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PhotoPrism: installazione e configurazione su Raspberry Pi

Cataloghiamo automaticamente le nostre immagini tramite l'AI di PhotoPrism installando l'applicazione con Docker e Raspberry Pi
Cataloghiamo automaticamente le nostre immagini tramite l'AI di PhotoPrism installando l'applicazione con Docker e Raspberry Pi
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PhotoPrism è un applicativo open source che consente di catalogare ed organizzare le proprie fotografie tramite un sistema di AI (Artificial Intelligence) integrata. Offre sostanzialmente una funzione di catalogazione automatizzata degli scatti e delle immagini inserite all'interno di un database, rendendo più semplici le ricerche basate sui tag, sulla posizione e anche sul contenuto delle foto. PhotoPrism supporta inoltre il riconoscimento dei volti presenti nelle foto permettendo di ricercare immagini in base alle persone presenti, magari suddividendole anche per data e posizione.

PhotoPrism è inoltre una soluzione privacy-friendly che opera completamente in locale e non condividete dati o contenuti con servizi Cloud o società di terze parti. È possibile realizzare un database privato su un proprio device dove catalogare agilmente la libreria di fotografie e immagini. PhotoPrism è inoltre accessibile da altri dispositivi tramite una pratica Web interface, quindi non è necessario adottare applicazioni native o specifiche per le diverse piattaforme.

Realizzare un server con PhotoPrism è abbastanza semplice, nel tutorial di oggi scopriremo come realizzarne uno sfruttando Raspberry Pi. La potenza di calcolo di questa piccola board ARM low-cost è infatti sufficiente per poter operare con PhotoPrism e accedere alla propria collezione fotografica da qualsiasi dispositivo connesso alla rete locale.

Requisiti hardware

Per realizzare un Web server con PhotoPrism accessibile ai diversi device presenti in una LAN utilizzeremo un Raspberry Pi 4 da 8GB o un Raspberry Pi 5, sempre da 8GB. La catalogazione di grandi quantità di foto richiede una dotazione discreta di risorse hardware, dunque è meglio affidarsi alla versione più potente della board attualmente in commercio. Volendo si potrebbe utilizzare anche una configurazione hardware che includa un supporto SSD invece della classica microSD o di un disco esterno connesso tramite porta USB.

Oltre a Raspberry Pi sono necessari, soprattutto per la prima configurazione, anche tastiera, mouse, tastiera, un cavo ethernet cat 6 e un alimentatore USB-C.

Installazione e configurazione di Raspberry Pi OS

Come sistema operativo ci affideremo a Raspberry Pi OS, ovvero la distribuzione Linux, basata su Debian, di riferimento per la board. La sua configurazione è davvero semplice. Basta sfruttare uno dei tanti imaging tool presenti in rete ed eseguire il flash su di una microSD. In questa guida ci affideremo a Raspberry Pi Imager. Una piccola utilty è davvero semplice da utilizzare.

Dopo aver scaricato il file ISO di Raspberry Pi OS avviamo Raspberry Pi Imager e clicchiamo su "Choose OS" per selezionare il media d'installazione del sistema operativo. Pigiamo su "Choose Storage" per scegliere la microSD (o il disco) da usare ed infine avviamo il processo di flash con il tasto "Write".

Raspberry Pi Imager

L'intero processo durerà qualche minuto. A procedura ultimata rimuoviamo la microSD dal PC ed inseriamola nel Raspberry Pi. Ora siamo pronti per avviare il wizard di configurare del sistema operativo. Per procedere basta connettere la board all'alimentazione (se usiamo un Raspberry Pi 5 basta pigiare il tasto d'accensione) oltre alle periferiche di input/output.

La prima configurazione di Raspberry Pi OS è davvero semplice e può essere svolta in autonomia da tutti, anche dai meno esperti. Dunque non ci dilungheremo ulteriormente su tale aspetto e passeremo direttamente all'installazione di PhotoPrism.

Configurazione di PhotoPrism su Raspberry Pi OS

Raspberry Pi OS

In questa guida andremo ad eseguire PhotoPrism all'interno di un container Docker. Sarà quindi necessario installare Docker e le sue dipendenze in Raspberry Pi OS.

Apriamo l'emulatore di terminale e scriviamo questo comando:

sudo apt install docker-compose wget

Il pacchetto docker-compose contiene le librerie necessarie al funzionamento dei container Docker, mentre wget è un download manager open source molto completo e versatile che ci tornerà comodo per scaricare il file di configurazione .yml del container di PhotoPrism.

Generiamo la directory dove scaricare i file di configurazione del container:

mkdir ~/photoprism

Ed ora spostiamoci all'interno di essa:

cd ~/photoprism

Siamo quindi pronti per sfruttare wget in modo da scaricare il file di configurazione .yml per il Docker di PhotoPrism:

wget https://dl.photoprism.app/docker/arm64/docker-compose.yml

Dobbiamo ora modificare tale file, per farlo utilizzeremo l'editor nano:

nano docker-compose.yml

Iniziamo ad apportare la prima modifica cercando questo parametro:

PHOTOPRISM_ADMIN_PASSWORD:

Si tratta dell'opzione per impostare la password dell'amministratore di PhotoPrism. Per ovvie ragioni di sicurezza non possiamo lasciare impostata quella di default ma dobbiamo modificarla con una a nostra scelta:

PHOTOPRISM_ADMIN_PASSWORD: "LAVOSTRAPASSWORD"

Noi vi consigliamo di impostarne una molto robusta di almeno 10 caratteri, tra cui due caratteri speciali e qualche lettera maiuscola e minuscola.

Ora è possibile aggiungere tutte le directory dove sono posizionate le foto, cosi da non dover caricare ogni singola cartella o file manualmente. Per farlo basta inserire la path sotto la tabella chiamata "volume", ecco un esempio:

- "/mnt/fotodellevacanze/photoprism/fotodellevacanze"

Salviamo le modifica con la combinazione di tasti CTRL+O ed infine usciamo CTRL+X.

Adesso possiamo avviare il container vero e proprio con tale comando:

sudo docker-compose up -d

Il primo avvio potrebbe durare diversi minuti perché Docker andrà a scaricare e configurare il tutto.

Accedere a PhotoPrism dalla web interface

Una volta avviato il container Docker siamo finalmente pronti ad accedere a PhotoPrism tramite la comoda WebUI dell'applicazione. Direttamente dal nostro browser Web preferito.

Prima però dobbiamo scoprire l'indirizzo IP locale del Raspberry Pi. Dunque torniamo nella shell e digitiamo questo semplicissimo comando:

hostname -I

come output dovrebbe essere visualizzata una stringa di numeri simile a questa:

192.168.1.13

Questo è il nostro IP locale assegnato in automatico dal server DHCP. Dunque per accedere a PhotoPrism basta scrivere nella barra degli URL del browser il seguente indirizzo:

http://192.168.1.13:2342/

2342 è il numero della porta su cui è in ascolto il Web server di PhotoPrism mentre 192.168.1.13 è appunto l'IP locale che abbiamo visualizzato in precedenza.

Ora dovreste poter visualizzare la WebUI di PhotoPrism ed il primo wizard di configurazione. L'account di default si chiama "admin" e la password è quella che avete impostato precedentemente tramite l'editor di testo nano.

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