Mandriva Linux, distribuzione che da sempre si è contraddistinta per la sua semplicità di utilizzo, ha arricchito il suo bagaglio con il rilascio di una nuova versione: attraverso le pagine del blog ufficiale, infatti, gli sviluppatori hanno annunciato l'arrivo di Mandriva 2009. Ricca di nuove caratteristiche e dotata di strumenti molto interessanti, porta con sè una ventata di aria nuova per la distribuzione. Vediamo insieme quali sono le principali novità.
Installazione
Le prime novità sono visualizzabili sin dal processo di installazione della distribuzione: l'installer DrakX, infatti, è stato interamente ridisegnato, risultando adesso molto più intuitivo e semplice da utilizzare, oltre che graficamente più accattivante. Attraverso pochi e chiari passaggi è possibile lanciare subito l'installazione, e dopo pochi minuti il sistema operativo è pronto ad essere avviato.
Le versioni disponibili di Mandriva 2009 sono due: la versione One, con al suo interno un numero maggiore di pacchetti, e la versione Free, più leggera ma altrettanto funzionante. Al termine dell'installazione della versione One, inoltre, è possibile scegliere se eliminare o meno alcuni componenti, quali driver per periferiche hardware o localizzazioni della distribuzione in lingue non utilizzate, per alleggerire il peso del sistema operativo.
Ambienti Desktop
Anche il comparto degli ambienti desktop di Mandriva ha subito una rinfrescata: sia KDE che GNOME, infatti, sono stati aggiornati alle più recenti versioni stabili, con tutti i nuovi strumenti e le nuove caratteristiche di cui godono.
KDE, in versione 4.1.2, è l'ambiente desktop predefinito. Mandriva 2009 permette di utilizzare tutte le applicazioni che hanno rivoluzionato tale ambiente dalla versione 4, ottimizzate per funzionare al meglio con questa distribuzione. Chi preferisce utilizzare ancora il ramo 3 di KDE, inoltre, può trovare i pacchetti della versione 3.5 all'interno dei repository /contrib
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Anche se utilizzato come ambiente alternativo, gli amanti di GNOME non hanno di che lamentarsi: Mandriva 2009, infatti, include la release 2.24 del desktop environment basato sulle librerie GTK, ultima arrivata in ordine di tempo e che include alcune interessanti novità, tra cui la navigazione a schede in Nautilus, un ottimo supporto all'utilizzo di più monitor e alcuni nuovi strumenti da inserire nel pannello di GNOME.
Chi preferisce un ambiente desktop leggero e pulito, poi, può trovare in LXDE una valida soluzione: adatto soprattutto a computer non particolarmente performanti, permette un utilizzo del desktop veloce e semplice, grazie ad un'interfaccia grafica intuitiva e una leggerezza non paragonabile a quella dei due ambienti desktop precedentemente citati.
Applicazioni
Non poteva certamente mancare un aggiornamento alle applicazioni contenute all'interno di Mandriva 2009: si va da Firefox 3.0.3 a OpenOffice.org 3.0, rilasciato proprio in questi giorni, da VirtualBox 2.0.2 a Compiz-Fusion 0.7.8, grazie al quale è possibile ottenere effetti grafici degni di nota; le applicazioni aggiornate, ovviamente, non sono solo queste, ed è disponibile un elenco dettagliato di tutti i software contenuti nelle differenti edizioni di Mandriva 2009.
Per garantire un utilizzo sicuro della distribuzione da parte dei minori, inoltre, sono stati introdotti nuovi strumenti al sistema di controllo, drakguard, che ora include un sistema di restrizione a tempo. Tra le altre novità interessanti, inoltre, vanno segnalati un nuovo e migliorato software per la gestione delle connessioni e della rete, un sistema automatico per la gestione dei repository, e la possibilità di utilizzare i Google Gadgets sul proprio desktop.
I ritocchi hanno coinvolto anche il Centro di Controllo della distribuzione, ridisegnato sullo stile del nuovo installer ed ora sicuramente più intuitivo e meglio organizzato.
Kernel e driver
Anche il Kernel su cui è basata Mandriva 2009 è stato aggiornato all'ultima release disponibile, la 2.6.27, ricca di novità: in primis, va segnalato un notevole miglioramento al supporto delle schede Wireless, soprattutto quelle basate su chipset Atheros e Realtek, che da ora sembrano funzionare in maniera egregia. Anche l'integrazione di schede audio basate sui codec HDA ha subito un processo di miglioramento, grazie ai driver snd-hda-intel.
Un importante cambiamento riguarda anche il settore dei notebook: dalla versione 2009, infatti, Mandriva non include più un Kernel dedicato a questo tipo di macchine, ma propone un'unica soluzione comune per laptop e desktop, in grado di garantire ottime prestazioni anche su notebook e di migliorare quelle già ottime in ambito desktop.
I principali aggiornamenti relativi ai driver provengono dal settore delle schede grafiche. Da questa release, infatti, Mandriva supporta perfettamente tutte le schede video di casa nVidia, e grazie ai driver proprietari è possibile utilizzare l'accelerazione 3D. Non è da meno il supporto alle schede ATi, con l'introduzione dei driver Catalyst 8.8 e fglrx 8.522, ed Intel, i cui driver sono giunti alla versione 2.4.2.
In definitiva, Mandriva 2009 risulta ancora una volta una delle migliori distribuzioni Linux in circolazione: grazie alla sua semplicità d'uso, dovuta al lavoro del team di sviluppo per la realizzazione di interfacce grafiche intuitive e chiare, e all'introduzione di strumenti che semplificano numerose operazioni, è caldamente consigliata a chiunque non abbia particolare confidenza col mondo del pinguino e voglia avvicinarsi per la prima volta.
Le immagini ISO ufficiali della distribuzione sono disponibili per il download attraverso i mirror del progetto, che mettono a disposizione tutte le differenti edizioni di Mandriva 2009. Per collaborare alla diffusione di tali file, inoltre, è possibile utilizzare BitTorrent per effettuare il download.