Sembra proprio che sia giunto il momento di vedere GNU/Linux sui desktop. Dopo il tanto vociare attorno a Lindows, che di recente ha rilasciato la versione 2.0, l'annuncio di Sun che intende proporre GNU/Linux come desktop e Red Hat sempre più intenzionata a investire anche in questo mercato (come dimostra anche la proposta di unificare i due ambienti grafici KDE e GNOME) ecco farsi avanti anche Mandrake che con l'annuncio della versione 9.0 lo scorso 26 Settembre segna un passo in avanti nello sviluppo di questa distribuzione.
Le caratteristiche
La novità più importanti sono nell'integrazione dei tool di configurazione che fornisce la distribuzione francese: Mandrake Control Center è ora più potente grazie anche alla nuova versione di HardDrake, più funzionale e ora in grado di gestire anche dispositivi hotpluggable (in particolare è stato aggiunto il supporto alle periferiche USB 2.0). Rispetto alla versione 8.2 sono stati aggiunti anche molti driver per CUPS. Mandrake Control Center resta lo strumento principale per la configurazione di tutte le sfaccettature del sistema, dall'hardware, agli utenti, alle impostazioni di rete, ai programmi installati, ecc.
Per la prima volta fanno la loro comparsa le nuovissime versioni degli ambienti grafici KDE 3.0 (nella versione 3.0.3), GNOME 2.0 (versione 2.0.1). Con la versione 9.0 è anche giunto il momento del debutto di OpenOffice, nella versione 1.0.1 (anche se la notizia non fa tanto scalpore, vista la bontà del prodotto e le analoghe scelte da parte delle altre distribuzioni più blasonate). I pacchetti aggiornati comprendono anche il recente KOffice 1.2, XFree86 4.2.1, GCC 3.2, Mozilla 1.1. Il kernel utilizzato è l'ultimo disponibile per la serie stabile, il 2.4.19.
Per la prima volta è presente anche il supporto a WebDAV, per poter gestire file su un webserver da remoto, riconosciuto a tutti gli effetti come un filesystem di rete.
Chiunque volesse provare questa nuova versione in attesa della nostra recensione può scaricare le immagini dei CD direttamente dal sito di MandrakeSoft (www.mandrakelinux.com).
Linux sul Desktop: pro e contro
Resta comunque da chiedersi se la "corsa" al mercato desktop delle distribuzioni Linux sia giustificabile ad ogni costo: questo sistema operativo (al contrario di quello che alcuni vorrebbero far credere) non è nato in contrapposizione a Microsoft Windows, ma dalla passione di liberi sviluppatori. È quindi un bene cercare di portarlo a ogni costo nelle case di tutti? A che prezzo? Non si rischia forse di ritrovarsi un prodotto snaturato, che non è nè Windows nè Linux (come molti lo conoscono ora e come lo hanno conosciuto tutti quelli che lo usano da qualche anno)?
Personalmente credo che usarlo come ambiente desktop sia possibile già da tempo. Probabilmente non è ancora alla portata di tutti (o almeno di tutti coloro che non sono disposti ad abituarsi a un sistema che per forza di cose è differente), ma chi lo conosce già o chi ha la voglia di impararlo (per studio, passione, lavoro, curiosità, ecc.) sà di poter contare su un sistema in grado di soddisfare le proprie esigenze.