Da poco più di un mese Novell ha messo a disposizione del mondo Linux la nuova distribuzione openSUSE 12.1, insieme ad una ventata di novità molto interessanti. Non si tratta solo degli aggiornamenti “di routine" (che comunque non sono mancati), ma anche di una serie di software e tecnologie nuove e all’avanguardia, mai viste nelle versioni precedenti.
Dopo averla provata per un po', in questo articolo vedremo alcune delle più interessanti novità relative a questo sistema operativo. Utilizzeremo la versione di openSUSE 12.1 basata sul desktop environment KDE. Per chi volesse scaricare e provare direttamente la distribuzione, tutte le versioni ufficiali sono disponibili sul sito ufficiale.
Avvio, Kernel e File System
Già dall'avvio notiamo l'introduzione di GRUB 2 come boot loader di default, che aggiunge ad openSUSE tutte le innovazioni di cui già gode la gran parte delle distribuzioni Linux più conosciute. Insieme a GRUB 2, va aggiunta un'altra importante novità, che riguarda l'introduzione di systemd, il demone che rimpiazza init per l'avvio del sistema operativo, velocizzandolo ed ottimizzandolo. Entrambe le due soluzioni, inoltre, consentono ad openSUSE di supportare l'ennesima nuova tecnologia, di cui si è molto sentito parlare ultimamente: il nuovo file system Btrfs (B-Tree File System). Sebbene non è ancora stato introdotto come file system di default, Btrfs vanta il supporto di un team fortemente preparato e con grande esperienza.
Figura 1: L'installazione di openSUSE 12.1 consente di utilizzare il file system Btrfs
(clic per ingrandire)
Infine, a supplemento di Btrfs, anche openSUSE è distribuito con il kernel Linux 3.1, di cui si è molto parlato. Una nota che va, tuttavia, sottolineata, è che questa “accoppiata” è finalizzata ad un significativo incremento delle prestazioni. Tutte queste tecnologie, fuse insieme, consentono caratteristiche fondamentali e molto attuali, come il supporto alle architetture ARM (sempre più indispensabile, data l'estrema espansione del settore mobile) o l'ottimizzazione dell'interfacciamento con i dischi fissi di ultima generazione (soprattutto quelli a stato solido).
Ambiente Desktop
Novità di grande rilievo riguardano l'introduzione, su openSUSE, delle nuove versioni dei due maggiori desktop environment del mondo Linux: GNOME 3.2 e KDE 4.7. Per quanto riguarda il primo, si tratta dell'approdo ufficiale di GNOME 3 anche su openSUSE, che nel precedente rilascio usciva con la versione 2.32. Interessanti anche i miglioramenti aggiunti dal team a GNOME Shell, l'interfaccia innovativa che fonde le necessità degli ambienti desktop a quelle dei netbook e (perché no) dei tablet. Per citarne alcuni, consideriamo l'altezza di barre e pulsanti, che è stata ridotta per sopperire alle necessità di maggiore spazio sul desktop, l'integrazione con i software di messaggistica, e l'aggiunta agli strumenti di sistema della gestione dei colori.
Relativamente a KDE, “openSUSE 12.1 viene distribuita con gli spazi di lavoro di Plasma per KDE 4.7 ed è la prima tra le principali distribuzioni Linux ad essere presentata con il nuovo binomio KolorManager + Oyranos Color Management Service" (fonte: it.opensuse.org). Questo consente a KDE di portare la gestione dei colori su tutte le applicazioni, “assicurando l'uniformità di grafica e video tra dispositivi di input ed output, come per esempio gli schermi". Inoltre, gli spazi di lavoro di Plasma aumentano l'integrazione dei software GTK/GNOME, grazie alla possibilità di portare lo stile Oxygen su GTK.
Il gestore delle finestre KWin possiede un nuovo supporto per le ombre, che consente una migliore resa grafica in contesti come quelli desktop. Viene data anche la possibilità di disabilitare automaticamente il compositing delle finestre su richiesta di applicazioni grafiche pesanti, al fine di aumentare le prestazioni e diminuire lo spreco di memoria RAM.
Viene, inoltre, introdotto un nuovo supporto di KDM (il software che gestisce il login degli utenti) a GRUB 2, che consente di stabilire all'utente quale sistema operativo avviare dopo il riavvio. È interessante notare che, stando a quanto dichiarato dal team di sviluppo, questo rilascio ha corretto circa 12.000 bug.
In aggiunta a quanto detto, va sottolineata la possibilità di adottare Plasma Active, interfaccia utente pensata per i tablet e basata su KDE e sulle librerie Qt.
Da non dimenticare, infine, che openSUSE 12.1 è disponibile anche con altri ambienti desktop; in particolare, si tratta di XFCE 4.8, che gode di alcuni perfezionamenti ed integrazioni, ed è accoppiato al gestore di schermo LightDM, ed LXDE 0.5, che invece non presenta grosse novità rispetto a quanto visto nelle precedenti versioni.
Applicazioni
Il numero di applicazioni disponibili è molto elevato, e openSUSE 12.1 presenta una vasta quantità di novità a riguardo. Citiamo soltanto alcuni software più significativi, senza dimenticare che ogni utente ha la possibilità di personalizzare a proprio piacimento la distribuzione, con l'imbarazzo di dover scegliere tra tantissime alternative.
Per quanto riguarda le applicazioni per internet, è innanzitutto più che rilevante il numero di opzioni relative ai browser: oltre a Firefox (dalla versione 4.0 di openSUSE 11.4 si è passati alla 7.0, sono disponibili anche Chromium 17, Opera 11.52, Rekonq 0.8 e (per chi usa GNOME) Epiphany. Tutti i dettagli sui browser sono disponibili nell'apposita sezione delle note di rilascio ufficiali.
Sempre relativamente ad internet, da segnalare Evolution 3.2.1, client di posta ben noto ai fruitori di Linux, con moltissime integrazioni a GNOME 3 e la possibilità di sfruttare il plugin Exchange Connector compatibile con Microsoft Exchange 2007 e 2010. Ma non va sottovalutata l'opzione Thunderbird 7.0.1: più di 309 modifiche che migliorano prestazioni e velocità, più la vastissima gamma di componenti aggiuntivi che Mozilla mette a disposizione dei suoi utenti. Per KDE, è sempre presente KMail.
Per l'ufficio, oltre all'immancabile LibreOffice 3.4.3, ben nota a tutto il mondo Linux, segnaliamo Scribus 1.4, applicazione open source per le pubblicazioni desktop e l'impaginazione, in grado di fornire strumenti professionali quali la separazione dei colori, la gestione dei profili di stampa e il supporto per generare PDF. Infine, ma non in ordine di importante, viene introdotta anche la suite Calligra (seppure in versione Beta), che presto rimpiazzerà Koffice. Si tratterà dell'alternativa principale a LibreOffice, soprattutto per gli utenti KDE, e fornisce tutti gli strumenti essenziali di una office suite completa.
Relativamente alle applicazioni multimediali, segnaliamo i numerosi aggiornamenti di Banshee 2.2, Amarok 2.4.3 e Clementine 0.7.3 per la riproduzione audio e video e le migliorie relative ai software di grafica DigiKam 2.2, F-spot, GIMP, Shotwell e le due applicazioni di Calligra, Krita (grafica bitmap) e Karbon (grafica vettoriale).
Per gli editor audio/video e la modellazione 3D, da segnalare PiTiVi, Audacity (la nuova versione è molto più di stabile di quanto visto in precedenza) OpenShot e Blender 2.59.
Un'ultima categoria, che ormai acquista sempre più importanza, è quella che riguarda il cloud computing. Oltre a SUSE Studio , già visto nelle versioni precedenti, ed in grado di creare la propria personalizzazione di openSUSE per poi esportarla su cloud, è interessante citare il supporto ad ownCloud 2 (ancora posto in un repository separato, ma in previsione di fornirlo in versione aggiornata sui repository ufficiali). Si tratta di un'applicazione di memorizzazione basata sul web, che fornisce servizi di condivisione file, sincronizzazione, gestione di contatti e calendari e molto altro, offrendo comunque le adeguate garanzie per la privacy.
Conclusioni
In generale, openSUSE 12.1 è una distribuzione molto interessante, da provare, ed in grado di soddisfare qualsiasi esigenza. Si tratta, infatti, di un sistema altamente personalizzabile, restando comunque molto stabile ed affidabile. L'esperienza desktop di KDE e GNOME 3, inoltre, offre un'accattivante alternativa ai sistemi operativi commerciali, e rende questa distribuzione all'altezza di qualsiasi altro concorrente, con applicazioni che possono sostituire, senza perdite, applicativi di elevato valore commerciale.