Quando ci si appresta a progettare un sistema di comunicazione via Web pare ormai inevitabile doversi avvalere di un sistema di pubblicazione e gestione dei contenuti dinamici. I Content Management System – ovvero le piattaforme per la pubblicazione delle informazioni e la gestione dei contenuti di un portale – sono strumenti che, in linea teorica, permettono di separare i due aspetti principali che concernono la pubblicazione di contenuti sul Web: la fase realizzativa dalla fase tecnica di trasposizione delle informazioni e dei contenuti multimediali in pagine Web inserite nel portale.
Grazie alle piattaforme di pubblicazione, si riesce a migliorare la qualità editoriale di un portale in quanto chi crea un contenuto, per esempio un giornalista o, in termini più generici, un content writer/manager, può concentrare i propri sforzi sul contenuto piuttosto che sulla pubblicazione dello stesso. Risulta inoltre particolarmente conveniente l’utilizzo di CMS in quanto permette di non allocare risorse (tipicamente Webmaster o “accatiemmellisti") in maniera dedicata.
Data l’importanza di una piattaforma, quando ci si trova di fronte alla scelta di un CMS per la gestione di un progetto Web, occorre pertanto valutare numerosi parametri. Tra questi, vista la natura stessa di una piattaforma di pubblicazione, la facilità di utilizzo per i content writer, la possibilità di personalizzazione dell’interfaccia grafica, la possibilità di integrarvi strumenti per arricchire l’esperienza degli utenti finali come forum, gestione newsletter, la compatibilità con i sistemi server disponibili (emblematica la dicotomia PHP-Linux vs ASP-Microsoft) e la possibilità di utilizzare database che rendano semplice l’eventuale passaggio da una piattaforma all’altra. Oltre ai parametri appena citati - ce ne sarebbero molto altri da menzionare - una delle più importanti caratteristiche da valutare è indubbiamente il tipo di architettura dell’informazione che la piattaforma permette di gestire. Per spiegare brevemente questo concetto, sarà utile riferirsi a un esempio concreto.
Poniamo una situazione in cui le esigenze di pubblicazione prevedano un’architettura dell’informazione molto semplice, in cui i contenuti principali sono notizie dell’ultima ora che, indipendentemente dalla loro reale importanza, sono interessanti per gli utenti finali proprio perché aggiornate in tempo reale. In questo caso l’architettura confacente a questo tipo di necessità è quella del Blog, dove il vero e unico criterio architettonico è quello cronologico. Pare ovvio che per la realizzazione di un Blog diventi necessario reperire una piattaforma di pubblicazione che sia specificatamente ideata per questo tipo di architettura.
Altro caso, utile per capire quanto valore abbia l’analisi dell’architettura dell’informazione nella scelta di un CMS, può essere costituito da un progetto aziendale, una classica “intranet". Nelle intranet moderne l’architettura dell’informazione è fondamentale, in quanto gran parte del valore del progetto di gestione della conoscenza aziendale concretizzato dalla Intranet risiede nei collegamenti tra informazione, nella facilità di reperire informazioni stratificate nel corso degli anni, nella personalizzazione dei contenuti visualizzati e nella possibilità di seguire percorsi tematici. Un’architettura cronologica tipo Blog risulterebbe in questo caso folle, mentre ci si dovrebbe servire di una piattaforma di pubblicazione che sia in grado di gestire indicizzazioni complesse e introdurre sistemi di classificazione dei contenuti tramite tag, indici e parole chiave.
Oltre a questi due casi estremamente distanti di architetture dell’informazione esistono infiniti progetti Web basati su architetture “intermedie" o che presentano, comunque, esigenze strutturali peculiari. Una volta identificata l’architettura più adatta a un sistema Web, sarà necessario quindi utilizzare una piattaforma di comunicazione adatta. È fondamentale sottolineare come la definizione dell’architettura sia una fase che precede la scelta del CMS. Poiché, infatti, ogni CMS è stato sviluppato ipotizzando un’architettura dell’informazione specifica, le piattaforme di pubblicazione tendono a sovrapporre la propria struttura a quella ipotizzata dal progettista Web e, pertanto, guidano lo sviluppo di un portale e la gestione delle informazioni secondo strade che possono non coincidere con quelle ipotizzate dal progettista. Se, quindi, si decide prima di definire l’architettura di un portale di avvalersi di una certa piattaforma piuttosto che un'altra, perché, per esempio, è quella che va di moda in quel periodo, il progettista non potrà che adattare la propria architettura dell’informazione a quella che potrà successivamente essere gestita attraverso la piattaforma. Questo approccio, in termini progettuali, limita fortemente l’efficacia comunicativa del prodotto finale.
Vista l’abbondanza di piattaforme Open Source o a pagamento di ottimo livello e la possibilità di rivolgersi a sviluppatori per modificarne alcuni aspetti, perché “adattare" l’architettura dell’informazione a quella di una piattaforma, invece che, una volta definita l’architettura, trovare una piattaforma che consenta di seguire i dettami progettuali? Come sottolineano i “guru" dell’architettura dell’informazione di oltreoceano (vedi http://www.cmswatch.com/Feature/90 ), Content management System e Architettura dell’informazione non sono che due facce della stessa realtà.
Mentre l’architettura si occupa di definire a livello teorico e come modello l’organizzazione di informazioni, i sistemi di pubblicazioni servono per concretizzare gli schemi teorici e inserirli in un’interfaccia Web che sia, per l’utente finale, usabile e trasparente. Così come non è più concepibile nell’era del Web 2.0 ipotizzare progetti Web dei quali non si è presa in considerazione l’architettura dell’informazione dei contenuti, allo stesso modo la scelta della piattaforma di pubblicazione diventa un aspetto chiave di ogni ambizioso progetto di comunicazione on-line. A questo proposito, visto il continuo sviluppo di piattaforme davvero eccezionali come Drupal, Mambo, EzPublish e decine e decine di altri CMS Open Source, considerata la possibilità per progetti ad alto budget di avvalersi di sistemi di pubblicazione commerciali sviluppati ad hoc, il non reperire la piattaforma “giusta" risulta solo una questione di volontà dato che, come abbiamo visto, le opportunità di scelta sono davvero sterminate.
Un ottimo punto di partenza per valutare piattaforme open source e provarle prima di decidere a quale affidarsi è costituito dal portale Opensourcecms. Questo portale raccoglie e classifica svariate decine di piattaforme Open Source, per la quasi totalità delle quali sono fornite le istruzioni per accedere al sistema di amministrazione di un’installazione standard. Solo “sporcandosi" le mani con il sistema di amministrazione e analizzando le funzionalità di pubblicazione, classificazione delle notizie e di collegamenti è possibile capire se il CMS in uso è in grado di soddisfare pienamente le necessità architetturali identificate in fase di progettazione.
Daniele Cerra è giornalista pubblicista, Content Manager, Progettista e-learning
e web e Concept Designer. Il suo sito personale è http://www.danielecerra.it