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Intel XDK NEW: realizzare app multipiattaforma in HTML5

Introduzione a Intel XDK NEW, l'ambiente di programmazione gratuito e multi-piattaforma per creare web app e app mobile in HTML5, Javascript e CSS
Introduzione a Intel XDK NEW, l'ambiente di programmazione gratuito e multi-piattaforma per creare web app e app mobile in HTML5, Javascript e CSS
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La programmazione Web dagli anni ‘90 ha catalizzato l'attenzione di gran parte degli informatici mondiali. Oltre ad offrire ampie possibilità e sbocchi professionali, aveva il pregio di uniformare in gran parte il bagaglio tecnologico necessario allo sviluppatore, ruotando attorno a tecnologie comuni a molti contesti come HTML, Javascript e CSS. La successiva esplosione, rapidissima, delle applicazioni per dispositivi mobili sembrava un po’ rompere questa uniformità richiedendo strumenti, SDK e conoscenze diverse a seconda del dispositivo per il quale si voleva progettare l'applicazione. Realizzare un’app sia per Android sia per iPhone implicava la risoluzione dei medesimi problemi con ambienti e linguaggi differenti, imponendo spesso alle aziende la duplicazione delle competenze se non addirittura delle risorse umane da impiegare.

Una prospettiva da subito ben accolta perché in grado di riportare la maggiore uniformità del web nello scenario mobile era quella che si rivolgeva alle cosiddette applicazioni ibride: realizzate in HTML5/CSS3/Javascript e compatibili con le maggiori famiglie di dispositivi mobili (Android, Apple, Bada, Tizen, Windows, etc.).

Come in tutti gli ambiti informatici, ciò che in buona parte permette di ottenere grandi risultati ottimizzando gli sforzi è l'ambiente di sviluppo. Ne esiste uno, dedicato alle applicazioni ibride, che ultimamente è stato oggetto di grandi potenziamenti ed estensioni: Intel XDK.

Intel XDK NEW

Intel XDK NEW

Soprattutto, Intel XDK è concepito per offrire tutto ciò che serve allo sviluppatore

Inoltre XDK New

Prima app con XDK: installare e provare

Prima di tutto è necessario scaricare ed installare il software. È disponibile per ogni sistema operativo: Windows, Linux e OS X. La procedura di installazione è la medesima e in nessun caso presenta grandi problemi. Verranno scaricati un .exe per Windows, un .dmg per OS X o un .tgz per Linux. Questi file saranno direttamente un eseguibile di installazione o un archivio che lo conterrà al suo interno.

L'installazione seguirà alcuni passi abbastanza ovvi che non richiederanno l'intervento dell'utente se non per l'indicazione della modalità di installazione da seguire, ad esempio in Linux verrà chiesto se si vuole installare il programma come super-utente o come utente standard. L'unico aspetto da considerare è che il programma richiederà una certa quantità di spazio, circa 150 MB, per un'installazione completa. L'utente comunque non rimarrà all'oscuro di questo aspetto in quanto la procedura di installazione dedica una schermata alla relativa comunicazione.

All'apertura del programma, viene presentato un menu, sulla sinistra, che mostra le varie possibilità per avviare il lavoro in XDK. Si può: creare un nuovo progetto da zero, importarne uno precedente, avviarlo mediante una demo o partire con un progetto basato su AppStarter o AppDesigner.

La documentazione di XDK chiarisce innanzitutto "cosa" si intende per progetto. Con questo termine ci si riferisce ad un app HTML5, senza particolari restrizioni, purché rispetti due regole:

  • tutti i file devono essere contenuti in una struttura gerarchica di cartelle
  • l'applicazione prende il via da un file denominato index.html che deve essere presente nella cartella di progetto e non in sotto-cartelle.

Inoltre si consideri che una volta creato il progetto apparirà nella cartella root un file con lo stesso nome del progetto ma con estensione .xdk

L'ambiente di lavoro in XDK

In XDK il lavoro di sviluppo si svolge per lo più con i seguenti strumenti:

  • l'editor Brackets
  • AppDesigner
  • App Starter
Figura 2 Finestra di dialogo per selezionare un framework per AppDesigner

Quindi i tre strumenti appena elencati sono principalmente di due nature differenti: editor di codice - il primo, Brackets - e visuali, orientati all'interfaccia utente, App Starter e App Designer. Durante il lavoro, sarà possibile passare da uno all'altro ma è bene tenere a mente che AppStarter e AppDesigner saranno disponibili solo se il progetto è stato creato in una modalità che dichiara il loro uso, altrimenti sarà disponibile solo Brackets.

L'ambiente di lavoro di XDK mostra sulla sinistra l'architettura del progetto con la sua suddivisione in cartelle e file mentre nella porzione superiore della finestra appare una struttura "a schede".

Figura 3 Interfaccia di Intel XDK  New

Lo sviluppatore si muoverà attraverso una sequenza di pannelli che, nel complesso, tracciano una specie di "processo produttivo": Develop, Emulate, Test, Build e Services. In pratica ogni scheda rappresenta una fase del ciclo di produzione di un’app. Vediamo brevemente ognuna di esse quale scopo si prefigge e cosa offre.

Intel XDK NEW

La prima tab - Develop

Intel XDK NEW

La tab Emulate vedere la propria app al lavoro

Questa tab cerca di offrire maggiori potenzialità di debug rispetto ad un browser

Intel XDK NEW

La terza scheda di XDK è intitolata Test provare l'app su un dispositivo reale

Per chi, ad esempio, proviene dalla programmazione Android, il ruolo svolto da App Preview può ricordare un po’ quello di ADB, un ponte tra il computer con cui programmiamo ed il dispositivo su cui vogliamo provare l'applicazione. Questo procedimento permette di debuggare un'applicazione su dispositivo reale senza effettuare un vero e proprio build

Intel XDK NEW

Dopo il test emulato ed il debug su dispositivo reale delle precedenti schede "Emulate" e "Test", nella scheda Build si può procedere ad una compilazione vera e propria del progetto

Figura 4 Il pannello dei possibili tipi di build

È sufficiente cliccare su uno di questi pulsanti per avviare la produzione di un pacchetto di installazione per il sistema relativo. Il procedimento richiede l'accesso mediante le citate credenziali ed impiegherà qualche secondo proprio perché la compilazione avviene in remoto. Una volta ottenuto l'installer, ad esempio un .apk per Android, lo si potrà usare su dispositivi o per distribuirlo a piacimento. In merito, è bene osservare che l'inserimento della propria app nei market ufficiali - Apple Store, Goole Play, etc. - esula dalle pur vaste competenze di XDK e, allo scopo, è necessario seguire le procedure ufficiali con le consuete condizioni e costi.

Intel XDK NEW

L'ultima tab di XDK è intitolata Services

Conclusioni

Ciò che si dovrebbe evincere da questa presentazione è non tanto la conoscenza delle funzionalità disponibili, quanto la completezza che Intel XDK NEW vuole offrire. Lo sviluppatore dovrebbe poter entrare in XDK e trovare una piattaforma di lavoro dalla quale non ha più bisogno di uscire grazie agli strumenti messi a disposizione e al supporto remoto del possente cloud Intel. Per il neofita che desiderasse sperimentare da vicino come nasce un app ibrida, non resta che creare un nuovo progetto, magari partendo da una demo, ed in serie passare per le varie fasi di emulazione, test e build, tenendo se possibile a portata di mano un dispositivo reale.

Un ambiente integrato, completo e gratuito: questa era la promessa di Intel quando XDK ha mosso i suoi primi passi. Ora che la piattaforma si è evoluta e aggiornata, questa promessa sembra sempre più mantenuta.

I marchi Intel®, Apple®, Google® e Microsoft® sono proprietà intellettuale delle rispettive aziende. Android™, Bada™, Tizen™, Windows™ e Lumia™ sono marchi registrati.

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