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La tecnologia RealSense di Intel

Scopriamo i segreti di Intel RealSense, una tecnologia che offre nuove modalità per interagire con i dispositivi sfruttando il principio delle interfacce naturali. Come realizzare esperienze dinamiche, tridimensionali e immersive grazie ad un ambiente composto da videocamere in grado di rilevare volti e movimenti, un SDK completo per lo sviluppo e il supporto di community ed esperti.
Scopriamo i segreti di Intel RealSense, una tecnologia che offre nuove modalità per interagire con i dispositivi sfruttando il principio delle interfacce naturali. Come realizzare esperienze dinamiche, tridimensionali e immersive grazie ad un ambiente composto da videocamere in grado di rilevare volti e movimenti, un SDK completo per lo sviluppo e il supporto di community ed esperti.
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Intel RealSense è una tecnologia per l'interazione tra utenti e dispositivi elettronici basata sul principio delle interfacce naturali (Natural User Interface); si tratta di una piattaforma che include ben tre videocamere che permettono di accedere a nuovi modi per interagire nel videogaming, nell'intrattenimento, nella fotografia e nella generazione di nuovi contenuti, il tutto grazie ad un supporto tecnico che consente catturare il mondo in tre dimensioni sviluppando user exeperience coinvolgenti. Per quanto innovativa, tale tecnologia viene già integrata in molti tablet, 2-in-1 (cioè sia in modalità notebook che tablet) e All-In-One.

Insieme all'apposito SDK (Software Development Kit), al firmware (Integrated Development Environment) legati al progetto e all'IDE, le tre videocamere rappresentano delle componenti essenziali per la realizzazione di un ambiente di lavoro completo per creare applicazioni e videogame con Intel RealSense, analizziamone quindi le caratteristiche nel dettaglio.

Videocamera 3D Intel RealSense (anteriore F200)

Si tratta di una videocamera frontale concepita per permettere agli utilizzatori di interagire in modo più naturale con i loro terminali tramite il rilevamento dei gesti (gestures), il riconoscimento del volto (facial recognition) e quello vocale (vocal recognition). Nelle specifiche di Intel RealSense questo dispositivo è rivolto verso l'utente ed è stato progettato per rilevare testa e mani in 3D. Sostanzialmente esso è destinato al tracciamento completo della struttura scheletrica della mano, al controllo tramite comandi gestuali, alla segmentazione tridimensionale, al riconoscimento della voce, all'analisi dei tratti di un volto e alla sua acquisizione in tre dimensioni con supporto per la realtà aumentata ottimizzata per la profondità.

Figura 1. Videocamera 3D Intel RealSense (F200)
Videocamera 3D Intel RealSense (F200)

Pensata per operare in ambiente Microsoft Windows 8.1 o versione successiva del sistema operativo della Casa di Redmond, questa videocamera è compatibile con le architetture x86 a 64 bit e permetterà di lavorare con un IDE di propria scelta (ad esempio Visual Studio o Eclipse); caratterizzata da dimensioni contenute (150x30x58 mm), garantisce una risoluzione pari a 640x480 px a 60 fps, supporta le riprese a 1080p e 30 fps nonché un raggio da 0.2 metri - 1.2 metri (soltanto in ambienti chiusi). La casa madre offre gli aggiornamenti delle videocamere per gli sviluppatori (firmware e driver) ed è richiesta una porta USB 3.0 per il collegamento; le piattaforme di destinazione sono All-in-one, notebook e "2 in 1".

Attualmente l'ASUS G771JM Gaming Laptop e il Dell Inspiron 23" All-in-One integrano la Front RealSense Camera e sono già in vendita.

Il device è stato concepito per rendere più naturale l'interazione con i terminali, trasformando il riconoscimento dei gesti, del volto e della voce in un'evoluzione paragonabile a quella portata dai display touchscreen che hanno permesso di superare i limiti del modello basato sulla tradizionale combinazione tra mouse e tastiera. La Videocamera 3D Intel RealSense (anteriore F200) propone anche una nuova modalità per migliorare la qualità delle videoconferenze, dove gli interlocutori potranno concentrare la propria attenzione sulla persona ripresa attraverso la sottrazione dello sfondo per ottenere un effetto di collaborazione immersiva.

Il riconoscimento e l'interpretazione dei movimenti trova nel videogaming uno dei suoi ambiti di utilizzo privilegiati, permettendo di controllare completamente i movimenti dei protagonisti dei propri titoli preferiti o delle proprie creazioni digitali.

Videocamera 3D Intel RealSense (R200)

Un device concepito per l'acquisizione tridimensionale di volti, persone e ambienti, supporta la realtà aumentata nonché la fotografia e i video ottimizzati per la profondità offrendo strumenti biometrici per la misurazione il rilevamento e il tracciamento del volto. Tra le CPU supportate per lo sviluppo vi sono i processore Intel Core di quarta generazione (o versioni successive), i processori Intel Core M e gli Intel Atom (nome in codice "Cherry Trail") attualmente in arrivo. Il sistema operativo di riferimento è Microsoft Windows* 8.1 (o rilascio successivo) su architetture a 64 bit; a breve dovrebbe essere disponibile il supporto per la piattaforma mobile Android.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il dispositivo supporta un raggio più lungo rispetto alla videocamera 3D Intel RealSense (anteriore F200), cioè fino a 3-4 metri in ambienti chiusi con distanze superiori in ambienti esterni; tra le altre caratteristiche troviamo un profondità/IR con risoluzione da 640x480 px a 60 fps, un RGB da 1080p a 30 fps e dimensioni ridotte pari a 130x20x7 mm.

Necessaria anche in questo caso una porta USB 3.0 per la connessione della periferica al terminale utilizzato; le piattaforme di destinazione sono tablet, "2 in 1" e non solo; progettata per rilevare l'ambiente circostante in tre dimensioni, in genere la videocamera dovrà essere rivolta in direzione opposta rispetto all'utilizzatore. Realtà aumentata, creazione di contenuti e scansione di oggetti sono soltanto alcuni degli ambiti di utilizzo di questo device.

Istantanea Intel RealSense

Un componente ottico pensato per l'integrazione in dispositivi mobili come tablet e smartphone; nello specifico si tratta di una videocamera incentrata sulla fotografia computazionale, cioè sul calcolo dei piani focali al fine di ottenere immagini più nitide, mettendo a disposizione degli utenti la possibilità di ottenere il massimo da scatti e riprese. Grazie all'Istantanea Intel RealSense sarà possibile modificare il campo visivo così come estrarre dati relativi a misurazioni e distanze per sviluppare e condividere fotografie caratterizzate da un livello di qualità più elevato.

Figura 2. Acquisizione delle misure con l'istantanea Intel RealSense
Acquisizione delle misure con l'istantanea Intel RealSense

Attraverso le informazioni incorporate nelle immagini si potrà modificare la messa a fuoco delle proprie foto o applicare in modo rapido filtri per il colore sulla base della distanza di un determinato oggetto dalla videocamera; nello stesso modo, per ciascuno scatto sarà possibile misurare l'altezza del soggetto ripreso così come rilevare le dimensioni di oggetti da visualizzare in Rete senza dover ricorrere a misurazioni manuali. Grazie ad appositi filtri per foto in movimento e ai dati sulle distanze presenti nelle immagini riprese, gli utilizzatori potranno creare foto in grado di restituire il senso della dinamicità, ottenendo un effetto simile a quello spesso osservato nei film.

Per quanto riguarda i requisiti tecnici, è richiesto un processore Intel Core di terza generazione (o versione successiva), il sistema operativo Microsoft Windows 7 (o release successivo) e un'architettura a 64 bit. Tra i dispositivi che integrano la tecnologia Intel RealSense Snapshot è possibile citare il tablet Dell Venue 7000 Series (Dell Venue 8 7840), attualmente già in vendita.

L'SDK di Intel RealSense per gli sviluppatori

La casa madre mette a disposizione dei coders un SDK (Software Development Kit) per i sistemi operativi Windows, scaricabile gratuitamente dal sito di Intel software, che permetterà agli sviluppatori di creare le proprie applicazioni. Diverse le tipologie di soluzioni realizzabili con questo strumento, è comunque possibile proporre alcuni ambiti di utilizzo privilegiati:

  1. La Collaborazione immersiva per creare applicazioni grazie alle quali incontrarsi e interagire praticamente ovunque, indipendentemente dalle distanze geografiche.
  2. Il Videogaming per la realizzazione di titoli dotati di gameplay particolarmente articolati e videogame controllabili in tutte le fasi e le attività di gioco.
  3. L'Interazione naturale per mettere a disposizione di utenti e clienti semplici strumenti per il controllo intuitivo.
  4. La Narrazione interattiva per sfruttare le funzionalità della realtà aumentata con cui dar vita alla narrazione dei propri contenuti.
  5. Intel Capture and Share, una tecnologia disponibile a breve che consentirà di adottare funzionalità per la scansione, la stampa 3D e la condivisione piccoli oggetti.

L'SDK offre funzionalità per il controllo tramite mani e dita con le quali abilitare il riconoscimento di ben 22 punti differenti su tali estremità; il sistema consentirà di individuare posizioni tridimensionali da utilizzare per controllare un'applicazione. La rilevazione dei gesti identificherà sia pose statiche, ad esempio un pollice in su, che gesti dinamici, come un cenno di saluto, permetteranno di interagire con le applicazioni.

Grazie ad appositi strumenti per il riconoscimento facciale si potrà identificare la presenza di volti presenti nel raggio della fotocamera così come i tratti del viso di un individuo, nel caso specifico vengono supportati 78 punti rilevanti dal punto di vista anatomico che consentiranno di ottenere una rilevazione in 3D anche dei movimenti facciali come la rotazione, l'inclinazione e la deviazione.

Si potranno poi creare funzionalità per l'interazione vocale con le applicazioni, la dettatura e la traduzione di testo in parlato in lingue differenti. L'ambiente ripreso potrà essere "segmentato" per la rimozione dello sfondo, sarà possibile realizzare applicazioni con cui combinare videochat e lo sviluppo di progetti collaborativi; supportata la sovrapposizione dei relatori, la condivisione di esperienze online e l'utilizzo di "schermi verdi digitali" per la creazione di contenuti originali.

Da segnalare anche le funzionalità per la realtà aumentata che include il tracciamento markerless della profondità e RGB per gli oggetti bidimensionali, nonché il tracciamento basato sui bordi per gli oggetti tridimensionali; in questo modo gli sviluppatori potranno includere contenuti "emotivi" alle proprie applicazioni con la creazione di un contesto 3D dove le componenti virtuali hanno "consapevolezza" dell'utente.

Grazie all'Input Device Manager le applicazioni multiple potranno accedere in simultanea alle informazioni messe a disposizione dalla videocamera; è poi disponibile il supporto per le modalità multiple in una singola applicazione o tra più applicazioni, come esempio il controllo dei gesti, il riconoscimento vocale e il tracciamento del volto.

Gli sviluppatori potranno creare applicazioni in grado gestire la durata della batteria e controllare lo stato dell'alimentazione, utilizzare framework estensibili per inserire i propri algoritmi, integrare modalità di utilizzo e supportare dispositivi addizionali. Tramite un'applicazione, un apposito strumento per la tutela della privacy notificherà all'utente quando la videocamera è accesa.

Web e gaming

Il supporto per gli Web standard più recenti e l'HTML5 consentirà di eseguire la tecnologia Intel RealSense direttamente in un browser per la navigazione su Internet, ciò permetterà di utilizzare anche in Rete funzionalità per il supporto dei comandi gestuali, per il riconoscimento e l'analisi del volto, per i siti Web interattivi basati su HTML5 e JavaScript e per i Web player.

Da segnalare anche la compatibilità con il game engine cross-platfom Unity, a questo proposito è da sottolineare l'estensione della produttività per i videogame Unity con varie opportunità per i programmatori come per esempio quella di impiegare un insieme di script pensato per fornire azioni e regole configurabili basate sulle funzionalità dell'SDK, di associare gli oggetti dei videogame a script per le azioni, creare regole, associare oggetti alle regole e gestire le modalità di trascinamento e rilascio per digitare una quantità inferiore di codice.

Figura 3. Web Player Unity
Web Player Unity

Il nuovo SDK di Intel RealSense per Windows supporta gli utilizzi dell'Intel Perceptual Computing SDK 2013 ma non la medesima API (Application Programming Interface).

Community e supporto

Per semplificare la vita degli sviluppatori Intel offre un servizio di supporto articolato, sarà possibile porre domande ad esperti della tecnologia RealSense così come ricevere aiuto da una community in continua crescita.

Disponibile un apposito forum di discussione e una piattaforma per trovare risposta ai propri quesiti, un blog continuamente aggiornato con articoli anche in Italiano sulle novità utili a chi desidera realizzare nuove applicazioni, video su Devkit, SDK e Unity, una vasta documentazione nonché risorse ed esempi per la stesura dei codici sorgente; per non parlare dei numerosi eventi dedicati a RealSense segnalati sul sito ufficiale.

Gli showcase su RealSense permetteranno di mettere in mostra il proprio lavoro, di incontrare altri sviluppatori con cui imparare in gruppo e scoprire se ci sono eventi nella propria zona, condividere lo sviluppo di un'applicazione o di un videogame.

Per un approfondimento si consiglia la visione del video relativo al primo Webcast di introduzione a RealSense, l'evento prevedeva la presentazione del nuovo SDK ed alcune demo sul sistema in azione.

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