Area di notifica: nuove icone e migliore gestione delle operazioni
Iniziamo subito dalle innovazioni che riguardano l'aspetto grafico di KDE: principale cambiamento in tal senso è la rinnovata veste dell'area di notifica, ora più leggibile e chiara da utilizzare. Per migliorare la resa gli sviluppatori hanno deciso di utilizzare un set di icone monocromatiche, decisamente più idonee agli effetti di trasparenza presenti nel pannello dell'ambiente desktop. Le operazioni in corso e quelle appena terminate sono sempre mostrate tramite un sistema di notifica a comparsa, con il quale i popup ora sono raggruppati in un'unica icona che mantiene anche il conto delle operazioni, e tramite un semplice click permette di ottenere maggiori informazioni su ognuna di esse. In questo modo risulta ancora più semplice controllare i processi in corso come il download di un file, lo spostamento di una cartella e così via.
Plasma: template JavaScript, netbook e spazi di lavoro
Cambiamenti in arrivo anche per Plasma, la nuova veste grafica dell'ambiente desktop dalla versione 4.0. In particolare, molto attiva risulta essere la parte degli spazi di lavoro, che da ora sono configurabili tramite un semplice script JavaScript: in questo modo è possibile effettuare copie di backup della propria configurazione o condividerla con altri utenti in maniera più semplice, tramite un semplice pacchetto compresso. Per accedere alle impostazioni è ora possibile sfruttare una comoda icona presente nello strumento per la configurazione delle impostazioni personali, grazie al quale è possibile scegliere un nuovo tema, modificare alcuni parametri e attivare o disattivare le funzionalità del desktop semantico.
Le novità riguardano anche l'applet per la gestione delle attività, che permette adesso di creare, rimuovere, gestire e ripristinare le attività in maniera più facile e veloce. Un occhio di riguardo è stato tenuto anche per i netbook, settore sempre più in ascesa: Plasma Netbook permette ora di ottenere una migliore esperienza desktop con KDE, grazie ad una migliorata stabilità, un maggiore supporto hardware, soprattutto per quanto riguarda i display touchscreen, e nuove funzionalità che lo rendono ancora più completo.
Finestre senza sovrapposizione con KWin
Il gestore delle finestre predefinito di KDE, KWin, vede l'entrata in scena di una nuova interessante funzionalità: ridimensionando le finestre in modo da non visualizzarle a schermo intero, infatti, lo strumento provvederà automaticamente a disporle e dimensionarle in modo tale che non vi sia alcuna sovrapposizione delle stesse, permettendo dunque una corretta e completa visualizzazione di ognuna di esse. Per spostarle, poi, da ora è sufficiente trascinare un'area vuota al loro interno, in aggiunta al tradizionale metodo di trascinamento tramite click sulla barra del titolo. Tutto ciò è possibile però solo ed esclusivamente utilizzando applicazioni la cui interfaccia grafica sia basata sulle librerie Qt, e risulta dunque inutilizzabile, ad esempio, con applicazioni native di GNOME.
Applicazioni: da WebKit a KSharedDataCache
Dopo diversi anni di lavoro, gli ingegneri software di KDE hanno deciso di sostituire il motore di rendering alla base di Konqueror, browser predefinito dell'ambiente desktop, passando dunque da KHTML a WebKit. La decisione permette al software per la navigazione in rete di allinearsi a quella che è ormai la direzione preferenziale nel mondo dei browser, con altri celebri nomi del settore quali Google Chrome, Safari di Apple e, in un futuro abbastanza prossimo Mozilla Firefox, che hanno già deciso di adottare WebKit. Anche altre applicazioni potranno sfruttare WebKit per la visualizzazione di documenti web o altro.
I vantaggi sono numerosi, e si va dalle prestazioni di gran lunga migliori rispetto a KHTML, ad una migliore resa delle pagine HTML, grazie ad una maggiore aderenza agli standard web, passando per la maggiore stabilità ed una serie di altri punti a favore di WebKit che hanno spinto gli sviluppatori a tale scelta. Ciò non implica però la fine del progetto KHTML, il cui sviluppo continuerà ancora a lungo.
Per migliorare in generale le prestazioni di tutte le applicazioni, inoltre, si è deciso di adottare KSharedDataCache, un sistema di caching che permette un migliore utilizzo della memoria libera, offrendo dunque una minore pesantezza del sisteama durante l'esecuzione di più software contemporaneamente. Tale strumento è utilizato anche per la gestione delle icone, ed i primi test su strada hanno messo in evidenza un effettivo miglioramento delle prestazioni dell'intero sistema.
Bug corretti e lavori in corso
Il lavoro svolto dagli sviluppatori è stato tanto, e a dimostrazione di ciò vi sono le cifre ufficiali che parlano di oltre 16.000 bug corretti prima di aver dato alla luce KDE 4.5, ed oltre 1.700 nuove funzionalità introdotte, da quelle meno visibili agli utenti a quelle descritte precedentemente. In generale, l'ambiente desktop risulta essere maturato rispetto alle versioni precedenti, ed è sicuramente un importante passo in avanti rispetto a quanto visto nelle prime versioni del ramo 4 di KDE.
Nonostante il fresco rilascio, però, il team di sviluppo non ha intenzione di fermarsi, e ha come obiettivo il prossimo mese di Gennaio: l'arrivo di KDE 4.6.0 è infatti previsto per gli inizi del 2011, a distanza di circa 6 mesi da questo ultimo aggiornamento. La parola chiave in tal senso è una: mobile. Il settore dei dispositivi mobili come smartphone, tablet e netbook stuzzica fortemente il team di KDE, che ha intenzione di realizzare un ambiente desktop multipiattaforma ed idoneo a qualunque situazione di lavoro.
Download e test
I pacchetti contenenti i sorgenti di KDE 4.5.0 sono chiaramente già disponibili per il download tramite i mirror ufficiali del progetto. Non tarderanno però ad arrivare versioni già compilate nei repository delle principali distribuzioni, con molte di queste che hanno già reso disponibile il tutto. Per testare la nuova edizione dell'ambiente desktop Qt senza intaccare il proprio sistema, invece, è disponibileun'immagine ISO avviabile tramite macchina virtuale o LiveCD, basata su OpenSUSE, e contenente tutti gli ultimi pacchetti disponibili.