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Ogg Vorbis, l'open source per comprimere la musica

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Avrete probabilmente sentito parlare della campagna contro l'approvazione della legge a favore dei brevetti software che si combatte da qualche anno in Europa. Il problema è che i brevetti, nati per tutelare lo sviluppo e l'innovazione, troppo spesso ormai vengono utilizzati come armi da utilizzare per rafforzare un monopolio oppure per scoraggiare la concorrenza.

Il Free Software è nato con l'obiettivo di dare agli utenti maggiori libertà, consentendo a tutti di poter condividere e beneficiare delle scoperte tecnologiche (o almeno quelle che riguardano il software) tutelandoli nel loro uso. Cosa succederebbe infatti se una tecnologia non libera e "protetta" da brevetto cambiasse la sua politica nei confronti dei propri utenti? Facciamo un esempio pratico: prendiamo in esame una società, come ad esempio la Fraunhofer Gesellschaft o la Thomson Multimedia, detentrici dei diritti e del brevetto per un prodotto (anche se in questo caso è più opportuno parlare di tecnologia) che è ormai diventato lo standard de facto (rasentando il monopolio), come l'MP3.

Cosa succederebbe se un giorno decidessero di far pagare dei diritti anche solo per l'ascolto di un MP3 o per l'utilizzo dei codec anche nei programmi gratuiti? A dire il vero quello che avete appena letto non è poi così distante dalla realtà. Lo scorso 27 Agosto un articolo su Slashdot ha suscitato un vespaio sulla presunta rimozione della clausola che consentiva ai player software gratuiti per uso "casalingo" di poter utilizzare il codec MP3 senza dover pagare una royalty ("No license fee is expected for desktop software mp3 decoders/players that are distributed free-of-charge via the Internet for personal use of end-users").

Di conseguenza sia Red Hat che SUN hanno tolto i codec MP3 dalle versioni di sviluppo dei loro prodotti. È dello stesso giorno la risposta di Emmet Plant, CEO della fondazione Xiphophorus, il cui fiore all'occhiello è Ogg Vorbis, l'alternativa libera (nel codice e da brevetti) a MP3. Nella lettera, fortemente ironica, Plant ringrazia la Thomson Multimedia per la grande pubblicità che Ogg Vorbis ha ricevuto dopo il presunto cambiamento di licenza, che di fatto incoraggia milioni di utenti a provare lo standard per la compressione audio della Xiphophorus.

La lettera ha contribuito ovviamente ad aumentare le polemiche, e ha consentito di focalizzare ulteriormente l'attenzione su Ogg Vorbis. Due giorni dopo, un comunicato da parte di Dave Arlan, portavoce USA di Thomson Multimedia, pubblicato su NewsForge.com fa chiarezza sul futuro di MP3 spiegando che la politica riguardo il pagamento delle royalty non è cambiata, e chiunque può continuare a utilizzare il proprio player gratuito per ascoltare degli MP3. A sua volta il comunicato accusa la Xiphophorus di aver strumentalizzato la cosa per farsi della pubblicità gratuita.

Un ripensamento alla luce della reazione di milioni di utenti pronti a sostenere il nuovo formato oppure una manovra orchestrata da Xiphophorus che ha sfruttato una svista per ricevere pubblicità gratuita (con la speranza di avere più utenti e magari dei finanziatori pronti a sponsorizzare l'alternativa a MP3)? Chi può dirlo... È certo comunque che Ogg Vorbis ne abbia tratto vantaggio anche se sinceramente non credo che sia stato un piano premeditato. Effettivamente Thomson ha eliminato la clausola che salvaguardava i player gratuiti, clausola che non è stata più reinserita, neanche dopo tutte queste polemiche.

Ma allora, cosa è e come si usa Ogg Vorbis?

Ma cosa è Ogg Vorbis?

Ogg Vorbis è uno dei progetti che la Xiphophorus ha abbracciato (tra gli altri vi sono anche CDParanoia, un ripper di tracce audio e Icecast, un sistema client/server per lo streaming audio, molto simile a Shoutcast della Nullsoft). Lo sviluppo, iniziato nel 1998 da Christopher Montgomery, allora studente all'MIT, ha portato all'uscita, lo scorso 19 Luglio, della versione 1.0 di questo sistema per l'encoding e streaming di contenuti audio.

Vorbis non teme confronti con MP3: supporta bitrate variabili e costanti da 64 a 500 kbps per audio stereo e da 32 a 256 kbps per audio mono (con la possibilità di includere anche più di due canali) e inclusione di testo informativo come i tag ID3. In più è software totalmente libero (scritto in parte sotto licenza di tipo BSD e in parte LGPL) e non è "tutelato" da nessun brevetto. Inoltre sembra essere il codec (sono stati presi in esame tutti i più diffusi sistemi di compressione audio MP3 e WMA inclusi) che a parità di dimensioni offra la migliore qualità (a parità di qualità i file .ogg "pesano" in media il 10% in meno rispetto al concorrente MP3).

Uno degli svantaggi di Ogg Vorbis è la mancanza di dispositivi hardware che supportino questo standard di compressione. L'uscita di Tremor, un player compatibile con i processori che non supportano i calcoli in virgola mobile, agevolerà molto la sua diffusione sui sistemi embedded, dove queste CPU sono largamente presenti.

Download

Per chi volesse "toccare con mano" la qualità di questo formato audio può scaricare librerie e player dal sito http://www.vorbis.com/download_unix.psp. È molto probabile che Ogg Vorbis sia già stato inserito nella vostra distribuzione Linux.

È consigliabile comunque avere l'ultima versione disponibile (al momento della scrittura di questo articolo si tratta della 1.0). In particolare scarichiamo le librerie (sul sito sono disponibili i file RPM, mentre per gli utenti Debian Ogg Vorbis è inserito nella versione stable, quindi potete installare i file direttamente con un apt-get install pacchetto): libao (libao2 per Debian), libogg (libogg0 per Debian), libvorbis (libvorbis0 per Debian), libcurl (scaricabile a http://curl.haxx.se/download.html e comunque presente in Debian con il nome libcurl2) e vorbistools (vorbis-tools per Debian). Se intendete compilare programmi che richiedono il supporto a Ogg Vorbis è conveniente anche scaricare e installare la versione devel.

Installazione e utilizzo

Una volta scaricati tutti i file necessari in una apposita directory installiamoli con:

lnxbox1:~# rpm -Uvh *.rpm

Fare l'encoding di un file audio con Ogg Vorbis è molto semplice. Dopo aver fatto l'estrazione della traccia audio da un CD (o comunque dopo aver creato un file wave) useremo il programma oggenc per "trasformarlo" in un .ogg. La sintassi di oggenc è del tipo:

lnxbox1:~# oggenc [opzioni] file.wav

Le opzioni che probabilmente troverete di maggiore utilità sono (rimando alla pagina di man per un elenco completo):

  • -b bitrate (in kbps). È possibile indicare il bitrate costante con il quale vorrete "encodare" il vostro Ogg. Ad esempio se volete un bitrate di 160 kbps potrete usare un comando del tipo: oggenc -b 160 file.wav
  • -q qualità. Al posto dell'opzione -b potete usare -q qualità (espressa con un numero da 0 a 10). In questo modo avrete una scala con delle opzioni predefinite che vi permetteranno di scegliere la qualità da voi desiderata (di default viene messo 3, che corrisponde a un bitrate di circa 110 kbps, mentre 0 equivale a 64 kbps e 10 a 400 kbps).
  • -o filename.ogg Specifica il nome per il file che verrà restituito in output.
  • -t "titolo della canzone". Con l'opzione -t è possibile specificare il titolo della traccia audio da inserire nelle informazioni aggiuntive che, come per gli ID3 tags di MP3, è possibile inserire.
  • -a "Nome dell' Artista". Come per l'opzione -t con -a potrete inserire il nome dell'artista.
  • -l "Nome dell'Album". Con questa opzione potrete specificare il nome dell'album.
  • -N numero. Qui potrete inserire il numero della traccia.
  • -G "Genere". Per specificare il genere musicale.
  • -c "Commento". Per inserire un commento sulla traccia.
  • -d "Data". Con questa opzione potrete indicare la data di registrazione della canzone.

Ad esempio per fare l'encoding a 160 kbps del file canzone.wav dal titolo "Mia Canzone", che ha come autore "HTML.it" e come nome dell'album "Tutorial per Ogg Vorbis" la sintassi sarà:

lnxbox1:~# oggenc -b 160 -t "Mia Canzone" -a "HTML.it" -l "Tutorial per Ogg Vorbis" canzone.wav

In output verrà restituito un file chiamato canzone.ogg.

Per l'input è possibile anche utilizzare i wildcards per specificare più file.Riproduzione del filePer riprodurre un file .ogg invece è possibile utilizzare ogg123, un player molto simile come opzioni a mpg123. Anche qui la sintassi è del tipo:

lnxbox1:~# ogg123 [opzioni] file.ogg

Tra le opzioni che potrete trovare di maggiore utilità sono da segnalare:

  • -v Per aumentare la quantità di informazioni visualizzate
  • -z Per riprodurre le tracce in modo casuale.
  • -d device Con questa opzione è possibile specificare il device con il quale far riprodurre il file (ad esempio wav per creare un file wave, alsa per i driver alsa, oss per gli OSS, o esd per utilizzare l'Enlightened Sound Daemon, au per i file .au o raw per i file raw)
  • -f filename Con questa potrete specificare il nome del file. Questa opzione è strettamente correlata con la precedente.

Ad esempio per creare a partire da un file .ogg (chiamato canzone.ogg) un file wave dal nome "nuovacanzone.wav" useremo:

lnxbox1:~# ogg123 -d wav -f nuovacanzone.wav canzone.ogg

Mentre per riprodurre tutti i file .ogg presenti nella directory corrente basterà un:

lnxbox1:~# ogg123 *.ogg

Ovviamente ci anche molti altri programmi per la riproduzioni di file Ogg Vorbis, testuali (come ad esempio mp3blaster a partire dalla versione 3.0pre8) o grafici (come il classico XMMS). Detto questo non mi rimane altro che augurarvi: Buon Ascolto!

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