Tra gli Instant Messenger uno di quelli più diffusi è certamente Msn Messenger, sviluppato da Microsoft. Come praticamente per tutto il software creato dalla casa di Redmond non esiste una versione ufficiale per Linux. Vi sono tuttavia diversi progetti per il nostro sistema operativo che hanno lo scopo di rendere disponibile agli utenti di questo OS l'accesso alle reti Msn. In particolare uno di quelli più diffusi è GAIM, che però non supporta a pieno le potenzialità offerte da questo protocollo.
Oggi vi parleremo invece di Mercury, un client multipiattaforma in grado di dare agli utenti Linux pieno accesso alle reti Msn. È un client basato su Java e questo ha certamente facilitato la portabilità: Mercury è infatti disponibile oltre che per Linux anche per Windows e Mac OS X. Fin qui nulla di nuovo rispetto a Gaim, anche questo multipiattaforma.
Le differenze però si percepiscono fin dal primo avvio: l'interfaccia infatti è completamente differente e richiama molto il client ufficiale Microsoft. Gli obbiettivi dei due client infatti sono differenti: mentre lo scopo di Gaim è quello di fornire un unico client in grado di supportare diversi protocolli ai quali dare un'interfaccia unificata, quello di Mercury è di creare un clone per Msn. E ci riesce piuttosto bene. Infatti oltre alla quasi ovvia visualizzazione di avatar, emoticons, sono state riprodotte tutte quelle funzionalità come possibilità di aggiungere emoticons, associarle a del testo, utilizzare dei giochi presenti, iniziare sessioni di videoconferenza sfruttando una webcam e un microfono. Queste inoltre possono essere salvate su disco come un normale filmato per poter essere in seguito riviste.
È possibile anche avviare una conversazione in conferenza con oltre dodici persone, superando un limite dello stesso Msn. Inoltre la possibilità di espanderne le potenzialità per mezzo di plugin o di cambiarne totalmente l'aspetto per mezzo di skin e temi ne aumenta di certo il valore.
A mio parere uno dei problemi maggiori di Mercury è dato dalle scelte prese per lo sviluppo: gli indubbi vantaggi relativi alla portabilita dati da Java si compensano con la grande richiesta di risorse e la relativa lentezza dell'applicazione. Da questo punto di vista la scelta di avere un client che funzioni sia su Windows che su Unix non paga: penso che sarebbe stato più utile sviluppare un'interfaccia e un motore nativi per un particolare sistema operativo, concentrandosi sulle performance.
Potete scaricare Mercury oppure avere un quadro completo delle caratteristiche offerte da questo programma andando sul sito ufficiale. Lì potrete anche trovare una serie di pacchetti precompilati per le distribuzioni più comuni.