La gestione e l'archiviazione dei file multimediali può essere eseguita senza problemi con il classico file manager di un sistema operativo ed i software di riproduzione audio/video. Tuttavia la strada più semplice ed efficiente per catalogare e conservare grandi quantità di video, immagini e file audio è affidarsi ad uno dei sistemi di media server disponibili in rete.
Tali software permettono la gestione semplificata ed automatizzata delle librerie multimediali. Soluzioni simili permettono di risparmiare tempo e offrono delle pratiche funzioni di streaming audio e video all'interno della rete LAN. È possibile creare un media server con un vecchio PC di riciclo, basta che sia abbastanza potente da eseguire la riproduzione, il transcoding, e lo streaming dei flussi multimediali. Inoltre, si può utilizzare una board ARM come Raspberry Pi e ridurre al minimo i consumi energetici e lo spazio occupato.
Emby Media Server
A questo proposito, Emby Media Server è un fork di Jellyfin che offre, tra l'altro, una serie di client il mobile cosi da poter fruire il proprio catalogo multimediale anche da smartphone e tablet. Ci focalizzeremo quindi sulla creazione di un Emby Media Server su Raspberry Pi. La procedura descritta è adatta anche a chi si è appena avvicinato al mondo Linux e non sono richieste configurazioni software particolarmente impegnative.
Emby integra una GUI intuitiva e facile da utilizzare per tutti con cui organizzare e trasmettere contenuti audio e video su una vasta gamma di device (smartphone, smart TV, tablet e PC) e piattaforme come Applet TV, Amazon Fire TV, Roku e ChromeCast.
L'hardware per il nostro media server
Per creare un media server con Emby dobbiamo acquistare una delle versioni più recenti della board ARM, ovvero Raspberry Pi 4 oppure Raspberry Pi 5 con almeno 8GB di RAM. Questo perché la gestione di grandi quantità di file multimediali e streaming richiede una discreta quantità di risorse. Le versioni più datate e meno potenti del dispositivo potrebbero fare fatica ad eseguire questa tipologia di task.
Oltretutto bisogna dotarsi di una microSD ad alte prestazioni con capacità al di sopra dei 256GB o di un SSD NVME, se scegliete il Raspberry Pi 5, abbastanza capiente da contenere tutti i dati. Se desiderate utilizzare dischi esterni, magari di recupero, consigliamo di reperire un Hub USB 3.0 con un alimentatore dedicato. La sola board ARM, infatti, potrebbe non essere in grado di erogare la giusta quantità di alimentazione tramite le porte USB.
Installazione di Raspberry Pi OS
Iniziamo andando a reperire il file ISO del sistema operativo Raspberry Pi OS ed un imaging tool a nostra scelta cosi da eseguire il flash del sistema operativo sulla microSD. Noi consigliamo Raspberry Pi Imager, un tool open source molto basilare ma perfetto per i nostri scopi.
Una volta avviata l'utility dobbiamo cliccare su "Choose OS" per selezionare il media d'installazione, poi su "Choose Storage" per scegliere la microSD da usare e, infine, su "Write" in modo da avviare la procedura.
Il processo dovrebbe durare alcuni minuti, la velocità dell'operazione dipende dal modello di microSD e anche dal tipo di porta USB a cui è connessa al PC. Una volta completato il tutto il tool ci avvisa che possiamo staccare la scheda del computer. Inseriamola quindi nel Raspberry Pi e connettiamo tutte le periferiche necessarie: mouse, tastiera, monitor, cavo ethernet cat6 e alimentatore USB.
Configurazione di Emby Media Server
Dopo il wizard per la prima configurazione della distribuzione passiamo direttamente al setup di Emby Media Server. Per scaricare i pacchetti del programma ci affidiamo al download manager wget, e provvediamo ad installarlo tramite shell:
sudo apt install wget
Poi passiamo al download dell'installer di Emby:
wget https://github.com/MediaBrowser/Emby.Releases/releases/download/4.7.14.0/emby-server-deb_4.7.14.0_arm64.deb -O emby-server.deb
Successivamente procediamo all'installazione con la CLI del package manager:
sudo dpkg -i emby-server.deb
Trattandosi di un pacchetto precompilato non è necessario fare altro o lanciare comandi particolari. Dobbiamo occuparci invece della gestione dei permessi delle directory in cui sono ubicati i file multimediali che affideremo a Emby. In questa guida utilizzeremo la directory d'esempio:
/home/pi/emby
Chiaramente, il percorso della directory può essere modificato in modo tale che corrisponda alla posizione reale dei file. Quindi per ciascuna directory inviamo questi due comandi in modo da settare i permessi e che Emby possa accedere ai file:
sudo find /home/pi/emby -type d -exec chmod 755 {} \;
sudo find /home/pi/emby -type d -exec chmod 644 {} \;
Accedere alla web interface di Emby Media Server
Siamo finalmente pronti per accedere a Emby. Il media server offre una pratica WebGUI accessibile da tutti i browser web semplicemente digitando questo URL:
http://INDIRIZZOIPDELRASPBERRY:8096
per ottenere l'IP locale del Raspberry Pi consultiamo il dato registrato dal router o torniamo nella shell e scriviamo il comando:
hostname -I
In risposta dovremmo ottenere un risultato del genere:
192.168.1.12
Il numero 8096
è la porta su cui è in ascolto il media server. Ecco un link d'esempio:
http://192.168.1.12:8096
All'interno del browser dovrebbe avviarsi il wizard di prima configurazione di Emby. Come accennato in precedenza l'interfaccia del programma è davvero semplice ed intuitiva, dopo aver creato un account si procede direttamente con l'importazione dei file e l'avvio della loro catalogazione.
In poco tempo avremo accesso ad una libreria ordinata dei contenuti multimediali visibile non solo dal Raspberry Pi ma da qualsiasi PC, smart tv e dispositivo mobile connesso alla rete locale.
Inoltre Emby mette a disposizione diverse feature addizionali tramite l'installazione di alcuni plugin, come il download automatico dei sottotitoli e delle cover o la conversione dei file in formati più adatti allo streaming.