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Scegliere i motori per il posizionamento

Oltre che alle chiavi, è fondamentale pensare ai motori su cui investire
Oltre che alle chiavi, è fondamentale pensare ai motori su cui investire
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Ottenuto il budget per il posizionamento del sito, alcune scelte sono da effettuarsi:

  • Chi sarà il posizionatore? Un consulente o una SEO agency?
  • Quali tecniche si useranno?
  • Quali saranno le chiavi?
  • Su quali motori si lavorerà?

Quest’articolo vuole fornire alcuni spunti di riflessione attorno all’ultimo
punto: la scelta dei motori sui quali posizionare il sito.

L’importanza della scelta dei motori

La scelta dei motori è una fase fondamentale perché assieme alla
scelta delle chiavi è una delle variabili che più contribuiscono
alla quantità di traffico che il sito riceverà grazie al posizionamento.
Essere al primo posto sui motori sbagliati, anche per chiavi importanti, può
inficiare tutto il lavoro e portare solo quantità irrisorie di visitatori
al sito.

Con quali criteri, dunque, scegliamo i motori sui quali condurre la nostra
attività?

Statistiche d’uso dei motori di ricerca

Esistono in rete varie statistiche che forniscono i dati relativi all’uso
che nel mondo si fa dei motori disponibili. I report sono spesso dettagliati per
mercato, onde fornire informazioni specifiche dei vari contesti. È importante,
però, considerare alcuni aspetti:

  • Il fatto che un motore sia usato, non significa che porterà traffico.
    Le statistiche sono spesso falsate dal fatto che i motori fanno da home page,
    ma non sono realmente usati per la ricerca.
  • Per alcuni mercati non esistono statistiche note. Occorre affidarsi ad un
    esperto locale per prendere la decisione.
  • In ogni mercato sono presenti motori internazionali. Non si ha modo, comunque,
    di conoscere in che lingua sono state effettuate le ricerche.
  • Le statistiche cambiano spesso e quelle gratuite sono spesso poco aggiornate.

Criteri di scelta

I criteri coi quali scegliere i motori sono:

  • presunto apporto di traffico in relazione alle statistiche d’uso degli
    stessi;
  • alcuni settori di appartenenza del sito fanno preferire alcuni motori piuttosto
    che altri;
  • difficoltà d’entrata e posizionamento per il motore;
  • eccessivo onere economico per l’entrata nel motore, in relazione al
    suo contributo di traffico;
  • alcuni motori forniscono i propri dati a vari altri sistemi di ricerca aumentando
    così la visibilità del sito.

Entrare a pagamento

Sempre motori gratis o in alcuni casi si può pensare di pagare per entrare?
Consideriamo che:

  • pagare consente un’entrata sicura e veloce. Ovviamente il lavoro d’ottimizzazione
    è comunque da fare;
  • lo spider dei motori a pagamento passa più frequentemente consentendoci
    di fare prove;
  • in alcuni casi è obbligatorio.

Lo svantaggio principale (e forse unico) è che spesso il costo per porre
un buon numero di pagine in un motore non è uno scherzetto.

Una buona scelta potrebbe essere quella di tentare l’inserimento gratuito
dove possibile e lasciare l’ingresso a pagamento come ultima risorsa se
non si riesce a rispettare il vincolo contrattuale sul tempo.

I motori del primo anno

Il primo anno è consigliabile la lavorazione di tutti i motori importanti
del mercato in esame. Si ritiene, infatti, che una visibilità media distribuita
su una buona percentuale dei sistemi di ricerca sia preferibile alla presenza
su un solo motore, magari importante.

I motivi che fanno optare per questa soluzione sono:

  • essere presenti su pochi motori non consente di fare considerazioni sulle
    performance;
  • se un motore cambia algoritmo, si corre il rischio di diventare di colpo invisibili;
  • è difficile al primo anno avere esperienza e dati per scegliere in
    modo sicuro il motore sul quale investire tutto.

Preferibile, quindi, un progetto di posizionamento che preveda la presenza
su vari motori il primo anno, per condurre poi negli anni successivi operazioni
più mirate.

L’analisi delle visite

L’analisi delle visite al sito consente di avere alcune indicazioni sul
traffico proveniente dai motori. I dati devono essere incrociati con quelli del
posizionamento delle singole chiavi.

Il traffico, infatti, è funzione di entrambi i parametri. Considerare
il numero delle visite da un motore senza osservare con quali chiavi siamo posizionati,
non ci consente di fare stime corrette di ove sia necessaria e produttiva la decisione
di ulteriori aumenti del posizionamento.

I motori sui quali investire il secondo anno

Alcuni dei criteri per la scelta dei motori sui quali lavorare nel secondo
anno sono:

  • i motori sui quali si è assenti con le chiavi importanti e che portano
    quote di traffico con quelle secondarie, sono sicuri sistemi papabili per le azioni
    migliorative;
  • motori tra i primi dieci usati nel paese, senza presenze in prima pagina,
    sono tra quelli da preferire;
  • motori nei quali si è entrati a pagamento e che hanno dato buoni risultati
    potrebbero essere canditati al posizionamento puro, se possibile, con l’intento
    di risparmiare sui rinnovi;
  • motori con trend d’uso in aumento.

Conclusione

Solo qualche tempo dopo che si è posizionato il sito, s’inizia
a comprendere quali sono i motori che meglio hanno ripagato la nostra attività.

Val la pena, dopo aver posizionato il sito, di investire un po’ di tempo
nell’attività d’analisi e controllo per meglio impiegare il
budget disponibile l’anno successivo.

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