Slackware è una delle più longeve nel vasto, e ben assortito, panorama delle distribuzioni GNU/Linux. Rilasciata per la prima volta nel lontano 1993 dal one-man-distro Patrick Volkerding, Slackware, dopo 14 anni dalla nascita mantiene ancora ben saldi i principi per cui è nata: semplicità, stabilità e sicurezza. Il 2 Luglio è stata una data importante per tutti i suoi utilizzatori. È stata infatti rilasciata la versione 12.0 della distribuzione ed al suo interno ci sono abbastanza novità da poterla tranquillamente definire come una delle distribuzioni più all'avanguardia attualmente presenti sul panorama GNU/Linux. Certo, non ha la stessa facilità d'uso di distribuzioni quali Ubuntu, Opensuse o Fedora, ne dispone di strumenti per semplificarvi la vita, ma per chi utilizza GNU/Linux da molto tempo e ama fare le cose per bene e con la massima libertà Slackware rimane sempre la scelta migliorare.
Lo scopo di questo articolo è proprio quello di analizzare tutte le novità presenti nella nuova versione. Partiamo prima di tutto dal kernel. Per la prima volta dalla sua comparsa, Slackware, utilizza come kernel di default uno della famiglia 2.6 e per la precisione la versione 2.6.21.5. Tutto il sistema è stato ottimizzato per l'utilizzo del nuovo kernel e grazie ad esso è possibile ricevere performance molto più avanzate come ad esempio il migliorato supporto per i volumi SCSI e ATA RAID, il supporto SATA, RAID, LVM e così via. Inoltre il supporto ad X DRI (Direct Rendering Interface) consente di attivare l'accelerazione grafica basata sull'hardware sul vostro nuovo sistema.
Come ambiente desktop, visto che Volkerding a suo tempo rinunciò di continuare ad impacchettarlo nella sua distribuzione, troviamo Xfce 4.4.1, che abbiamo analizzato qualche articolo fa, e l'ambiente desktop di default KDE 3.5.7, l'ultima versione disponibile del pluripremiato K Desktop Environment. Una delle novità più interessanti è sicuramente quella legata al supporto per HAL (Hardware Abstraction Layer) che permette agli amministratori di sistema di inserire gli utenti all'interno dei gruppi del cdrom e di plugdev. In poche parole saranno in grado di utilizzare senza nessun problema periferiche USB, dispositivi di memorizzazione portatili, CD, DVD, lettori MP3 e molto altro ancora senza il bisogno di utilizzare per forza l'accoppiata console-mount/umont. In questo modo si è cercato di rendere Slackware sempre più alla portata di utenti meno esperti.
Altra novità è quella che riguarda X.Org. Si è infatti scelto di passare dalla versione non modulare dell'X11 Window System a quella, sicuramente più aggiornata, versione modulare di X.org. In questo modo si punta a semplificare la gestione del server X oltre che a fornire strumenti di sviluppo più immediati e performanti per lo sviluppo di nuove caratteristiche per il server X stesso. La versione di X.org è la 7.2, che è anche l'ultima rilasciata al momento.
A differenza delle altre distribuzioni Slackware non include di default dei driver proprietari, come ad esempio quelli ATI o NVIDIA utilizzati da Ubuntu e da altre distribuzioni più user friendly. Tuttavia il loro processo di installazione e configurazione non presenta nessuna particolare difficoltà.
Come pacchetti di rete, o comunque molto orientati all'ambito server, ricordiamo OpenSSL, OpenSSH, OpenVPN e GnuPG all'ultima versione. Apache, httpd, è in versione 2.2.4 compilato con il supporto ai Dynamic Shared Object, ad SSL e a PHP, in versione 5.2.3. Il database è ovviamente mysql, in versione 5.0.37.
Nella nuova versione di Slackware sono inoltre presenti Perl, in versione 5.8.8, Python 2.5.1, Ruby 1.8.6 oltre che ad altri strumenti di sviluppo come Subversion 1.4.4, git 1.5.2.2, mercurial 0.9.4 e molto altro ancora.
Per quanto riguarda l'ambiente desktop abbiamo Firefox in versione 2.0.0.4, Konqueror, Seamonkey 1.1.2, links e lynx. I client mail presenti sono Thunderbird, sempre in versione 2.0.0.4, Kmail e mutt. Per tutti coloro che amano comunicare è presente Pidgin 2.0.2, analizzato in uno degli scorsi articoli, insieme a Kopete. Come client irc sono poi disponibili xchat, irssi, bitchx ed epic, tutti alla versione più recente. I player multimediali predefiniti sono Xmms e Amarok. Come lettori video vi sono invece Xine e Gxine 0.5.11.
Una delle noti dolenti di Slackware è sicuramente quella legata alla scelta della suite per l'ufficio. Quella presente, Koffice, non è di certo paragonabile alle prestazioni offerte da OpenOffice.org.
Per quanto riguarda i dispositivi portatili abbiamo un netto miglioramento per quanto riguarda il supporto a periferiche PCMCIA, CardBus, USB, IEE1394 (FireWire), senza ovviamente dimenticare il supporto ACPI. Tutto ciò rende sicuramente Slackware un sistema molto performante anche per il vostro computer portatile.
Questi sono solamente alcuni dei pacchetti messi a disposizione da Slackware. Nella famosa directory /extra è infatti possibile trovare software addizionale e precompilato pronto all'uso e all'installazione sul vostro nuovo sistema. La lista completa dei pacchetti è disponibile in rete mentre tutti coloro che sono interessati a testare sul campo la qualità dell'ultima versione della storica distribuzione possono scaricare le immagini della stessa dalla pagina dedicata.