Si può dire che il grosso dell'utenza Linux sia divisa in non più di dieci distribuzioni, che per opportunità offerte, mezzi di cui dispone chi la sviluppa, community e anche pubblicità che si è saputa fare è riuscita a guadagnarsi un posto di riguardo nel panorama delle distro. Tra di queste non vi è nessuna italiana, e questo dovrebbe a mio avviso far riflettere su quanto alla fine le aziende e le istituzioni italiane credano (o forse meglio abbiano creduto in passato) al software libero. Ci provò nel 2001 Made in Linux, ma per quanto fosse encomiabile il tentativo, i risultati furono piuttosto deludenti.
A distanza di qualche anno ci riprova QiNet, un'azienda torinese, con QiLinux. Da oltre due anni infatti QiLinux è una delle possibili scelte per l'utenza italiana.
Rispetto al 2001 gli obiettivi di una distro italiana possono e devono essere differenti: probabilmente allora quello di cui c'era particolarmente bisogno era una versione di GNU/Linux che fosse user-friendly e che "parlasse" allo stesso tempo italiano. Infatti non sempre era possibile trovare una manualistica aggiornata e tradotta anche nella nostra lingua e questo poteva essere un handicap per un nuovo utente. Questo problema è stato comunque risolto brillantemente dai gruppi di traduttori, dalle distribuzioni più famose, che allegano anche manuali cartacei scritti in italiano e dagli sviluppatori che hanno creato strumenti per rendere programmi e librerie facilmente multilingue.
In questa fase quello che sarebbe bello avere anche in Italia sono certamente dei punti di riferimento per utenti e istituzioni, qualcosa che dimostri quanto anche a livello locale GNU/Linux possa essere una valida scelta. Questo possa ovviamente avvenire solo con il tempo e i sostenitori del software libero si sono mossi fin dall'inizio per incentivare e diffondere quel messaggio di libertà e progresso che c'è dietro. Una distribuzione italiana in questo può dare una mano e la strada segnata da QiLinux fa ben sperare.
Si tratta di una distro che non si basa su nessuna delle preesistenti. È stata quindi costruita "from scratch" e ha come obiettivo quello di fornire una base solida, scalabile e sicura per gli utenti GNU/Linux. Come package manager adotta RPM utilizzando ovviamente i propri pacchetti. Il target della distribuzione per ora è prevalentemente quello desktop per questo una delle priorità è quella di dotare QiLinux di strumenti semplici e potenti. Un occhio di riguardo è stato dato anche al riconoscimento di hardware con il supporto a molti dei modem ADSL e con la scelta di utilizzare i driver ufficiali accelerati per le schede video NVidia e ATI.
Per incentivare l'utilizzo di Linux è nato anche il progetto QiLinux Docet, una distribuzione live studiata particolarmente per le scuole: senza dover installare nulla è possibile provare e utilizzare alcune delle applicazioni libere disponibili sotto GNU/Linux in ambito educativo, divise per categorie e accompagnate da un'interfaccia grafica decisamente piacevole.