Con la collaborazione di www.informationarchitecture.it
Per progettare il labelling deve essere chiara innanzitutto l'importanza di un sistema di labeling per il successo del sito. Si devono poi conoscere le caratteristiche di label deboli e mal progettate e i principali errori da evitare. Per iniziare la progettazione è utile infine seguire alcune linee guida. Proviamo a presentare questi aspetti.
Che cos'è il labeling
Per labeling s'intende l'attività di "nominare" o "etichettare" concetti e cose. All'interno del sito Web l'attività di labeling può riguardare le sezioni del sito, i menu, i link stessi, insomma qualsiasi cosa funga da etichetta.
Il labeling è l'attività di progettazione dei siti web ad oggi meno curata. Infatti, dal momento che anche il linguaggio è un costante modo di etichettare concetti e cose, questa attività viene spesso data per scontata e viene realizzata all'ultimo momento poiché si punta tutta l'attenzione sul visual design e sull'interfaccia a cui il labelling deve poi adeguarsi.
In realtà, come ben sappiamo ogni tipo di linguaggio è fondamentalmente ambiguo. Nel dialogo diretto con una persona il contesto e il condizionamento sono molto forti e noi abbiamo dei costanti feedback che ci aiutano a capire meglio il messaggio: immagini, suoni, l'espressione del viso, ecc. Nella comunicazione scritta il feedback dell'utente non è immediato e la comunicazione diventa più difficile.
Risulta perciò cruciale progettare un sistema di labelling per evitare errori grossolani e permettere agli utenti di capire i contenuti del sito e navigarlo: attraverso il labelling le parole (labels) sono scelte attentamente per suddividere e rappresentare gruppi di informazioni molto ampie in sottoinsiemi più gestibili, differenziandole chiaramente tra di loro.
Esse devono, quindi, riflettere i contenuti del sito ma al tempo stesso parlare il linguaggio dell'utente al fine di rendere più efficiente lo sforzo cognitivo di chi naviga sul sito.
Web labels
Le label possono essere testuali o iconiche. Le label iconiche costituiscono un linguaggio più limitato del linguaggio testuale e a volte possono portare a interpretazioni erronee. Esse quindi, si utilizzano dove la lista di possibili scelte è molto ridotta.
Sul Web le label possono essere utilizzate in 4 modi.
- Label contestuali: descrivono i link ipertestuali presenti all'interno di un testo in una pagina del sito. I link contestuali non sono progettati in modo sistematico, come invece accade per gli indici o i vocabolari controllati: è il contesto che ne circoscrive il significato. Si deve quindi fare in modo che esse risultino rappresentative per gli utenti che consulteranno il sito.
- Titoli: le label vengono utilizzate per indicare i titoli delle pagine e molta attenzione deve essere posta alla coerenza tra titolo e contenuto.
- Label in un sistema di navigazione: dopo aver categorizzato i contenuti del sito strutturandolo in sezioni e sottosezioni si procede all'attività di labeling delle sezioni. Fondamentale è garantire la rappresentatività di tutti i contenuti del sito, poiché in questo caso le label formano il sistema di navigazione principale del sito e quindi il sistema prioritario di accesso alle informazioni.
- Label come indici: l'attività di labelling è fondamentale anche per realizzare l'indice di un sito (organizzato ad esempio alfabeticamente). Si tratta di un sistema di navigazione alternativo dei contenuti: l'indice - navigabile - suddivide in blocchi di informazioni molto dettagliate i contenuti del sito.
I principali problemi del labeling
Una cattiva attività di labelling è spesso fonte di problemi di navigazione e accesso alle informazioni. Vediamo in dettaglio i principali problemi che possono sorgere da una mancata progettazione:
- label non sufficientemente rappresentative dei contenuti o non abbastanza differenziate tra di loro. Un caso esemplare è l'utilizzo della label "novità" o "news": a cosa si riferisce? Ai contenuti presenti sul sito (ad esempio nuovi prodotti in catalogo, notizie aggiornate) o alle novità del sito (ad esempio nuove sezioni, nuovi servizi, ecc.)? quest'ambiguità può essere sciolta utilizzando label meno generiche, differenziandole in base ai diversi tipi di contenuto;
- label fondate sul gergo e sulla cultura aziendale e non sui bisogni dell'utente;
- label confuse o male organizzate. È il caso frequente di nomi di sezioni che non corrispondono ai nomi delle pagine a cui rimandano, generando disorientamento nell'utente.
- label troppo sintetiche. Spesso si ha la tendenza a condensare le label in due o tre parole a prescindere dalla significato che riescono a trasmettere. Questo accade spesso perché le label seguono e non precedono, come dovrebbero, la progettazione grafica e devono quindi adeguarsi all'estetica complessiva, adattandosi allo spazio concesso nella barra di navigazione o allo spazio a fianco o all'interno di un'icona.
Linee guida di progettazione
Nell'attività di progettazione del labelling di un sito vi è una stretta collaborazione tra copywriter e Information Architect. L'Information Architect non scrive direttamente le label ma pone delle linee guida generali - e specifiche per ogni sito - che servono al copywriter come punto di riferimento per la realizzazione delle labels. Ecco le linee guida che proponiamo.
Costruire sistemi di labeling e non semplicemente delle label
Noi siamo costantemente a contatto con diversi sistemi di labeling e li sappiamo riconoscere: il sommario di una rivista indica gli argomenti degli articoli proposti ed è ben diverso dall'indice alfabetico dei contenuti di un libro così come dall'archivio cartaceo o elettronico di una biblioteca.
Che cosa hanno in comune? Il fatto di essere dei sistemi e non delle semplici labels: essi sono basati su una logica di fondo che permette di estendere l'uso delle labels man mano che i contenuti aumentano.
Ciò detto risulta quanto mai chiaro che al di là dei blog e dei siti personali, tutti i siti web rivolti all'utente (immaginate siti editoriali, di internet banking, di ecommerce, cataloghi, archivi virtuali, ecc.) necessitano di un sistema di labeling che segua schemi logici ben precisi per il raggruppamento dei contenuti e non semplici labels.
Il labeling segue l'attività di categorizzazione dei contenuti
L'attività di labelling parte dall'analisi di ogni contenuto individuato nell'attività di categorizzazione (cfr. Articolo:«La categorizzazione dei contenuti») dopo che si è creato un inventario dei contenuti. Partendo da questo inventario si estraggono alcune parole chiave da ogni documento esistente. Queste parole chiave sono associate ad ogni sezione, sottosezione e contenuto del sito e diventano il punto di partenza per la costruzione di un inventario delle label.
Partire dagli obiettivi del sito e dagli utenti
Dopo aver raccolto una lista di parole chiave relative al contenuto stesso occorre progettare le labels facendo riferimento agli altri due assi fondamentali analizzati in fase iniziale di progettazione: obiettivi del sito e utenti. Occorre progettare labels che rispettino gli obiettivi del sito (vendita, intrattenimento, comunicazione, ecc.) tenendo conto anche del target di riferimento e, quindi, del suo linguaggio e dei suoi bisogni. Nei casi poi in cui è prevista un'elevata personalizzazione dei contenuti, è utile spingersi oltre e sottoporre l'inventario dei contenuti del sito al giudizio di esperti di settore o- se il tempo e le risorse lo permettono - direttamente agli utenti per ottenere feedback sul labeling.
Utilizzare altre fonti
È sempre utile analizzare le best practice di siti competitor che si riferiscono allo stesso target, mutuando da questi un sistema di labeling che vi sembra funzioni. Nel caso di siti specialistici può essere utile consultare vocabolari controllati realizzati da professionisti del settore.
Monitorare e migliorare continuamente
Il labeling non è mai definitivo: una volta messo online il sitema monitorate e migliorate il labeling poiché i contenuti e gli utenti del sito cambiano continuamente.
Tips and tricks
- Attenzione innazitutto a mantenere lo stesso livello di rappresentatività del contenuto raccolto sotto ogni label.
- Attenzione anche alla coerenza nello stile (punteggiatura, font), nella presentazione (dimensione e tipo di font, spazi e raggruppamenti), nella sintassi (coerenza nella scelta di label che potrebbero essere basate su azioni, argomenti, domande o altro);
- I titoli sono spesso utilizzati per definire una gerarchia all'interno della pagina. La collaborazione con il visual designer nel differenziare graficamente titoli, sottotitoli, ecc. è fondamentale perché già a livello visivo (attraverso l'uso di font diversi, grassetto, corsivo, ecc.) si è in grado di riconoscere una gerarchia di informazioni. Per presentare una gerarchia logica può infatti bastare anche una semplice indentazione nel test. Ecco un esempio:
Esempio di titolazione non chiara
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L'indentazione chiarisce il legami logici tra gruppi di informazioni
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