe a colori alternati rispetto a quelle semplici. La mia lettura e le discussioni che ho avuto con altri mostrano che molte persone le trovano esteticamente più gradevoli. E allora perché non usarle?
Secondo: si è trattato di un semplice esperimento, con un solo insieme di dati. Può darsi che il particolare design della tabella usata in questo esperimento abbia mostrato una scarsa efficacia dello zebra striping. In altri casi, particolarmente quando c'è molto spazio tra le colonne o quando all'utente è richiesto lo scrolling orizzontale, potrebbe essere invece osservato un effetto positivo più marcato.
Infine, un certo numero di partecipanti ha affermato, spontaneamente, di aver usato il dito sullo schermo del computer per cercare tra i dati della tabella. Altri hanno usato il mouse per evidenziare le righe che gli interessavano. Queste persone stavano in pratica creando un effetto zebra striping temporaneo. Potremmo insomma evtare tutto ciò implementandolo noi sin dall'inizio.
La decisione tocca a voi
Lo studio non ha fornito una risposta chiara e univoca. Non ha però dato alcuna indicazione sul fatto che lo zebra striping renda le cose più difficili. Insomma, usare questa tecnica non sembra che provochi alcun problema particolare.
Alla fine la decisione potrà essere presa valutando di volta in volta i costi e i benefici dell'implementazione.
Potete partecipare allo studio visitando questa pagina. Mentre potete leggere qui i risultati completi.