Uno dei principali punti di forza delle distribuzioni GNU/Linux è di certo la possibilità di scaricarne una copia in maniera libera e rapida, così da avere a disposizione in tempi relativamente brevi un sistema operativo pienamente funzionante, senza l'obbligo di acquistarne una copia già masterizzata in precedenza. Di metodi per scaricare e distribuire le immagini ISO contenenti la distribuzione vera e propria ne esistono diversi, ed i più noti sono di certo il classico download tramite mirror ed il protocollo BitTorrent.
Non ci sono, però solo queste due vie: tra le meno utilizzate, ma non per questo meno potenti, Jigdo merita sicuramente di essere citato. Jigdo è un comodo strumento per la diffusione di file di grosse dimensioni attraverso la rete Internet, in una maniera semplice e lineare, proprio come un normale download di un file attraverso un qualsiasi server. Realizzato da Richard Atterer principalmente per la distribuzione Linux Debian, e rilasciato sotto licenza GNU GPL, è adottato da un vastissimo numero di sviluppatori.
Il suo funzionamento è molto semplice: quando gli sviluppatori terminano di lavorare ad un'immagine ISO e la rilasciano, realizzano tramite l'applicazione Jigdo-file due file, uno in formato .jigdo ed uno in formato .template; attraverso un'altra applicazione, Jigdo-lite, un qualsiasi utente può scaricare l'intera immagine ISO attraverso i due file precedentemente creati dagli sviluppatori. La principale caratteristica di Jigdo, però, entra in ballo quando si tratta di aggiornare immagini ISO precedentemente scaricate: una volta scaricati i nuovi file .jigdo e .template ed avviati con Jigdo-lite, infatti, verranno scaricati solamente quei file che sono stati modificati rispetto alla vecchia versione, con un notevole risparmio di tempo.
Utilizzare Jigdo per effettuare il download di una distribuzione Linux è un'operazione molto semplice, che richiede l'utilizzo del terminale. I pacchetti per l'installazione sono disponibili nella pagina di download del sito ufficiale del progetto; una volta installati i file necessari, bisogna prelevare i file .jigdo e .template dai mirror ufficiali della distribuzione che intendiamo scaricare, spesso presenti nella stessa pagine dove vengono distribuite le normali immagini ISO. Fatto ciò, da terminale è sufficiente avviare jigdo-lite, seguito dal nome del file .jigdo che abbiamo scaricato, dopo di che verranno poste delle domande, grazie alle quali sarà possibile personalizzare il processo di scaricamento dei file. Terminate le domande, inizierà la fase di download dell'immagine ISO, durante la quale l'applicazione notificherà lo stato del processo ogni 10 file scaricati.
Una volta effettuato il download di ogni file verrà avviata una scansione di quanto scaricato, per verificarne l'integrità: se tutto andrà a buon fine, si avrà tra le mani una ISO funzionante della distribuzione.
Il processo di aggiornamento di un'immagine ISO, differentemente da quanto si possa pensare, è anch'esso molto semplice da realizzare: nel caso sia presente sul nostro hard disk, sarà necessario prima montarla provvisoriamente in una qualsiasi directory, mentre se sia stata già masterizzata su CD o DVD bisognerà montare il disco, ed in entrambi i casi, durante la fase di personalizzazione del download, si dovrà fornire il percorso dove sono presenti i file. Verranno, così, scansionati i file presenti, ed inizierà il download dei file aggiornati.
Jigdo è uno strumento disponibile non solo per ambienti GNU/Linux, ma può essere utilizzato anche da utenti Windows che hanno intenzione di scaricare file di grandi dimensioni, come ad esempio le immagini ISO di distribuzioni Linux. Il procedimento per ottenere i file è molto simile a quello per Linux, e questo strumento può essere molto utile a chiunque voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo del pinguino.
Jigdo, quindi, si colloca ai primi posti per quanto riguarda i metodi di diffusione delle immagini ISO delle varie distribuzioni; il suo vantaggio principale è il fatto di evitare sovraccarichi ai diversi server che ospitano i file, e la considerevole diminuzione dei tempi necessari all'aggiornamento delle immagini ISO. La documentazione ufficiale spiega in maniera più dettagliata il funzionamento di questo comodo strumento, ed è presente anche una mini guida per chiunque abbia problemi nell'utilizzo dello stesso.