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Spogliamo SuSe 8.1 Professional

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Qualche settimana fa vi abbiamo parlato dell'uscita di SuSE 8.1. Come di consueto vi proponiamo una recensione di uno dei pacchetti commerciali della distribuzione tedesca. È la volta quindi di SuSE Linux Professional 8.1. Aperta la scatola abbiamo trovato:

  • 7 CD di installazione
  • un DVD con software equivalente ai 7 CD
  • un "Manuale di Amministrazione" di 541 pagine
  • un "Manuale dell'Utente" di 383 pagine
  • un foglio A3 contenente una mini guida all'installazione e un calendario del 2003
  • adesivi con il logo di SuSE
  • un buono sconto di 100 euro su un corso SuSE
  • vario materiale pubblicitario tra cui un CD di Tiscali.

È inoltre incluso il supporto gratuito via email, fax o telefono per 90 giorni. Il costo del pacchetto è di 74,90 euro più IVA.

La Documentazione

Come è ormai tradizione di SuSE la documentazione è uno dei punti forti di questa distribuzione. I manuali hanno subìto una nuova riorganizzazione degli argomenti. Ora sono disponibili solo due guide, una destinata all'amministratore di sistema e una invece a tutti gli utenti che useranno SuSE Linux.

Le modifiche fatte sulla documentazione rispetto le versioni precedenti sono notevoli. La qualità resta comunque altissima. Una delle cose che ho sempre apprezzato di SuSE è il suo svincolarsi dal contesto della propria distribuzione nella trattazione della maggior parte degli argomenti.

È da notare però che la tendenza è quella di approfondire la trattazione degli argomenti spiegando in particolare il funzionamento dei tools forniti da SuSE. Questa da un lato è una cosa molto positiva soprattutto perché ormai con YaST 2 si può fare veramente tutto, ma tende comunque a vincolare strettamente a se l'utente e l'amministratore. L'approccio migliore è quello che sta mantenendo SuSE: pur scendendo nei particolari della configurazione analizza nel possibile le possibilità offerte dalle interfacce grafiche, avendo invece un approccio più generale per tutto il resto. Del resto il target giusto della documentazione allegata è l'utenza non esperta che vuole avere dei saldi punti di riferimento (un amministratore esperto saprà approfondire le tematiche di amministrazione con altri testi).

Il primo manuale, quello d'amministrazione affronta tutte le tematiche di amministrazione e configurazione di sistema, dall'installazione, alla configurazione di rete, hardware, X, stampanti, ecc. Il Manuale dell'utente è invece più orientato verso l'utenza comune: sono quindi affrontati gli ambienti grafici, programmi di uso comune come OpenOffice, email, grafica, ecc.

L'installazione

L'installazione è probabilmente, assieme a quella di Mandrake, la più semplice in circolazione. SuSE provvede ad analizzare l'hardware presente proponendo di conseguenza una configurazione. Ovviamente è possibile personalizzare queste scelte oppure modificarle. Una delle maggiori differenze rispetto all'interfaccia di installazione di Mandrake è l'accessibilità ai parametri di configurazione. Infatti la struttura dell'installer della distribuzione francese è di tipo "sequenziale", all'utente cioè verranno poste delle semplici domande una dopo l'altra e può avere quindi la certezza che accederà comunque a tutti i parametri di configurazione.

Con SuSE invece i parametri di configurazione in fase di l'installazione sono più ramificati. Installare questa distribuzione sembra per alcuni versi simile a navigare un sito web, saltando da un link all'altro alla ricerca di quello che ci interessa. È anche vero che la "ramificazione" si ferma a pochi click, ma questo, se da un lato consente di avere un'installazione potenzialmente più breve in quanto l'utente tende ad affidarsi alle scelte di SuSE, dall'altro può far perdere un pò più di tempo a chi voglia scegliere di personalizzare quanto più possibile.

Molto più interessante sono le novità introdotte da SuSe 8.1 Professional. Cambiamo pagina e vediamole assieme.

Le novità

Tra le novità maggiori c'è l'inclusione per la prima volta di GNOME 2. KDE, nella versione 3.0.3, resta comunque l'ambiente grafico predefinito. Sempre riguardo i Desktop Enviroment è da segnalare il cambio di look: ora KDE adotta come tema Keramik e utilizza come icone quelle di Crystal di Connectiva. GNOME 2, invece, sembra che sia stato un pò trascurato: è stato abbandonato il tema della versione 8.0, che personalmente gradivo molto, a favore di uno più classico e meno raffinato. Il tema per KDE comunque è, assieme a Liquid, uno dei più belli in circolazione.

Un'altra novità è la rinnovata interfaccia di Sax 2 in grado di abilitare le funzionalità multischermo di alcune schede video oppure su PC con due VGA. Un'altra novità è stato l'abbandono di StarOffice 5.2 dopo che Sun ha deciso di rilasciare la 6.0 solo a pagamento. Al suo posto troviamo l'equivalente OpenOffice, "versione" a sorgente aperto della suite di Sun (in realtà è StarOffice la versione a pagamento di un prodotto che è libero). Pur essendo questa una decisione comune a tutte le distribuzioni c'è da dire che SuSE aveva deciso in un primo momento di adottare StarOffice 6.0, rendendo disponibile, a pagamento, un CD di aggiornamento per la versione 8.0 contenente tra le altre cose proprio StarOffice 6.0. Altra novità è l'inserimento del supporto alle reti wireless all'interno di YaST 2. È stato inserito per la prima volta Apache 2.0 (versione 2.0.40).

Il kernel utilizzato è un 2.4.19 patchato come al solito da SuSE. A questo proposito devo spiacevolmente segnalare l'impossibilità di utilizzare a pieno le funzionalità di Power Management su un portatile che supporta solo ACPI. Pur non essendo probabilmente un problema specifico di SuSE, resta comunque il problema che è stato necessario installare manualmente il demone per ACPI. Alcune applicazioni, come ad esempio KLaptop di KDE, hanno avuto alcuni problemi a riconoscere il supporto ACPI anche a demone avviato. È stato necessario ricompilare il kernel per risolvere questo problema. Per quanto sia un'operazione abbastanza usuale e comune per un utente esperto, difficilmente chi ha poca esperienza vorrà correre il rischio di ricompilare il kernel, che probabilmente resterà solo un'oscura parola con la quale vorrà sempre avere meno a che fare.

GRUB è il bootloader di default. Personalmente preferisco sempre il caro vecchio LILO, più per una questione di abitudine, ma anche qui è da notare come la tendenza delle ultime distribuzioni sia quella di spostarsi verso il loader GPL (LILO ha una licenza di tipo BSD). Tutta la distribuzione è stata compilata con gcc 3.2 che resta il compilatore installato di default. In questo modo è stato possibile trarre vantaggio dalle ottimizzazioni che è possibile avere con l'ultima versione di GCC. È inoltre presente un nuovo programma per la gestione dei profili di sistema, SCPM, SuSE Configuration Profile Management.

Conclusioni

SuSE festeggia i suoi dieci anni con l'uscita della versione 8.1 facendo un ulteriore passo avanti. Se l'uscita della 8.0 non aveva portato novità eclatanti se non KDE 3 e la nuova interfaccia grafica, con questa release vengono aggiunte nuove feature (supporto a reti wireless e SCPM ad esempio) e si migliorano alcune caratteristiche che lasciano definitivamente alle spalle la serie 7.X. È evidente secondo me la scelta di KDE come ambiente grafico preferito, sia per l'ottima scelta di tema e per l'integrazione sia per la poca cura riposta nella personalizzazione di GNOME (e personalmente mi aspettavo di più per quel che riguarda le scelte fatte in questo senso). Probabilmente stiamo per assistere a una differenziazione dei target: è in progetto infatti per l'inizio del 2003 l'uscita di una versione di SuSE appositamente dedicata agli utenti desktop che lascerà presumibilmente come clienti preferenziali della versione Professional il mercato workstation.

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