Capita spesso di navigare siti con contenuti informativi di estremo interesse, ma che risentono dell’evoluzione non controllata del progetto. In particolare, noto spesso che a pagine si aggiungono altre pagine senza un albero strutturato dei contenuti che consenta l’identificazione delle strade da percorrere e del punto in cui ci si trova.
L’albero del sito
Con albero del sito si fa riferimento alla struttura delle sezioni ed ai livelli che dalla home scendono verso gli estremi terminali. Si tratta, normalmente, del primo disegno del sito. Individua le sezioni indispensabili, le parti interne di ogni sezione, le funzioni attive (ove presenti), le aree interattive, le zone informative.
In molti progetti è l’unico documento presente, studio grafico a parte. Dove presente un albero dei contenuti, quello del sito è quasi sempre preparato prima e serve poi da guida alla realizzazione dei contenuti.
L’albero dei contenuti
Se presente, è un documento che descrive il tema del sito in generale per passare per vari livelli di approfondimento a tutti gli argomenti trattati. Prevede uno schema top-down degli argomenti da pubblicare, senza alcun collegamento con il disegno del sito. Il suo scopo è chiarire quali informazioni dovranno trovare posto nel sito, con quali livelli di approfondimento e con quali percorsi logici.
Disegno dei due alberi
È importante che i due schemi siano preparati parallelamente, senza influenzarsi uno con l’altro. Avendo scopi diversi, infatti, la reciproca influenza nella fase progettuale può portare a malformazioni in uno di essi.
Tipica è la situazione che prevede la realizzazione dell’albero del sito ed il successivo incasellamento in esso dei contenuti. Ciò provoca spesso una necessità di adattamento del testo al layout generale, che rende difficoltosa la fruizione del contenuto. Dovendo scegliere per un iter step by step, sarebbe preferibile, invece, preparare prima l’albero dei contenuti e poi quello del sito. Ciò garantirebbe che la struttura estetica e funzionale risulti idonea a contenere in modo adeguato il contenuto che vogliamo pubblicare.
La realizzazione parallela, invece, presenta il vantaggio di consentire un confronto tra due idee che nel caso riescano a convergere produrranno un sito piacevole ed al tempo stesso ben strutturato per la fruizione del contenuto.
Fusione dei due alberi
Realizzati separatamente i due alberi, occorre confrontarli e capire se vi è la possibilità di sovrapporli in modo che il sito possa “contenere il contenuto".
Si verificano, solitamente, zone di contenuto che non hanno corrispondente nel sito o parti di sito che non si sa con cosa riempire. Lungi dall’interpretare negativamente ciò, si tratta di rifinire i due disegni per arrivare all’accoppiamento perfetto dei due schemi. L’intervento è normalmente effettuato mediante aggiunta di parti ad ognuno dei due schemi o eliminazione di parti complessivamente ritenute inutili. Nel seguito, i due principali schemi di contenuti.
Struttura gerarchica dei contenuti
La struttura gerarchica prevede un albero rovesciato che partendo dall’apice descrive in generale le informazioni e passa ai livelli sempre più dettagliati. Un esempio:
Sito aziendale: informazioni generali
- L’azienda
- Storia
- Fondazione
- Prima generazione
- Seconda generazione
- Azionariato
- Soci fondatori
- Associati
- Partner
- Dislocazione
- Sedi italiane
- All’estero
- Comunicazioni
- Storia
- I servizi
- Formazione
- Assistenza
- Manutenzione
- I prodotti
- Linea casa
- Linea ufficio
- Le garanzie
- Ai visitatori
- Ai clienti
- Ai fornitori
Struttura piatta dei contenuti
La struttura piatta è quella che descrive una catena di informazioni a livello omogeneo di dettaglio e che si presenta come un insieme da leggere in sequenza (nei due versi). Un esempio:
Sito aziendale
- Presentazione
- Descrizione del servizio
- Garanzie offerte
- Modo d’acquisto
- Ordine e conferma
- Ringraziamenti
Voi siete qui
Dubbio esistenziale: dove sono in questo momento? Sono molti i siti che dopo tre pagine non ti consentono di capire ove ti trovi, rendendo difficile l’individuazione di una pagina letta in una precedente visita. È fondamentale che l’albero dei contenuti e quello del sito siano fusi tra loro in modo da consentire al visitatore di capire, momento per momento, ove si trova.
È preferibile, tra l’altro, che sia sempre presente l’indicazione del punto in cui ci si trova, in forma di percorso dalla home, in modo da capire quali sono le strade seguibili e a quale punto ritornare durante una successiva visita. Nel caso di un albero gerarchico, ad esempio, una indicazione tipo
Home > Servizi > Formazione
consente di capire il contesto e di individuare velocemente la pagina nella prossima visita.
Navigazione nei due versi
Non è affatto detto che il visitatore vorrà leggere le pagine nella sequenza che noi riteniamo corretta. L’Uomo, per nostra fortuna, non è una macchina e come tale ha la possibilità di andare avanti ed indietro.
I sistemi di navigazione predisposti, quindi, devono consentire la navigazione sull’albero dei contenuti nei due versi della struttura. Nel caso di strutture gerarchiche si deve poter risalire l’albero andando direttamente ai livelli che ci interessano (o alla home). Nel caso di strutture piatte, si deve poter passare da una sezione all’altro o tornare indietro. Meglio se si può saltare direttamente ad altre sezioni non direttamente consecutive (tutta la catena è sempre visibile).
Alberi multi lingua
Nel caso di siti multi lingua, occorre che, nel caso la traduzione non sia totale, sia disegnato un albero per ognuna delle lingue. Ciò è indispensabile per comprendere quali pagine hanno un salto diretto alla corrispondente e ove, invece, occorre pensare a percorsi diversi.
Alberi di contenuti diversi per le varie lingue, tra l’altro, possono essere necessari se servizi e prodotti offerti non sono gli stessi. In questo caso si aggiungerà un problema, ma d’altro canto mai è stato scritto che fare siti sia facile…
Conclusione
Sul web si tende sempre di più a dare più importanza ai contenuti che non ai siti in sé. Un sito ha senso se presenta un contenuto. Ciò si rispecchia, naturalmente, nella necessità di progettare anche i contenuti e la sua struttura, evitando di pensare prima al sito nel suo complesso per decidere solo a sistema finito a cosa mettervi dentro.