Con la collaborazione di www.informationarchitecture.it
Le fasi del processo
Individuare un preciso processo di lavoro per l'Information Architecture risulta abbastanza difficile. Da un lato infatti bisogna fare i conti con organizzazioni aziendali quasi sempre diverse, dall'altro occorre considerare che il focus dell'Information Architect può avere un baricentro spostato, a seconda dei casi, più sulla strategia, sulla progettazione vera e propria o ancora sull'usabilità.
È comunque possibile delineare un processo generico suddiviso per fasi, che dia un'idea delle attività più importanti legate all'Information Architecture. Occorre comunque tenere presente alcuni principi guida:
- le fasi e le attività non sono rigide; a seconda del tipo di progetto, del team di lavoro, del budget e del tempo a disposizione, queste possono essere svolte con livelli di dettaglio molto diversi o non essere svolte affatto.
- le attività sono cicliche e iterative fino all'approvazione definitiva del cliente.
Il processo qui proposto è focalizzato sulle attività dell'Information Architect e organizzato secondo quattro fasi temporali:
- Discovery
- Analysis
- Architecture
- Develop
Discovery
L'obiettivo primario delle attività svolte in questa fase è quello di fornire all'Information Architect una visione chiara e profonda del progetto. È essenziale comprendere il contesto, gli obiettivi e il target del sito per iniziare a delineare una strategia di alto livello in modo da mettere i primi punti fermi al progetto. Per fare tutto ciò è necessario partire da un'attenta analisi del cliente, del mercato in cui opera, della sua struttura aziendale, della comunicazione.
L'Information Architect quindi dovrà prendere possesso di tutta la documentazione disponibile e ove questa non fosse sufficientemente esaustiva, richiedere incontri di approfondimento. Questo è anche il momento in cui il team comincia ad interagire con il cliente, e diventa importante definire e formalizzare ruoli e responsabilità. Dove non svolto precedentemente, l'Information Architect potrà redigere un documento di Benchmarking sui concorrenti focalizzandolo su aspetti più strategici (mercato, posizionamento, obiettivi, target) o più funzionali (applicativi, navigazione, usabilità).
Occorre poi definire gli obiettivi del sito, segmentandoli per importanza (primari, secondari, ecc.), per arco temporale (a breve, medio, lungo periodo) e per target.
Parallelamente è necessario individuare con precisione il target del sito: anche in questo caso è possibile una suddivisione in termini di importanza (primario, secondario, ecc.).
Generalmente questa rappresenta una delle fasi più delicate del progetto perché la fisionomia che viene delineata sarà poi quella definitiva. Raramente infatti è data la possibilità di correggere eventuali errori di impostazione strategica in corso d'opera. Inoltre capita spesso che l'azienda committente tenda a fare delle scelte troppo generaliste, non segmentando obiettivi e target. Questo aspetto va in contrasto con le necessità dei designer, i quali invece hanno bisogno di delimitare il più possibile il campo, in modo che la progettazione risulti il più efficace possibile. Un buon modo di procedere consiste nel chiedere ai principali referenti di stilare delle liste (di obiettivi e di target) che verranno poi rielaborate dell'Information Architect, che provvederà a uniformarle e le ripresenterà agli stessi interlocutori chiedendo che vengano classificate secondo i parametri sopra citati. I risultati verranno di nuovo rielaborati e riassunti in liste che saranno oggetto di discussione. Il risultato dovrebbe dare una serie di liste i cui parametri sono condivisi da tutti.
Analysis
In questa fase si approfondiscono i temi accennati nella fase di Discovery, partendo con l'individuazione del profilo degli utenti a seguito della definizione del target. Per fare questo si utilizzano tutti gli strumenti tipici della progettazione centrata sull'utente: interviste, questionari, focus group. L'obiettivo è sviluppare una solida conoscenza degli utenti, a tutto tondo, sia per quanto riguarda il profilo sociodemografico, gli obiettivi e le aspettative in relazione al sito oltre che tutte le informazioni riguardanti l'ambiente di lavoro, l'utilizzo di piattaforme e tecnologie, il livello di alfabetizzazione informatica.
Alcune informazioni avranno una ricaduta immediata nell'individuare i primi vincoli (tecnologie da utilizzare, piattaforme e risoluzioni di riferimento) altre (flussi di lavoro, obiettivi) servono come punto di partenza per indagini più approfondite. Proprio per indagare questi aspetti l'Information Architect provvede a stendere una Progettare i sistemi di navigazione di un sito dettagliata di ciascun utente. Partendo dall'individuazione degli obiettivi da raggiungere, si redige una lista gerarchica di attività, sia che vengano svolte online o offline, che dovranno essere svolte, cercando di capire come funzionino i flussi di lavoro generali (legati cioè a più utenti) e quelli specifici di ciascun utente.
Questo lavoro viene utilizzato per creare uno dei più importanti strumenti di progettazione: gli scenari utenti. L'Information Architect deve mettere in relazione tutti i dati acquisiti sugli utenti con gli obiettivi che devono raggiungere attraverso l'utilizzo del sito. È un lavoro creativo: si tratta di immaginare quali siano gli strumenti e le funzionalità da mettere a disposizione degli utenti. Sono scenari in forma di storia che descrivono anche le modalità generali di interazione con il sistema. A seguito degli scenari possono essere realizzati i casi d'uso che servono essenzialmente per dettagliare il comportamento del sistema o di parti di esso. A questo punto si procede con la stesura dell'inventario dei contenuti, da un lato mappando tutti i contenuti esistenti e andando a specificare per ognuno chi è il provider (persona, funzione o dipartimento aziendale), in quale formato sono disponibili (elettronico, cartaceo).
Architecture
In questa fase si consolida quanto realizzato, cercando di scendere al massimo livello di dettaglio possibile. Si parte con la definizione del piano generale dei contenuti, che dovrebbe elencare oltre ai contenuti esistenti anche quelli che si intende creare ex-novo. Generalmente il piano identifica e descrive le macroaree di contenuto e via via scende nel dettaglio fino ad individuare ogni singola sezione. A seconda della complessità del progetto potrà essere realizzato un piano editoriale che riporterà una descrizione di trattamento dei contenuti cioè dello stile e del "tone of voice" che si intende utilizzare, l'indicazione puntuale della frequenza di aggiornamento per ciascuno di essi, e un primo embrione di argomenti da trattare.
Dove il piano editoriale non venga realizzato, parte delle informazioni (trattamento, frequenza di aggiornamento) potranno rientrare nel piano dei contenuti. Avendo una panoramica completa dei contenuti è possibile valutare se creare una loro La categorizzazione dei contenuti. Questa può essere utilizzata in diversi ambiti, anche se i principali sono la possibilità di navigare o ricercare i contenuti per categorie.
Si prosegue con la Labeling: come chiamare cosa nelle tue pagine Web, una delle attività più sottovalutate mentre è uno degli aspetti che decretano il successo di un sito. Una volta disponibile il piano dei contenuti è possibile creare la struttura del sito, andando a organizzare sezioni e sottosezioni fino al livello desiderato.
Il passo successivo è quello di Progettare i sistemi di navigazione di un sito: viene creata la navigazione primaria, quella secondaria e tutti gli strumenti di ausilio (mappa, indici, ecc.). È un lavoro tutt'altro che facile: creare un sistema di navigazione realmente efficace è una della cose più complesse da realizzare. Infatti la maggior parte dei modelli di navigazione si fonda sulla struttura gerarchica dei contenuti. I percorsi di navigazione così progettati sono chiari ma rigidi, perché pongono molti vincoli agli utenti che sono limitati nei loro spostamenti, anche se ha il grande vantaggio di facilitare l'orientamento e impedire di perdersi.
L'Information Architect è quindi chiamato a studiare sistemi che siano in grado di coniugare chiarezza e flessibilità, da un lato costruendo percorsi di navigazione e dall'altro studiando il modo per destrutturarli. Successivamente l'Information Architect si occupa di definire il flusso di funzionalità o aree protette attraverso gli "use case di dettaglio". Infine si occupa della realizzazione dei wireframe. Si tratta di schemi che rappresentano l'architettura delle pagine del sito. Esistono due tipologie di wireframe - low o high fidelity - a seconda del livello di dettaglio nella rappresentazione dei contenuti e dell'interfaccia. Nel wireframe dovranno essere presenti tutti gli elementi che compongono l'interfaccia generale e gli elementi specifici di ogni tipologia di pagina (template), quindi titoli, testi e immagini.
Develop
In questa fase l'Information Architect si occupa della definizione di tutti gli elementi di dettaglio che ancora mancano, della verifica e test dei componenti realizzati e della finalizzazione della documentazione di progetto.
Per quanto riguarda il primo aspetto, definizione degli elementi di dettaglio, a questa fase è spesso delegata la realizzazione della mappa del sito che si considera un elemento di dettaglio rispetto al resto del progetto. Per ciò che riguarda i test delle funzionalità occorre specificare che l'Information Architect esegue dei test verificando il corretto funzionamento lato utente. L'attenzione viene rivolta quindi verso la corretta applicazione delle specifiche fornite al team di sviluppo software.
La documentazione di progetto riveste particolare importanza: alcuni documenti sono necessari per comprendere quali sono le modalità e le procedure di aggiornamento del sito mentre la consegna di altri è oggetto di contratto. Occorre quindi completare ed aggiornare tutta la documentazione e la consegna formale corrisponde spesso all'uscita definitiva dell'Information Architect dal progetto.