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Mandriva Spring 2010.1: cosa ci aspetta

Da un nuovo installer ad una nuova gestione e più approfondita ridefinizione degli strumenti di sicurezza. Ecco nel novità della prossima Mandriva
Da un nuovo installer ad una nuova gestione e più approfondita ridefinizione degli strumenti di sicurezza. Ecco nel novità della prossima Mandriva
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Nonostante le numerose voci delle settimane scorse, riguardanti una possibile cessione di Mandriva (la società che sviluppa l'omonima distribuzione GNU/Linux) a causa di una situazione economica non propria florida, il percorso previsto per la nuova versione del sistema operativo non ha subito intoppi, e a breve sarà rilasciata la versione finale di Mandriva Spring 2010.1. Attualmente, lo sviluppo è arrivato alla seconda Release Candidate, e l'annuncio del rilascio finale è atteso per i prossimi giorni. Le principali novità di questa edizione della distribuzione sono però già disponibili nella RC2, ed in questo articolo andremo ad analizzarle nel dettaglio.

Sistema

Come da tradizione, iniziamo dall'installer del sistema operativo: graficamente molto simile a quello della precedente versione di Mandriva, introduce un migliore supporto ai file system crittati, per garantire una maggiore sicurezza e riservatezza dei dati. Per utilizzare un file system crittato è sufficiente spuntare l'apposita casella presente durante la fase di creazione delle partizioni. L'unica eccezione è data dalla partizione /boot, che chiaramente non può essere crittata per problemi di compatibilità con altri sistemi operativi.

Oltre metodo classico, in Mandriva 2010.1 fa il suo ingresso un metodo alternativo di installazione, che può rivelarsi molto utile in diverse circostanze: si tratta di KA, ed è uno strumento in grado di installare Mandriva a partire da un computer sul quale è già installato tale sistema operativo, creandone dunque una copia effettiva, e andando ad adattare le varie configurazioni, come ad esempio il file modprobe.conf, al nuovo hardware sul quale verrà copiato il sistema. Questo strumento è molto comodo nel caso in cui si necessiti di cambiare computer senza voler reinstallare tutte le applicazioni e configurare tutti i parametri del sistema operativo: a fare tutto ciò, in maniera completamente automatica, ci penserà KA. C'è da tenere in conto, però, che si tratta di uno strumento ancora in fase di evoluzione, e dunque potrebbero sorgere ancora alcuni problemi durante il suo utilizzo.

Figura 1: L'installer di Mandriva
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L'installer di Mandriva

Mandriva Directory Server

In Mandriva 2010.1 è migliorata anche la gestione degli utenti guest:

Figura 2: Il centro di sicurezza
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Figura 2: Il centro di sicurezza

Drakguard, l'utility dedicata al controllo della sicurezza, Mandriva Security Settings

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Kernel e driver video

Il Kernel Linux disponibile nella versione RC2 di Mandriva 2010.1 è il 2.6.33.4, e nella versione finale gli sviluppatori dovrebbero restare nel ramo 2.6.33.x, e dunque a meno di particolari cambiamenti non vedremo l'utilizzo del 2.6.34.x. Il Kernel di Mandriva include anche alcune importanti novità, tra cui l'inclusione di DRDB, strumento per la gestione dei blocchi dei dispositivi di archiviazione, l'introduzione di Compcache, driver in grado di comprimere i file residenti in memoria per mettere a disposizione una quantità maggiore di spazio, ed un migliore supporto hardware, soprattutto per quanto concerne la gestione delle schede di rete Wireless.

Sempre in merito alla gestione hardware, vi sono alcuni cambiamenti nel settore dei driver video: i Nouveau sono ora i driver predefiniti per le schede Nvidia, e rimpiazzano dunque i classici driver nv; in questo modo è possibile godere di maggiori funzionalità, tra cui il Kernel Mode Settings, ormai uno standard in quasi tutte le distribuzioni, o l'accelerazione grafica 2D. L'accelerazione 3D è invece disponibile ora anche con i driver aperti ATi utilizzando le schede basate sui chipset R600 e R700, grazie a Mesa 7.8. I driver per schede video Intel sono in versione 2.1.1.0, mentre il server grafico X.org è disponibile in versione 7.5.

Ambienti desktop

Gli ambienti desktop sono un aspetto molto importante di una distribuzione come Mandriva, mirata alla semplicità e dunque a fornire ai propri utenti strumenti grafici per semplificare le operazioni. I due desktop disponibili in Mandriva Spring 2010.1 sono i classici KDE e GNOME, ed ognuno presenta novità che ne ampliano le funzionalità.

Figura 3: Il nuovo desktop di Mandriva Spring 2010.1
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Figura 3: Il nuovo desktop di Mandriva Spring 2010.1

GNOME 2.30

Passando a KDE 4.4.3

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Applicazioni

L'intero comparto software di Mandriva ha subito un notevole lavoro di aggiornamento, grazie al quale il team di sviluppo è riuscito a fornire ai propri utenti le ultime versioni disponibili delle varie applicazioni. Il browser Firefox è stato aggiornato alla versione 3.6.3, così da offrire maggiore stabilità e le nuove funzionalità introdotte in questa edizione, come i temi Persona ed una migliore gestione dei plugin. All'interno dei repository ufficiali è disponibile anche Google Chrome, utile a chi non gradisca il browser di casa Mozilla.

Figura 4: I nuovi software di Mandriva Spring 2010.1
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Figura 4: I nuovi software di Mandriva Spring 2010.1

Per l'ufficio, OpenOffice.org

Quelle elencate fin'ora sono ovviamente solo alcune delle applicazioni disponibili in Mandriva 2010.1: il parco software messo a disposizione è come al solito molto vasto, e numerosi software sono installabili tramite i repository ufficiali, costantemente aggiornati dal team di sviluppo.

Nel complesso, possiamo dire che il lavoro svolto fin'ora ha portato ad ottimi risultati. Mandriva Spring 2010.1 segue la scia delle precedenti edizioni della distribuzione, e dunque risulta essere come al solito semplice da utilizzare, affidabile e aggiornata. La versione finale non dovrebbe stravolgere quelle che sono le caratteristiche descritte in precedenza, ma dovrebbe essere incentrato per lo più sulla correzione di bug e malfunzionamenti riscontrati.

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