Sono stati due anni pieni di attesa nel mondo degli ambienti desktop open source: infatti, dopo 3 rilasci in versione beta, due in versione alpha, diversi slittamenti della data di rilascio ufficiale e tante voci a riguardo che si sono succedute, il team di KDE ha finalmente rilasciato KDE 4.0, una delle più attese versioni della storia di questo ambiente desktop. L'evoluzione è stata notevole: un nuovo accattivante look da sfoggiare, nuovi programmi resi sempre più stabili e leggeri, una migliore usabilità unita ad una più semplice amministrazione dell'ambiente desktop in tutte le sue componenti. Ma KDE4 non è solo questo, in quanto presenta anche innovazioni nell'ambito della gestione delle periferiche esterne, da quelle audio ai dispositivi removibili e non, e delle librerie che lo compongono.
Il team di sviluppo di KDE ha tenuto a precisare che questo è solo l'inizio di una serie di rilasci, che porteranno l'attuale versione 4.0 ad essere sempre più completa, impegnandosi ad integrare nel tempo tutte quei miglioramenti che potranno derivare dall'uso massivo di questo ambiente desktop e dallo sviluppo delle varie tecnologie su cui si basa, come ad esempio delle librerie grafiche Qt. Analizziamo quanto è stato realizzato finora dallo staff di KDE.
Desktop
Il processo di ristrutturazione che è stato svolto sull'aspetto grafico di KDE vede l'entrata in scena del progetto Oxygen, teso a realizzare un nuovo set di icone predefinite per questo ambiente desktop e gestito anche dall'italiano David Vignoni. Anche il tema grafico predefinito è stato rivisto e modificato in gran parte rispetto a quello precedente. Il nuovo gestore del desktop Plasma ingloba al suo interno diverse funzioni svolte precedentemente da altre applicazioni: oltre alle normali funzioni di gestione del desktop, include il pannello, totalmente ridisegnato e modificato, i widget, elementi posti sul desktop a svolgere le più svariate funzioni e che prendono il nome di Plasmoidi, e altre funzionalità.
Il vecchio menu Kicker è stato sostituito da KickOff. Il design è stato rinnovato, e le varie voci del menu riorganizzate, rendendolo notevolmente più usabile e ordinato. Vi si accede cliccando sul logo di KDE presente nella parte sinistra del pannello, e appariranno cinque voci che consentiranno di utilizzare, nell'ordine, le applicazioni preferite, ovvero quelle più utilizzate dall'utente, l'intero elenco delle applicazioni installate, ordinate per tipologia, i programmi per l'amministrazione dell'ambiente desktop e del sistema, le ultime risorse utilizzate ed infine il gestore del logout e dello spegnimento del computer.
L'aggiornamento ha coinvolto anche il gestore delle finestre di KDE, ovvero KWin, che adesso permette di gestire effetti desktop come ombre e trasparenze, senza l'utilizzo di altre applicazioni come ad esempio Compiz.
Applicazioni
Nel corso del tempo quasi tutti i programmi hanno subito una "rinfrescata" al codice che li compone, mentre altri sono state sostituiti da applicazioni considerate migliori dal team di KDE, come ad esempio il gestore dei file Dolphin, che ha rimpiazzato il vecchio Konqueror, e che permette la visualizzazione dei file per gruppi, la possibilità di visualizzare più cartelle all'interno della stessa finestra, grazie alla funzione di divisione, ed in generale risulta maggiormente usabile del suo predecessore. Dolphin, inoltre, è integrato con Strigi, il sistema di ricerca di KDE, grazie al quale si possono applicare delle etichette ad ogni file per un'eventuale futura ricerca.
Anche l'emulatore di terminale Konsole è stato aggiornato, da adesso è possibile utilizzare un numero maggiore di scorciatoie da tastiera, per svolgere funzioni in modo più rapido, le linguette delle schede cambiano automaticamente nome a seconda dell'applicazione in esecuzione, per un miglior monitoraggio delle operazioni in corso, e sono state migliorate le prestazioni grazie ad una pulizia del codice mirata ad una maggiore leggerezza.
Le operazioni di controllo del sistema e dell'ambiente desktop sono state semplificate, grazie ad una migliore configurazione dello strumento Impostazioni di Sistema, che prende il posto del Centro di Controllo di KDE: visivamente più intuitivo, è organizzato in modo da suddividere le impostazioni per categoria. Sono disponibili anche diversi software per lo studio e l'istruzione, oltre che un comparto giochi notevole. I giochi disponibili nelle precedenti versioni di KDE sono stati riadattati e aggiornati, e ne sono stati anche aggiunti di nuovi, e sono l'ideale per riposare la mente durante una pausa d
i lavoro. È inoltre possibile utilizzare le applicazioni di KDE 3 sulla versione 4.0, facendo coesistere le vecchie librerie con le nuove. Ma non c'è da temere, col tempo verranno riscritte tutte le applicazioni mancanti, in modo da avere un'unica versione delle librerie.
Librerie
Una delle basi fondamentali di una buona applicazione sono, sicuramente, le librerie. Queste sono un insieme di funzioni messe a disposizione di ogni programma per poter svolgere determinati compiti. KDE 4.0 ne presenta molte al suo interno, alcune delle quali introdotte proprio in questo rilascio, altre semplicemente aggiornate rispetto alle versioni precedenti. Per quanto riguarda l'aspetto grafico, le librerie Qt sono state aggiornate alla versione 4.3. Queste librerie sono dotate di una estrema portabilità verso altri sistemi operativi, per cui sarà possibile utilizzare KDE 4.0 o parti dei suoi componenti su piattaforme diverse da GNU/Linux, come ad esempio Windows o Mac OS X.
La gestione delle periferiche hardware è affidata a Solid, che riesce ad unire al suo interno le potenzialità di strumenti quali HAL, Bluez e NetworkManager, così da poter concentrare la gestione dell'astrazione dell'hardware, delle connessioni di rete e delle periferiche Bluetooth. Inoltre, Solid favorisce l'interazione tra le applicazioni di KDE e i singoli dispositivi e si occupa anche della gestione delle risorse energetiche.
Un'altra novità è l'introduzione di Phonon. Qualcuno, forse, lo ricorda col nome di KDEMM, nome alquanto impronunciabile che ha spinto gli sviluppatori ad un repentino cambio. Si tratta di un'API multimediale, una raccolta di librerie, che mette a disposizione dei diversi programmi una vasta quantità di funzioni riguardanti l'audio, centralizzandone la gestione. Non si tratta di un vero e proprio motore audio, bensì di uno strumento in grado di accorpare la gestione dei suoni e di fornire comode funzioni agli sviluppatori; come server audio predefinito verrà utilizzato xine, garantendo una buona compatibilità per svariati formati. Per quanto concerne lo strumento di comunicazione tra le varie applicazioni, il testimone è passato da DCOP a DBUS, fornendo quindi una migliore interoperabilità con programmi non nativi di KDE. In definitiva, il lavoro svolto dal team di sviluppo sulle librerie è stato incentrato soprattutto nella semplificazione della gestione hardware e software, cercando di accorpare quante più funzionalità possibili all'interno dello stesso strumento.
Disponibilità
KDE 4.0 sta lentamente facendo capolinea nei repository delle principali distribuzioni GNU/Linux, e nell'annuncio sono elencate le distribuzioni che già dispongono di binari precompilati e quelle che li avranno a breve, mentre i sorgenti ufficiali sono già pronti per il download e la compilazione. Per chi, invece, non ha voglia di installare KDE 4.0 sul proprio hard disk, sono disponibili diverse soluzioni, tra cui le immagini ISO masterizzabili di Kubuntu e di KDE Four Live, oltre ai rilasci quotidiani di KDE4Daily, di cui è disponibile l'immagine per la macchina virtuale Qemu.
Il duro lavoro del team di KDE sembra stia avendo i suoi frutti, nonostante non si abbia ancora un ambiente desktop completo in tutte le sue parti. L'obiettivo dello staff era quello di fornire un rilascio ufficiale stabile quanto prima, dopo i numerosi rinvii, in modo tale da avere anche un maggior numero di utilizzatori dai quali poter ottenere pareri, critiche, segnalazioni di errori e quant'altro può contribuire al progresso di KDE. Man mano che si succederanno nuovi rilasci, ci si avvicinerà sempre più a quello che sarà lo stadio finale della versione 4, bisogna solo sperare che gli sviluppatori riescano a tenere un ritmo sufficiente da rispettare le tabelle di marcia. Nel frattempo, si può iniziare a testare questa versione, e segnalare eventuali malfunzionamenti.