A distanza di qualche mese dal rilascio di KDE 3.0 e a oltre un anno dalla versione 1.1 ecco arrivare sui nostri desktop KOffice 1.2, la suite per l'ufficio del team di KDE. L'uscita di KDE 3.0 ha segnato un passo in avanti nell'evoluzione e diffusione di sistemi operativi per uso domestico basati su Linux. Come ricorderete, i miglioramenti principali sono dovuti allo sforzo da parte degli sviluppatori di aumentarne l'usabilità e l'accessibilità.
Per molto tempo i programmatori sono stati impegnati nello sviluppo di KDE 3.0 (il cui rilascio è slittato più volte nel tempo), cosa che ha rallentato anche KOffice. Finalmente il 10 Settembre ha visto la luce la nuova versione di questa suite, la 1.2. Le novità sono molte, probabilmente non sconvolgenti, ma che ne aumentano notevolmente l'usabilità e il valore in termini di feature del progetto.
Novità di KOffice
Come KDE 3.0, anche KOffice supporta a pieno i font Unicode e la scrittura bidirezionale, per le lingue che non utilizzano l'alfabeto latino, cosa probabilmente molto apprezzata dai paesi dell'Est. A Konqueror ora viene data la possibilità di fare una preview di un documento (ad esempio di KWord o KPresenter) direttamente dal browser.
È migliorato notevolemente il supporto ai filtri e ai formati riconosciuti: ora è possibile ad esempio esportare un documento in formato PDF. Molti filtri inoltre sono stati corretti ed aggiornati: è il caso del filtro HTML ora basato su KHTML, il motore di rendering di Konqueror. Gli utenti inglesi probabilmente troveranno di enorme utilità la presenza di KThesaurus (disponibile infatti solo in inglese), un nuovo componente per la ricerca di sinonimi che si integra perfettamente con il resto della suite. Un'altra modifica molto gradita è stata una nuova feature che consente il completamento automatico delle parole sulla base di un dizionario presente, che offre una possibilità in più per poter velocizzare la realizzazione del proprio lavoro.
Particolare attenzione è stata rivolta inoltre alle varie componenti per dotarle di un'interfaccia il più possibile di tipo WYSIWYG (What You See Is What You Get) in modo da rendere tutto più intuitivo, organico e facile da modificare.
Vediamo le funzionalità di ogni singolo componente.
Le funzionalità dei componenti
Per quel che riguarda le feature specifiche delle varie componenti segnaliamo in particolare la possibilità per KSpread, il foglio elettronico, di collegarsi direttamente a un database SQL. KWord introduce le note a piè di pagina, una migliore gestione delle tabelle, dei bordi e dei caratteri. Per quel che riguarda KPresenter ora si dà la possibilità all'utente di utilizzare nuovi oggetti e effetti di transizione e inserire suoni nelle proprie presentazioni colmando quello che probabilmente era uno dei maggiori limiti di questo programma.
Con questa release KOffice cerca di ridurre lo svantaggio che ha nei confronti di OpenOffice, mantenendo invariati i suoi punti di forza, quali leggerezza e velocità. Purtroppo la strada da fare è ancora lunga: KOffice può essere considerato certamente una valida alternativa per i piccoli uffici o per ambienti domestici, ma probabilmente c'è ancora da lavorare sugli strumenti da fornire agli utenti (ottima a questo proposito l'idea di aggiungere KThesaurus, peccato che sia disponibile solo in inglese).
Certamente si tratta di una release che va incontro alle esigenze degli utilizzatori (i miglioramenti sono tutti nella direzione giusta, quella dell'usabilità e di un ambiente più professionale). Per chi volesse scaricarlo sono disponibili i pacchetti precompilati per le maggiori distribuzioni (Red Hat esclusa) al sito http://www.koffice.org/install-binaries.phtml