Dopo la scelta delle keyword bisogna scriverle all'interno delle pagine HTML (cfr. Articolo «Come scegliere le giuste keyword»).
Il posizionamento delle keyword avviene collocando le parole chiave e le frasi chiave in alcuni punti specifici verso i quali i motori di ricerca sono sensibili. Indichiamo subito, in ordine di importanza, i punti della pagina in cui inserire. Più avanti parleremo di quale rapporto debbono avere queste keywords rispetto all'intero corpo testuale della pagina. Ogni motore naturalmente valorizzerà questi punti secondo propri metodi di indicizzazione.
- Nel titolo della pagina (tra i tag <title>tue keyword</title>)
- Nei metadati: sia nel meta tag Description sia nel meta tag Keywords.
- Tra gli "heading" del documento (tra i tag <h1>Tue Keyword</h1> oppure <h2>Tue Keyword</h2>)
- Tra gli attributi alt delle immagini (<img src="img.gif" alt="Tue Keyword">)
- Nelle formattazioni del testo - grassetti, sottolineati, corsivi - (<strong>Tue Keyword</strong>, <u>Tue Keyword</u>, <i>Tue Keyword</i>)
- All'interno dell'URL, sia essa dominio, sottodominio oppure semplice pagina html (www.Tue_Keyword.it, Tue_Keyword.tuodominio.it, www.tuodominio.it/Tue_Keyword.html)
- Tra i commenti alla pagina (<!-- Tue Keyword -->)
- Nel testo dei link, sia verso l'interno del tuo sito sia verso l'esterno del tuo sito sia nei link esterni che puntano alla pagina ottimizzata
- Nelle scritte delle immagini
Nelle prossime pagine analizzeremo punto per punto queste varie possibilità
Dove inserire le keyword
1. Il titolo
È il punto più importante nel quale collocare le prorprie keyword. Evitate di cadere in grossolani errori e, soprattutto, evitate di inserire un titolo che non abbia coerenza con la pagina. Magari guadagnerete qualche posizione in più sui motori ma perderete in coerenza testuale del sito. Un buon compromesso è quello di utilizzare le keyword nell'headline (ossia nella "frase" che funziona da commento al sito), per esempio: pro.html.it: tutorial per webmaster.
2. Metadati
I metadati hanno perso l'importanza che avevano un tempo, tuttavia anche i motori che sembrano non calcolarli per nulla, come Google, alla fin fine gli attribuiscono un valore seppur minimo. Nei metadati vi potete sbizzarrire. Nel metatag keywords (<meta name="description" content="tue_keyword">) utilizzate al massimo 60/100 parole, in quello description (<meta http-equiv="keywords" content="tue_keywords">) 500 (mantenendoci bassi). Utilizzarne di più appesantisce il caricamento della pagina ed è inutile. Evitate altri metatag oltre questi (tipo l'index/follow).
2. Heading del documento
I tag h1, h2, h3 ecc. sono poco utilizzati dai webmaster perché spesso cozzano con la coerenza grafico/testuale del sito: restituiscono caratteri troppo grandi e spaziano troppo l'elemento che rimane in basso. La loro importanza per i motori è tuttavia comprovata. La soluzione potrebbe essere quella di modificarli attraverso un CSS esterno. Ad esempio inserendo in un CSS esterno (chiamiamolo stile.css) un'istruzione di questo tipo
h1 {font:12px arial, san-serif; font-weight:bold; margin-bottom:6px}
e richiamandolo nella pagina con il solito tra i tag <HEAD> </HEAD>
<link rel="stylesheet" type="text/css" href="stile.css" >
faremo sì che al tag H1 sia associato un carattere Arial, delle dimensioni di 12 pixel e distante dal fondo della riga di soli 6 pixel. Insomma avremo un titolo meno largo del solito e soprattutto con una spaziatura minore. Quest'azione non viene considerata da parte dei motori, a meno di clamorose smentite, come spam.
4. attributi alt=""
In questo caso bisogna fare attenzione a due cose. Il testo del'attributo «alt» (che sta per ALTernative) delle immagini viene visualizzato come finestrella al passaggio del mouse sopra l'immagine, viene visualizzato come testo nei browser testuali e viene "letto" come descrizione negli screen reader. Indicare in un tag ALT una keyword che non ha nulla a che fare con l'immagine potrebbe generare confusione tra i vostri lettori.
5. Grassetti, sottolineati, corsivi
Il corsivo e il sottolineato sono caratteri raramente utilizzati sul Web. Il primo perché risulta davvero poco leggibile sullo schermo, il secondo perché potrebbe essere confuso con un link che, come sappiamo, è di default rappresentato con una sottolineatura. Usiamo molto il grassetto e in misura minore gli altri stili.
6. URL
Il nome a dominio che coincida con la keyword è preferibile (se non si hanno altre necessità di "branding"). È naturale che motoridiricerca.it risulti primo nella ricerca per "motori di ricerca" e HTML.it risulti primo per "HTML". Una simile importanza hanno anche i nomi a dominio di terzo livello (come ad esempio linux.html.it per la keyword "linux"), il percorso delle directory (linux.html.it/guida/ per "guida linux") e il nome dei fie (linux.html.it/masterizzare_linux per "masterizzare con linux").
7. Commenti
È una tecnica utilizzata in alcuni posizionamenti che però credo incida poco all'interno del valore generale delle keyword. Utilizzarla a discrezione.
8. Testo dei link
Il testo dei link è altrettanto importante. Per linkare una pagina del vostro sito cui volete affidare, ad esempio, una keyword per "assicurazioni online" utilizzerete un link del tipo
Trova la tua assicurazione online più adatta
e non
Trova la tua assicurazione online più adatta
oppure
Trova la tua assicurazione online più adatta
Stessa cosa chiedete di fare a chi vuole linkarla dall'esterno.
9. Immagini
Siamo matti? No, significa che alcuni motori, come ad esempio Google, sono in grado di leggere il testo presente nelle immagini utilizzando un software di ricognizione dei caratteri. Dunque attenzione, quando utilizzate un immagine come logo o manifesto del vostro sito fate attenzione al suo testo. Naturalmente immagini statiche funzionano meglio di immagini animate (come le GIF animate).
Quante volte? Il concetto di density
In genere non si dovrebbe andare oltre una keyword per ogni punto indicato sopra. A ciò bisogna poi aggiungere le keyword inserite anche nel corpo della pagina. A questo punto nasce un problema di carattere pragmatico. Un eccesso di ottimizzazione, ossia un eccesso di ripetizioni della stessa keyword in una pagina, potrebbe essere considerato dai motori di ricerca come un tentativo di "raggiramento" e portare ad una penalizzazione del sito o della pagina.
Per valutare il giusto numero di ripetizioni di keyword da inserire nel sito è necessario ricorrere al concetto di keyword density. La keyword density indica il rapporto percentuale fra parole chiave e le parole totali del testo della pagina.
Poniamo di avere una pagina con 1000 parole di testo visualizzato (escluso codice HTML naturalmente). La vorremo ottimizzare per una parola chiave formata da una sola parola: ripetiamo la parola 9 volte per ogni punto indicato sopra, più altre 6 volte all'interno dello stesso testo. Su 1000 parole, ne avremo una - la nostra keyword - che si ripete per 15 volte. La density di questa keyword all'interno del testo sarà dunque del 6% (15*100/1000).
In alcuni casi la density dovrà essere valutata in base al solo testo semplice, senza andare a prendere in considerazione il testo riportato nel codice HTML. La density consigliata per una buona ottimizzazione è di circa il 10%. Questo tipo di valore dovrà naturalmente poi essere ridimensionato o allargato in base ai valori di posizionamento sperimentati.
Alcuni tool aiutano a valutare la density. La density può anche essere valutata a mano eliminando da una pagina il codice HTML, contanto le parole e poi le keyword. Uno strumento gratuito è disponibile su http://www.keyworddensity.com/
Provate, provate, provate
Il segreto di un buon posizionamento nasce dalla continua sperimentazione di soluzioni diverse. Le nozioni che imparate leggendo i nostri articoli, spulciando nei forum o in altri siti devono essere sempre verificate sul campo. I motori di ricerca, quelli che continuano a sperimentare nuove formule di indicizzazione, mutano spesso pelle. Anche ogni mese vengono introdotte modifiche che possono rendere i vecchi metodi inutili. Guardate i log, verificate quando passa un motore, eseguite ogni giorno ricerche con le keyword su cui avete puntato, segnatevi le date in cui queste keyword cambiano posizione, modificate piccole zone del vostro codice, aumentate o diminuite la density, verificate ogni singolo link che arriva alle vostre pagine. Solo così potrete ottenere un buon posizionamento e con esso aumentare le visite del vostro target.