La pubblicazione delle diverse suite specializzate di Adobe CS3 ha introdotto sostanziali innovazioni per quanto riguarda i programmi più noti e utilizzati da chi progetta, disegna e programma siti e servizi Web.
La suite CS3 Web Premium - che probabilmente rappresenta il pacchetto di sviluppo e gestione del web più evoluto mai realizzato - oltre alle versioni aggiornate dei più importanti software per il web di Adobe e dell'acquisita Macromedia, offre una serie di strumenti di produttività che, se pur non molto pubblicizzati, aggiungono un grande valore al pacchetto dei software base e permettono di ottimizzare alcune operazioni utili durante la progettazione e la realizzazione di progetti di comunicazione per il mondo on-line.
Tra questi software, uno dei più interessanti strumenti per chi realizza elementi multimediali è il nuovo Flash Video Encoder che presenta nella nuova versione un plug-in di esportazione compatibile con i maggiori programmi di video editing come Final Cut per Mac e Adobe After Effects. Ideale complemento per la ricodifica dei filmati video salvati in formato diverso dall'FVL, il Flash Video Encoder permette di serializzare la conversione di un ampio numero di filmati.
A differenza dell'importazione/ricodifica manuale dei video che si può gestire direttamente da Flash, il Video Encoder risulta lo strumento perfetto per gestire un elevato numero di filmati e per generare un archivio di file FLV che, per esempio, possono essere gestiti tramite XML esterni collegati a interfacce video realizzati in Flash.
Uno strumento molto potente pensato espressamente per realizzare moduli interattivi in formato PDF che possono essere pubblicati sul Web o diffusi come documenti per uso off-line è Adobe Live Cycle, programma compreso tra le applicazioni del gruppo del nuovo Adobe Acrobat. Live Cycle impiega un'interfaccia assolutamente semplice e intuitiva che permette di disegnare moduli da far compilare agli utenti, documenti che possono essere creati ex novo o modificando i modelli predefiniti.
Le nuove funzionalità dell'ultima versione del formato PDF combinato con questo software, permettono di interfacciare i moduli con database condivisi, così da velocizzare in maniera davvero notevole la raccolta dei dati e, di conseguenza, la possibilità di elaborarli in forma elettronica. Questo software conferma l'impegno di Adobe nel rendere il formato PDF uno standard non solo per la realizzazione di documenti per la stampa, ma anche per la diffusione di documenti attraverso il Web. Se, infatti, è ben nota la possibilità di poter distribuire contenuti testuali realizzati in PDF rendendoli scaricabili da pagine Web o addirittura integrandone un sistema di visualizzazione nel browser stesso, sono ben meno note le possibilità interattive e multimediali del formato che, di fatto, prospetta tutta una serie di applicazioni interessantissime come la possibilità di creare contenuti navigabili o di inserire nei documenti PDF video, filmati e file multimediali di altro tipo.
Uno dei programmi Macromedia che gli sviluppatori pensavano avesse i giorni contati dopo l'acquisto della società da parte di Adobe, è Fireworks, software in passato molto apprezzato dai web designer che potevano gestire con un unico software sia elementi grafici rasterizzati, sia composizioni vettoriali. Considerato da molti ridondante nelle funzionalità rispetto a Photoshop, a sorpresa Fireworks rientra nelle suite della CS3 dedicate al Web. Questa volta si presenta con un'interfaccia più in linea con quelle dei nuovi Flash e Photoshop e sfrutta la sua natura ibrida vettoriale-bitmap arricchita da funzioni specifiche pensate per il Web dimostrandosi uno strumento di sicura utilità per quanto riguarda la definizione dei layout e la progettazione di pagine web. Rapido e intuitivo, Fireworks permette di utilizzare alcune funzionalità tipiche di programmi come Illustrator e Photoshop senza tuttavia raggiungerne la complessità di utilizzo. Così come questi due ultimi software citati sono il cavallo di battaglia per i grafici, Fireworks è adatto a un profilo di Web Designer meno tecnico e più interessato alla progettazione dei layout.
L'enorme potenzialità dei dispositivi portatili di diverso genere come telefonini, palmari o console di gioco, ha spinto Adobe a realizzare un ambiente di test e sviluppo, totalmente integrato con i software principali della suite, che mette nelle condizioni di provare eventuali contenuti web e multimediali dal proprio computer senza dover effettivamente possedere i veri dispositivi portatili. Adobe Device Central è un applicativo che può essere lanciato in maniera indipendente, per esempio quando si decide di realizzare un progetto Flash pensato per essere visualizzato sui palmari di ultima generazione, e che guida con un sistema di scelta per passi verso l'impostazione più adatta del filmato Flash. In una fase successiva di sviluppo, Adobe Device Central può essere impiegato per verificare la corrispondenza del progetto multimediale realizzato con gli standard web e le potenzialità di riproduzione dei diversi tipi di dispositivi.
Nell'ottica di ottimizzare e migliorare non solo le attività produttive specifiche per la realizzazione di siti e servizi web ma anche tutti i processi di organizzazione dei materiali e di accessibilità agli stessi, tutte le suite di Adobe CS3 prevedono l'utilizzo di Adobe Bridge, un potente sistema di organizzazione dei materiali di partenza e degli elaborati prodotti con i software Adobe. Adobe Bridge permette di effettuare la navigazione "intelligente" tra i contenuti presenti nei supporti di memorizzazione mappati, e sfrutta degli efficaci sistemi di anteprima e ricerca che mettono nelle condizioni di destreggiarsi e reperire i contenuti velocemente anche in archivi di dimensioni enormi. Rispetto alla navigazione "a memoria" tra cartelle e archivi rimovibili, Adobe Bridge presenta un notevole salto in avanti soprattutto per quanto riguarda la rapidità con la quale si riescono a reperire i materiali già elaborati, tanto più che nella nuova versione, totalmente riprogettata, sono state introdotte logiche di anteprima davvero molto interessanti. L'integrazione con sistema di acquisto on-line di materiali come foto ad alta risoluzione chiamato Adobe Stock Photos, completa le funzionalità di un software che, per quanto ormai sulla scena da diverso tempo, nella versione CS3 si rivela totalmente diverso, introducendo anche algoritmi per il calcolo della differenza tra immagini dalle innumerevoli applicazioni.
Pur trattandosi di software considerati di secondaria importanza rispetto a Flash, Photoshop, Dreamweaver, Illustrator e Contribute, quelli citati nelle righe precedenti sono da considerarsi a tutti gli effetti strumenti di sicuro valore per chi realizza progetti web poiché risolvono specifiche criticità. Al momento di scrivere questo articolo, le versioni già annunciate di Adobe CS3 mancano però di almeno tre software molto apprezzati in passato da chi lavora nel web e nella grafica professionale. Il primo, Flash Paper, permetteva di realizzare dei documenti in stile PDF che però erano visualizzabili come normali filmati Flash e non richiedevano l'apertura di Acrobat Reader per consultare i contenuti pubblicati sul Web. Il secondo è il software di grafica vettoriale Freehand che, ovviamente, era considerato uno dei principali concorrenti di Illustrator e non ha potuto ricavarsi una nicchia operativa come è invece accaduto per Fireworks. L'ultimo software che sembra mancare all'appello è ImageReady, forse ritenuto ridondante nelle funzionalità rispetto a Fireworks e Photoshop.
Daniele Cerra è giornalista pubblicista, Content Manager, Progettista e-learning e Concept Designer. Il suo sito personale è http://www.danielecerra.it