Ieri dopo lunghi mesi di attesa da parte di milioni di utenti GNU/Linux sparsi nel mondo è stata rilasciata la prima versione stabile del nuovo kernel 2.6. Si tratta di un grande passo in avanti per la comunità del free software, che rende questo sistema operativo tra i più evoluti in assoluto.
Andiamo quindi a vedere quelle che sono le maggiori novità presenti con questa release. C'è da dire che alcune di queste sono già state proposte nel kernel della serie 2.4, sia da alcune distribuzioni (come il supporto a NPTL) che nel kernel ufficiale (come ad esempio la recentissima aggiunta del supporto a XFS).
La novità più apprezzata e attesa è stata probabilmente l'introduzione di un kernel preemtive in grado cioè di "concedere" il controllo della CPU a un normale processo in user space anche se questo comporta l'interruzione dell'esecuzione di codice da parte sistema operativo in kernel space. Questo consente di avere una maggiore "responsività", indispensabile per un ambiente desktop.
Chi compilerà per la prima volta questo kernel si accorgerà fin da subito della notevole differenza. Tutti i menu sono stati riorganizzati, persino le informazioni di debug hanno subito una modifica. Ora è più facile trovare una voce, i menu sono più organici e meno caotici.
Riguardo il supporto al nuovo hardware c'è da dire che in questo senso già il kernel 2.2 e 2.4 permettevano di gestire il maggior numero di hardware disponibile. Ma questo nuovo kernel riesce a migliorare diversi supporti come quello ad ACPI, il sistema di gestione per il risparmio energetico.
Purtroppo però non è scontato che tutti i programmi supportino fin da ora il nuovo kernel: molte cose sono cambiate e probabilmente ci vorrà ancora del tempo per permettere una fase di assestamento. Questo nonostante siano già trascorsi 5 mesi dall'uscita della prima versione di testing del nuovo kernel.
Il nuovo kernel presenta molte novità anche per chi non ha intenzione di utilizzarlo per un comune ambiente desktop: migliorato il supporto ad architetture come quelle per i dispositivi embedded e quelle server, sarà ora possibile creare oltre 4 miliardi di utenti (il precedente limite era di 65000) e i pid saranno numerabili fino a un miliardo (precedentemente fino a 32000). Introdotto anche un sistema di ACL (Access Control List) per i filesystem EXT2 ed EXT3, rendendo possibile ora un'implementazione POSIX su Linux.
Inoltre sono state introdotte delle nuove librerie per il multithreading, le NTPL.
Altra piacevole new entry è la sezione riguardante la sicurezza, che dà la possibilità di compilare nel kernel codice come quello di SeLinux progetto dell'NSA (entità governativa americana per la sicurezza nazionale), fino ad ora disponibile solo a parte. Il sistema di supporto alle schede audio è finalmente l'ALSA, ora adottato ufficialmente. Restano comunque disponibili i vecchi driver OSS.
Come al solito potete scaricare questa nuova versione dall'indirizzo ufficiale (ftp://ftp.kernel.org/pub/linux/kernel/v2.6) o da uno dei suoi numerosissimi mirror.