Una delle tecnologie che nei prossimi anni saranno al centro dell'interesse di tutti, grandi e piccole aziende, privati e istituzioni sarà sicuramente quella legata al VoIP, alle comunicazioni che sfruttano la banda larga. In Italia siamo usciti (o forse è meglio dire "stiamo uscendo" o addirittura "usciremo") da una situazione di monopolio per quel che riguarda le comunicazioni e disporre di una tecnologia che aiuta in questo, con enormi benefici per le aziende (che ora possono investire con più facilità nelle telecomunicazioni) e per i consumatori (che ora possono scegliere tra sempre più offerte e con i costi che di conseguenza si riducono).
Attualmente l'offerta di telefonia su Internet più utilizzata viene da Skype, che consente gli utenti di tutto il mondo di comunicare da PC a PC o anche da PC a telefono fisso o mobile con una qualità altissima e con dei costi bassissimi. Fin qui tutto bellissimo: lo svantaggio è però che sia il programma sia il protocollo utilizzato da Skype è chiuso. Tralasciando le motivazioni che hanno portato a questa scelta da parte di Skype, il risultato è che gli utenti, che già stanno adottando in massa questo programma, si stanno affidando a una società che potrebbe diventare lo standard de facto nelle comunicazioni tra PC e telefono e chiudere lo spazio a chiunque voglia mettersi in concorrenza, creando l'ennesimo monopolio. Il problema non è tanto nel codice chiuso di Skype, quanto al suo protocollo utilizzato.
Ci sono già ben due standard riconosciuti per il VoIP, SIP e H.323. Oltre per la libera concorrenza in questo caso la scelta di un protocollo aperto è di estrema importanza anche per i dati che gestisce, le nostre telefonate: sapere come vengono gestiti, il percorso che fa per arrivare a destinazione la nostra voce, non è qualcosa di poco conto. Non è una critica contro Skype, che ovviamente è libera di fare come crede nel rispetto della legge e che ha certamente il merito di aver creduto e di aver dato credibilità al VoIP offrendo una soluzione a basso costo per tutti.
È importante far notare però l'esistenza di OpenWengo, un pratico esempio di come un'azienda possa offrire soluzioni basate su software libero e guadagnandoci esclusivamente sul servizio dato ai propri utenti. Fin dall'inizio la scelta di Wengo è stata quella di adottare la licenza GPL, a maggiore garanzia per i propri utilizzatori. Il protocollo utilizzato è SIP, e consiglio chiunque sia interessato a questa tecnologia di provarlo. È possibile fare telefonate gratuitamente da PC a PC o anche, a pagamento da PC a telefono. Sono supportate anche videoconferenze e cambio di messaggi di testo come un comune instant messaging. I sistemi operativi supportati sono i più usati: Windows, Linux e Mac.