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Presentazione di Slackware 9.1

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Dopo appena sei mesi dall'uscita della versione 9.0 Slackware torna in pista con una nuova release, la 9.1. Slackware è certamente una delle distribuzioni più amate, certamente una di quelle che ha dalla sua una foltissima schiera di appassionati. I motivi sono molteplici, primo tra tutti il merito che ha avuto Slackware di essere una delle primissime distribuzioni GNU/Linux. Negli ultimi anni lo sviluppo di Slackware aveva subito dei bruschi colpi ma Patrick Volkerding è riuscito a guidare questa distribuzione consentendo il proseguimento dello sviluppo dando una cadenza regolare alle sue release.

Suo maggiore merito è stato quello di riuscire a rendere Slackware una distribuzione moderna senza per questo snaturarla. Lo stile di Slackware è inconfondibile, ha dalla sua la semplicità unita allo stesso tempo alla stabilità e funzionalità.

Slackware è una distribuzione con installazione testuale, ma questo non deve trarre in inganno l'utente: non si tratta assolutamente di un prodotto vecchio oppure adatto esclusivamente ad utenti esperti. Una caratterisca propria di Slackware è sempre stata quella di garantire ai propri utenti un sistema pulito, ideale per apprendere il funzionamento di una distribuzione GNU/Linux.

Slackware più di ogni altra è una distribuzione nata per essere studiata e analizzata. A questo si aggiunge il fatto che si ha a disposizione una delle distribuzioni più veloci. È costantemente aggiornata, anche per quel che riguarda gli ambienti grafici, e questo la rende certamente una validissima scelta come distribuzione desktop, basta dedicarci il giusto tempo. Mancano infatti purtroppo alcune utility di configurazione ma questo costringe l'utente a dover ricorrere alla documentazione presente, cosa che dà a quest'ultimo un'ottima padronanza della distribuzione.

La versione 9.1 regala agli utenti Slackware una distribuzione con l'ultimissima versione del kernel, la 2.4.22, KDE 3.1.4 (con ovviamente KOffice), GNOME 2.4, XFree86 4.3 (già presente comunque nella release precedente), Abiword 2.0.0 e Gimp 1.2.5.

Tutta la distribuzione è compilata con GCC 3.2.3, compilatore ovviamente presente e utilizzato di default. È possibile comunque scegliere anche GCC 3.3.1. Riguardo l'ambiente di sviluppo fanno la loro comparsa Perl 5.8.0 e Python 2.3.1. Questo assieme alla cura messa per la compilazione dei pacchetti, rendono Slackware un ambiente di sviluppo ideale.

Tra gli strumenti offerti da Slackware troviamo la conferma di hotplug, tool per la gestione di schede hotplug come quelle PCMCIA e CardBus. Troviamo anche la possibilità di usufruire dei programmi come swaret per l'aggiornamento della distribuzione.

Questo del team di Slackware è un buon passo avanti nell'evoluzione della distribuzione. Si tratta più che altro di una release "di aggiornamento" a sei mesi dall'uscita della 9.0 ma che ribadisce comunque l'attualità e la presenza costante di una delle distribuzioni più amate.

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